Coronavirus: come mai in Europa si muore meno che in Cina?

Guardando i dati ufficiali che ci vengono forniti si nota una sostanziale disparità tra i dati del contagio in Cina e quelli nel resto del mondo. Come mai? Cerchiamo in questo articolo di approfondire questi aspetti.

Teniamo conto che i dati provenienti dalla Cina sono relativi ad un numero consistente di casi, quindi, se i dati sono reali, sono statisticamente significativi. Al 10 febbraio, su circa 35.000 infetti viene riportata un numero di circa 6.100 pazienti critici e 730 decessi. Ovvero, 20% degli infetti sono critici e il 2% degli infetti sono deceduti.

Se analizziamo invece i dati pervenuti dal resto del mondo, al 10 febbraio vi sono all’incirca 360 contagi con 5 pazienti critici e 2 pazienti deceduti (1 nelle Filippine, 1 a Hong-Kong). In questo caso le percentuali di pazienti critici sono 1,3% e quella dei decessi lo 0,5%, quindi significativamente differenti da quanto registrato in Cina.

Se però il numero di infetti è troppo basso per confrontare statisticamente i decessi in Cina e quelli nel resto del mondo, il numero dei contagiati nel mondo è sufficiente per rilevare una differenza statisticamente significativa nel numero dei pazienti critici: su un numero di 360 infetti, ci aspetteremmo il 20% di critici anche nel resto del mondo, ovvero circa 70 pazienti critici. Invece i pazienti critici sono molti molti meno rispetto a quanto ci aspettavamo, osservando i dati cinesi.

Come mai accade questa differenza così importante?

Ci sono numerose ragioni possibili, vediamo di ipotizzarne alcune qui di seguito.

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Innanzitutto occorre soffermarsi sulla definizione di paziente critico. Di norma un paziente critico in medicina è definito come una persona che presenti un quadro instabile dei parametri vitali, che lo identificano come “a rischio” di morte.

ipotesi 1: i critici nel resto del mondo sono pochi perchè il contagio è appena cominciato e il virus impiega molti giorni per rendere “critica” una persona: circa 7 giorni in media per l’incubazione, altri 7-10 giorni per passare dallo stadio di sintomatico a critico, 17 giorni totali dall’infezione allo stadio di “critico”;

ipotesi 2: i critici in Cina muoiono di più perchè sono tanti e non possono accedere al top delle cure, perchè queste si possono dedicare ad un basso numero di persone in ogni ospedale. Se gli ospedali si riempiono, le risorse diminuiscono e a ciascun paziente critico non può essere data il top della assistenza.

ipotesi 3: in Cina i “casi” vengono contati in modo leggermente diverso dal resto del mondo. Se consideriamo “caso” soltanto il paziente sintomatico e non quello che presenta il virus, è naturale che il numero di pazienti critici, e quindi di decessi, sul totale sia superiore nel momento in cui la base degli infetti è inferiore.

Quale che sia l’ipotesi più verosimile, la situazione resta in evoluzione e i dati, giorno per giorno, ci aiutano a formarci un quadro sempre più preciso della situazione. Vi aggiorneremo sistematicamente, come sempre.

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin