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La dieta MIND è utile per rallentare il declino cognitivo nelle persone anziane?

In questo studio sembrerebbe essere stato confermato come la dieta MIND possa essere utile nel migliorare il declino cognitivo.

Nuove strategie preventive per il declino cognitivo: la dieta MIND

La demenza è un termine ombrello che racchiude varie manifestazioni neurologiche aventi in comune un deterioramento, più o meno progressivo, delle funzioni cognitive di un individuo.

A parte alcune tipologie di demenza causate da condizioni reversibili, come dal deficit di vitamina B12, attualmente le demenze più diffuse a livello globale sono causate da malattie neurodegenerative, tra cui la Malattia di Alzheimer e la Malattia di Parkinson.

Si prevede che entro il 2050 più di 150 milioni di persone in tutto il mondo possano sviluppare una forma di demenza, impattando non solo sulla qualità di vita del paziente affetto ma anche sull’economia sanitaria. La Malattia di Alzheimer, che costituisce la forma di demenza più emblematica, arriva a compromettere gradualmente le attività quotidiane del paziente, impoverendolo nella memoria, nelle capacità esecutive e persino nel tono dell’affettività e dell’umore.

Poiché la demenza è una condizione neurologica seria con un trend positivo a livello globale, si stanno attuando varie campagne strategiche per tentare di prevenirne la manifestazione o rallentarla il più possibile. Alcune di queste strategie si basano sulla minimizzazione dei fattori di rischio, come il fumo o l’esposizione all’inquinamento atmosferico, nonché sulla riduzione del consumo di alcol e sulla prevenzione delle lesioni alla testa.

Una delle più recenti strategie messe a punto prevede l’adozione di specifici regimi dietetici, che si basano sulla restrizione di alcuni cibi (ad esempio quelli che favoriscono l’ipertensione) e sul consumo di altri, meno lavorati e a supposta attività pro-cognitiva.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: USA.
  • Tipo di pazienti: Soggetti con età pari o superiore ai 65 anni, con familiarità accertata per demenza.

 

Scopo dello studio: la dieta MIND è in grado di rallentare il declino cognitivo?

Gli ideatori di questo trial hanno studiato l’efficacia della dieta MIND¹ nella prevenzione del rallentamento cognitivo in pazienti anziani con familiarità per demenza.

 

Progettazione

Gli autori dello studio hanno selezionato 604 soggetti, afferenti da vari centri medici degli Stati Uniti, tutti con età pari o superiore ai 65 anni e con familiarità accertata per una forma di demenza.

Tutti i partecipanti al trial riportavano, al momento dell’arruolamento, una condizione di sovrappeso e un’assenza di demenza o di una simile condizione neurologica.

Dopo la fase di selezione, tutti i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di egual numero in maniera casuale:

  • il primo gruppo, sperimentale, che si è sottoposto a una dieta MIND con annesso piccolo deficit calorico giornaliero per perdere peso.
  • Il secondo gruppo, di controllo, che ha invece seguito la classica dieta giornaliera, unitamente a un lieve deficit calorico per perdere peso.

 

Risultati

Dopo un periodo di osservazione e follow-up durato 3 anni, si sono registrate le seguenti evidenze:

  • il gruppo sperimentale, che ha seguito la dieta MIND, ha riportato risultati leggermente migliori del gruppo di controllo nelle maggiori scale di punteggio cognitivo.
  • Non si sono riscontrate particolari differenze nelle alterazioni organiche a livello cerebrale tra i due gruppi, comprendenti il volume della sostanza bianca e della sostanza grigia, misurate con la RMN.

 

Conclusioni

Questo trial clinico ha messo in luce come la dieta MIND, nata dalla confluenza della dieta cardiovascolare mediterranea e della dieta anti-ipertensiva, sia stata efficace nel migliorare di poco i punteggi cognitivi in soggetti anziani predisposti a sviluppare demenza.

Ulteriori studi si rendono necessari per approfondire i legami tra dieta e prevenzione della demenza, ma è ormai assodato che alcuni cibi esercitino un effetto antiossidante e protettivo nei confronti del cervello.

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Barnes LL, Dhana K, Liu X et al. Trial of the mind diet for prevention of cognitive decline in older persons. New England Journal of Medicine. 2023;389(7):602–11.

[1] Livingston G, Huntley J, Sommerlad A et al. Dementia prevention, intervention, and care: 2020 report of the Lancet Commission. Lancet. 2020 Aug 8;396(10248):413-446. Erratum in: Lancet. 2023 Sep 30;402(10408):1132.

Nota 1. La dieta MIND è una combinazione della dieta DASH e della dieta mediterranea, che integra numerosi elementi di entrambe, ma apporta modifiche per includere alimenti che si ritengono possano contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e a rallentare il declino cognitivo.