Dolore alla spalla cause soluzioni

Il dolore alla spalla: cause e soluzioni

Indice

Il dolore alla spalla è un sintomo molto frequente e spesso può influenzare in modo importante la qualità della vita di un paziente.

E’ un sintomo che può variare da una sensazione di fastidio alla totale perdita di funzione dell’arto superiore, diventando quasi insopportabile e determinando la compromissione della capacità di lavorare o svolgere semplici attività della vita quotidiana come vestirsi, guidare o lavarsi i capelli.

Dolore alla spalla: un problema frequente

Il dolore alla spalla, e la conseguente limitazione funzionale, può essere relativo ad un singolo movimento oppure coinvolgere l’intera funzionalità del braccio, nei movimenti di adduzione, abduzione e rotazione.

Esso può manifestarsi come dolore alla spalla destra o dolore alla spalla sinistra e talora si irradia ad altre zone corporee, come tutto il resto dell’arto superiore, al collo o al torace.

Il dolore alla spalla può avere un gran numero di cause, dalle più banali a malattie vere e proprie. Può essere infatti scatenato da:

  • condizioni fisiologiche, come un semplice affaticamento o sovra-utilizzo momentaneo della spalla;
  • condizioni patologiche a carico della regione della spalla, cioè della componente articolare, dei muscoli, dei legamenti o delle strutture ossee, dei tendini, delle borse o delle parti molli circostanti.
  • Può infine non essere a partenza dalle strutture della spalla, ma originare da una condizione fisiologica o patologica in altra sede (come ad esempio nel collo, nel torace, al dorso o nell’addome) oppure non essere isolato, ma accompagnarsi a dolori in altre sedi multiple del corpo, come avviene durante un’infiammazione generalizzata.

La durata del dolore può essere breve e transitoria, con risoluzione spontanea. In altri casi, quando vi è una patologia sottostante, la sua durata è più lunga, può risultare persistente e ostico. In questi casi è opportuno ricorrere ad una valutazione medica specialistica.

banner acqua idrogenata desktop

Quanto è frequente il problema dolore alla spalla? Epidemiologia

La sindrome della spalla dolorosa è molto frequente: colpisce dal 10% al 26% della popolazione adulta.

La probabilità di sviluppare il dolore alla spalla aumenta nel tempo durante la vita, in relazione anche al tipo di vita, lavorativa o sportiva e di sforzi che si conducono sulla spalla. In particolare la causa più frequente di dolore alla spalla è data dalla tendinite, e i fattori che determinano questa sono i medesimi che inducono un aumento del rischio di dolore alla spalla. La prevalenza di questa patologia aumenta quindi a seconda di vari fattori, quali:

  • l’età
  • il diabete
  • l’obesità
  • le malattie croniche che possono influenzare la forza della spalla (come ad esempio l’ictus).

Le cause del mal di spalla: eziologia

Il dolore alla spalla può essere acuto o cronico. In genere quando ci si riferisce al comune “dolore alla spalla” ci si riferisce al dolore cronico alla spalla, che perdura nel tempo e per il quale occorre ricercare delle soluzioni.

Dolore alla spalla acuto

Il dolore acuto può essere determinato da traumi della spalla quali fratture, lussazioni, distorsioni, lacerazioni, rottura acuta dei tendini o rottura parziale dei muscoli.

  • Lussazione gleno-omerale anteriore
  • Lesione del margine, o cercine, glenoideo, che causa micro-instabilità dell’articolazione scapolo-omerale.
  • Rottura di uno o più tendini della cuffia dei rotatori
  • Frattura di clavicola
  • Lesione del muscolo bicipite
  • Frattura dell’omero
  • Frattura della scapola

Dolore alla spalla cronico

In passato tutte le sintomatologie dolorose croniche alla spalla venivano inglobate in un’unica diagnosi che, in maniera generica e aspecifica, veniva chiamata “periartrite di spalla”.Oggi invece sappiamo che le ragioni alla base del dolore alla spalla sono molto differenti tra loro. Possiamo distinguere tra grandi categorie di natura fisiopatologica, cioè:
  • condizioni fisiologiche da sovrautilizzo, come avviene per l’utilizzo eccessivo e protratto del cellulare;
  • i traumi dell’articolazione della spalla, articolari o periarticolari, che determinano un dolore cronico in fase post-acuta;
  • le infiammazioni, come un’artrite;
  • processi degenerativi, come l’artrosi della spalla, con una progressiva degenerazione della cartilagine posta a cuscinetto delle strutture ossee della spalla;
  • malattie in altre sedi, come malattie al collo, alla schiena, al torace, al dorso o all’addome;
  • malattie dell’organismo

Tendinite della spalla

La tendinite della spalla è la causa di dolore più frequente in assoluto. A sua volta la tendinite di spalla può avvenire per traumi acuti. Le strutture principalmente coinvolte nella tendinite della spalla sono:

  • tendine del muscolo capo lungo del bicipite e il
  • tendine del muscolo sovraspinoso.

La tendinite della spalla origina prevalentemente da traumi acuti o cronici ai tendini oppure da un meccanismo speciale di frizione anatomica del tendine sulle altre strutture, in particolare ossee, che è definito “impingement”.

Capsulite adesiva della spalla

La capsulite adesiva è una condizione che tende a bloccare il movimento complessivo della spalla ed è definita anche “spalla congelata“. Nella maggioranza dei casi è conseguenza di un periodo di immobilità della spalla, dovuta ad altre cause, come traumi o allettamento prolungato, che poi induce la mancanza del normale movimento dell’articolazione con un conseguente blocco completo.

Tendinopatia calcifica della spalla

La tendinite calcifica della spalla è un disturbo senza una causa specifica nota, detto perciò anche “idiopatico”. Esso identifica una condizione in cui i tendini della spalla, nella loro totalità, tendono ad accumulare cristalli di calcio.  E’ un disturbo che tende a limitarsi, comporta un dolore severo e presenta delle caratteristiche specifiche a livello radiografico.

Periartrite scapolo-omerale

In passato tutte le sintomatologie dolorose croniche alla spalla venivano inglobate in un’unica diagnosi che, in maniera generica e aspecifica, veniva chiamata “periartrite di spalla”. Oggi questo termine è ancora in uso, in particolare quando non si identifica una causa specifica del dolore alla spalla. In questo caso infatti il termine identifica una condizione generica di infiammazione generalizzata di tutte le strutture molli dell’articolazione scapolo-omerale. 

I dolori alla spalla da cause esterne alla spalla: diagnosi differenziale

Problemi al collo e torace come causa di dolore alla spalla

  • Sindrome dello stretto toracico: consiste nell’irritazione di strutture vascolari e nervose che sono allocate e decorrono tra la regione cervicale e quella ascellare, definita appunto “stretto toracico”.
  • Anche una pleurite, cioè l’infiammazione o infezione della pleura, può determinare un dolore acuto e puntoreo che può, a volte, raggiungere anche la spalla, specialmente per dolorabilità riflessa.
  • Cervicalgia: nel dolore al collo è frequente un interessamento doloroso della spalla. Ciò accade perchè i muscoli del collo sono spesso in continuità diretta o indiretta rispetto al cingolo scapolo-omerale. Per esempio i muscoli scaleni o sternocleidomastoideo si inseriscono sul collo e sulla clavicola, che a sua volta è punto di inserzione per il deltoide e altri muscoli della spalla che di conseguenza possono risultare stirati e/o contratti in relazione alla problematica cervicale, e di conseguenza determinare il dolore.

Problemi intra-addominali come causa di dolore alla spalla

Per quanto possa risultare paradossale non sono rari i casi in cui il dolore alla spalla è determinato da regioni corporee anatomicamente piuttosto lontane da essa. E’ questo il caso delle problematiche addominali.

  • Problematiche del fegato e della zona sottodiaframmatica destra: la struttura che ricopre il fegato, la capsula, ha un’importante innervazione che porta i segnali dolorosi negli stessi distretti che li ricevono anche dalla spalla. Così il nostro corpo distingue con fatica il dolore proveniente dalla spalla destra e quello dalla regione del fegato e della cistifellea.
    • Epatite, Colecistite si accompagnano in genere con sintomi aggiuntivi, quali la febbre, o segni associati, come alterazione dei segni laboratoristici dell’infiammazione (VES, PCR, procalcitonina) oppure degli enzimi epatici o del pancreas nel caso della calcolosi del dotto pancreatico (amilasi, lipasi)
    • calcolosi epatica o biliare: in questo caso la diagnosi prevederà la verifica all’esame obiettivo della positività del segno di Murphy,
    • Anche una pielonefrite, l’infiammazione o infezione acuta del rene, può determinare un dolore riflesso alla spalla. In questo caso, oltre agli indici di laboratorio, può essere praticata nella diagnosi differenziale la manovra di Giordano.
  • Infiammazione della muscolatura addominale: i muscoli diaframma e muscolo ileo-psoas, quando si infiammano e/o si contraggono determinano una trazione verso il basso di tutto l’addome, che tende a riflettersi anche sul torace e di conseguenza, a cascata, sulla porzione superiore del torace, costituita dall’articolazione scapolo-omerale. Così la spalla può risultare per così dire “trazionata” e sottoposta a meccanismi di tensione che inducono la comparsa di una reazione dolorosa, in particolare al movimento.

Mal di spalla da cause sistemiche

Le malattie di tutto l’organismo possono interessare di riflesso anche le strutture del cingolo scapolo-omerale:

  • Osteoartrosi generalizzata, che colpisce anche l’articolazione della spalla determinando l’osteoartrosi di spalla;
  • Malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide che induce un’artrite nella spalla per via della deposizione del fattore reumatoide, o la polimialgia reumatica, che spesso induce un’artrite infiammatoria del cingolo scapolare.
  • Problemi posturali: quando le strutture corporee non sono armoniche ma subiscono delle deviazioni dalla loro corretta posizione si determinano spostamenti reciproci tra le strutture fisse e rotazioni delle strutture di movimento. Così la muscolatura che è ad esse legata tende a stirarsi o a contrarsi, a seconda del tipo di movimento, e a creare trazione nei confronti di ulteriori strutture che vengono coinvolte, fino ad interessare la spalla determinando il dolore.
  • Ischemia cardiaca: nell’angina pectoris e infarto del miocardio le strutture cardiache inviano i segnali dolorosi che vengono interpretati dal sistema centrale come in arrivo potenzialmente dalla zona della spalla.
  • Nella gotta si ha una formazione di cristalli a livello sistemico con la loro deposizione presso l’articolazione della spalla o nella sua prossimità, causando infiammazione localizzata e quindi il dolore.

I sintomi del mal di spalla

Quanto è impegnativo il dolore alla spalla? I sintomi

Il sintomo più importante è sicuramente il dolore associato ad un deficit di forza del braccio e della mano.  Il dolore è una spiacevole esperienza sensitiva ed è soggettivo, varia da persona a persona.La sintomatologia non cambia, sia che si tratti di spalla destra o di spalla sinistra, e comprende:
  • nel caso di patologie legate ai tendini della cuffia dei rotatori, generalmente il dolore è localizzato sul lato esterno
  • se sono coinvolti legamenti, muscoli o cartilagine, il dolore in genere viene localizzato nella parte superiore
  • quando il dolore interessa la parte anteriore, la sua causa può derivare dalla sindrome da conflitto-acromiale o da una tendinite
  • se il dolore si presenta nella parte posteriore è possibile sia coinvolto il muscolo trapezio.
Nella maggior parte dei casi, però, il dolore è di tipo cronico e può durare per mesi, irradiarsi dalla base del collo fino al gomito, accentuarsi durante le comuni attività quotidiane che coinvolgono il braccio: operazioni semplici quali vestirsi, pettinarsi, lavarsi possono risultare molto difficoltose per le persone che soffrono di sindrome della spalla dolorosa.Il dolore può manifestarsi anche a riposo e durante la notte, non consentendo un sonno adeguato. Questo tipo di dolore, se non adeguatamente controllato, può avere un impatto negativo sulla vita della persona, rendendo difficoltose le relazioni interpersonali.

La rottura dei tendini della cuffia dei rotatori

La spalla può risultare dolorante anche per via di una lesione dei tendini della cuffia dei rotatori: la loro rottura può essere parziale o totale e comprendere uno o più tendini.

La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo composto da quattro muscoli e dai loro rispettivi tendini. Lo scopo principale della cuffia dei rotatori è la stabilizzazione della spalla.

I fattori scatenanti la rottura dei tendini possono essere di tipo traumatico, genetico, anatomico o vascolare; questo tipo di dolore interessa in genere il braccio e spesso anche il bicipite.

Al giorno d’oggi si preferisce attuare un trattamento conservativo per questa patologia, tramite:

  • terapie infiltrative di cellule staminali, di cortisone, o di acido ialuronico
  • fisioterapia, per rinforzare i muscoli e rieducare la spalla.

L’intervento chirurgico, ampiamente utilizzato in passato, viene in genere consigliato quando il trattamento conservativo non porta a risultati soddisfacenti entro 4/5 mesi.

Trattamenti per il dolore alla spalla

Cosa fare in caso di dolore alla spalla?

Bisogna evitare i rimedi casalinghi e l’uso improprio di farmaci con azione antidolorifica/antinfiammatoria e recarsi dal medico di famiglia.Dopo un esame obiettivo ed un’anamnesi, il medico può prescrivere degli esami diagnostici-strumentali come una radiografia e una risonanza magnetica della spalla e indirizzare il paziente ad una visita ortopedica presso un ortopedico della spalla.

Cosa farà l’ortopedico della spalla? Il trattamento conservativo

L’ortopedico della spalla consiglierà il trattamento più opportuno in base all’entità del problema. In genere il primo approccio è di tipo conservativo:
  • si consiglia l’assunzione di antinfiammatori e/o infiltrazioni articolari di cortisonici o di acido ialuronico
  • viene consigliato inoltre di effettuare un percorso di riabilitazione di tipo fisico, per recuperare pienamente la mobilità della spalla e ridurre in questo modo il dolore.
Quando fallisce il trattamento conservativo, il paziente deve essere indirizzato verso un trattamento chirurgico. 

L’intervento chirurgico è molto invasivo?

Attualmente il trattamento chirurgico più efficace e moderno è quello in artroscopia, un’operazione a ridotta invasività che si avvale dell’uso di una telecamera.

In precedenza ogni intervento veniva effettuato a cielo aperto, con spesso tagli chirurgici di dimensioni importanti e con un notevole impatto estetico; ora che l’artroscopia si è diffusa ed è considerata una chirurgia consolidata, l’invasività dell’intervento si è ridotta e così anche i tempi di recupero successivi.

I vantaggi dell’artroscopia nella chirurgia della spalla sono:
  • una migliore visualizzazione del campo operatorio;
  • una minore invasività dell’intervento;
  • un minor rischio di infezione, perchè l’articolazione della spalla è bucata solo in due o tre punti e non per tutta la sua lunghezza, come accade nell’intervento chirurgico tradizionale a cielo aperto.
La durata dell’intervento è variabile in base al tipo di problema: può durare dai 20 ai 60 minuti circa. Esistono delle patologie per le quali è necessario effettuare un tipo d’intervento più invasivo a cielo aperto, come ad esempio per l’applicazione di una protesi, ma al giorno d’oggi quando possibile è da preferire un intervento in artroscopia per facilitare il recupero post-operatorio.