Cronaca dalla prima linea: 3 insegnamenti

Al telefono
  • Dottor P. C.: “Ciao Marco, lo sai, mi sono ammalato di Coronavirus”
  • Dottor De Nardin: “Oh, no, P., come è successo?”
  • Dottor P. C.: “Marco, sono sul divano, ti scrivo una email così ti racconto la mia storia, sperando possa essere utile”

Ecco a voi il racconto degli eventi realmente accaduti al Dottor P. C., internista, amico e compagno dai tempi dell’Università di Medicina.

 

Reparto di Medicina

Entra in reparto una signora relativamente giovane, di 60 anni, con varie malattie concomitanti: diabete, insufficienza renale cronica, un pacemaker al cuore, fumatrice. La assegnano a me.

La studio per tre giorni: non ha segni di infezione (1), non ha febbre, alla radiografia del torace si vede dell’acqua nei polmoni, un “versamento pleurico” e addensamenti alle basi. La trattiamo per scompenso di cuore (2) per tre giorni.

Non sospetta per Covid-19, ha un decorso buono. Non viene messa in isolamento. Faccio ulteriori indagini (3) e aggiungo un antibiotico. Alla radiografia successiva migliora l’addensamento polmonare da una parte, mentre rimane ancora a sinistra. Mi oriento anche su un sospetto di cancro (4). Programmo un’altra radiografia al torace (5) e ordino ossigeno terapia domiciliare. Vado verso ipotesi dimissione perché va bene dopo 15 giorni di degenza. La lascio nel week-end in osservazione, pronto a dimetterla al mio rientro lunedì mattina.

 

La settimana seguente…

Lunedì mattina rientro al lavoro e trovo la paziente con mancanza di respiro, tosse, rantoli. La saturazione dell’ossigeno è ridotta. Non ha la febbre. Facciamo di nuovo una radiografia del torace ed il referto è disastroso: si vede una grande polmonite bilaterale (6). Facciamo il tampone.

Il giorno seguente il referto: tampone positivo. Apriti cielo! Tutto il personale terrorizzato, a partire dagli infermieri che non la andavano a vedere bardati. Io molto spesso viaggio in corsia sempre con FFP2…ma sicuramente le sono andato vicino senza totali DPI! Accidenti!

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Nei due giorni successivi, la paziente precipita e purtroppo muore. Faccio segnalazione di mio contatto stretto.

Giovedì mi viene una lieve congiuntivite monolaterale. Il giorno seguente mi fanno il tampone.

Sabato, durante il turno di guardia, inizia la febbricola, i dolori muscolari, la cefalea. Scappo letteralmente a casa.

Ad oggi, mentre viene pubblicato l’articolo, sono stabile, qualche colpo di tosse ma respiro bene.

 

I 3 insegnamenti che ho imparato dalla vicenda

1. Il tampone va fatto all’ingresso a tappeto, sempre, e su tutti i pazienti! Quando la signora è entrata in ospedale, non si poteva richiedere in autonomia, ma doveva ancora essere autorizzato dall’infettivologo! In molti ospedali e reparti, è tuttora così, anche mentre scriviamo.

2. In ospedale auto-manteniamo la pandemia. Le nostre decisioni, o non-decisioni, influenzano l’andamento dell’epidemia. Occorrerebbe garantire una maggiore autonomia decisionale ai medici curanti e non lasciare che siano gli infettivologi a stabilire chi merita e chi non merita il tampone.

3. Ha sempre ragione il Professor Girolami: il paziente tira bidone fino a prova contraria. Il mitico Professor Girolami, uno degli ultimi baluardi del SAPERE medico con tutte le lettere maiuscole, durante il corso di laurea ripeteva sistematicamente che il paziente se può non dice, se dice non dice tutto quello che deve dire e in ultima analisi non ti dice mai quello che ha: bisogna sempre sospettare, o ti tira il bidone!

Dove avrà preso il Coronavirus la paziente? Da casa? Nessuno mi toglie dalla testa che glielo abbiamo passato noi, nel nostro reparto.

Dott. P. C., medico internista

 

Note per gli addetti ai lavori
  • (1) PCR 0, bianchi normali
  • (2) il che spiegherebbe versamento bibasale. (NDR: per quanto riguarda l’addensamento alle basi, era stato inizialmente interpretato come una atelettasia o K.)
  • (3) gastroscopia e colon per anemia con Sangue occulto fecale positivo e ha un cat. vescicale.
  • (4) emerge un CYFRA21.1 alto
  • (5) in prospettiva pensavo anche TAC ma vista l’ IRC…
  • (6) addensamenti ovunque comparsi in tre giorni, la Radiologa referta possibile atelectasia da occlusione di bronco. La mando in FBS, negativa… le faccio il tampone…bianchi a posto ma con linfopenia, pcr 3, tutto in poche ore.