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Disturbi dello spettro autistico (DSA) ed esposizione materna al litio contenuto nell’acqua potabile: c’è un’associazione?

Questo studio avrebbe evidenziato come un’elevata esposizione materna al litio contenuto nell’acqua potabile potrebbe essere associata ad un aumentato rischio di disturbi dello spettro autistico (DSA) nei bambini.

I disturbi dello spettro autistico (DSA) e il litio

I disturbi dello spettro autistico sono dei disordini del neurosviluppo caratterizzati da una compromissione della comunicazione e dell’interazione sociale, da comportamenti inusuali e ripetitivi, settorialità e spesso disabilità intellettiva.

Generalmente l’esordio clinico avviene già durante il primo anno di vita, ma in molti casi la diagnosi viene posta soltanto in età scolare.

Il litio è un elemento chimico le cui proprietà vengono sfruttate in campo medico per il trattamento di alcune patologie psichiatriche. Il litio infatti agisce come stabilizzatore del tono dell’umore.

La somministrazione di farmaci a base di litio in gravidanza, tuttavia, è stata associata alla possibile comparsa di effetti avversi. Studi effettuati su modelli animali hanno mostrato, in particolare, un’influenza del litio sui processi di sviluppo neurologico.

Il litio è presente anche nell’acqua potabile: in questo recente studio vedremo se l’esposizione materna prenatale al litio in essa contenuto può incrementare il rischio dei disturbi dello spettro autistico nei bambini.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: studio caso-controllo.
  • Luogo: Danimarca.
  • Tipologia di soggetti arruolati: circa 9.000 bambini con diagnosi di DSA, nati fra il 2000 e il 2013, e oltre 40.000 partecipanti del gruppo di controllo.

 

Scopo dello studio: l’esposizione in gravidanza al litio può influenzare l’insorgenza di DSA?

L’obiettivo dello studio è indagare l’esistenza di una possibile associazione fra l’esposizione materna prenatale al litio contenuto nell’acqua potabile e l’insorgenza di DSA nei figli.

 

Progettazione dello studio

Lo studio è stato condotto a livello nazionale sulla popolazione danese, tra Marzo 2021 e Novembre 2022. I soggetti arruolati sono i seguenti:

  • 842 bambini con diagnosi di DSA nati fra il 2000 e il 2013;
  • 864 controlli, abbinati ai soggetti in studio in base ad anno di nascita e sesso.

I livelli di esposizione materni al litio contenuto nell’acqua potabile sono stati stimati mettendo in relazione il luogo di residenza e i valori di litio rilevati in 151 misurazioni eseguite sugli acquedotti di ogni regione della Danimarca.

 

 

Risultati

I dati ottenuti sono stati utilizzati per valutare se ad una esposizione stimata maggiore corrispondesse un rischio relativo di DSA nei figli più elevato.

Lo studio ha quindi evidenziato che:

  • una più elevata esposizione materna stimata al litio contenuto nell’acqua potabile è associata ad un aumentato rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini.

Conclusioni

Sulla base di questi risultati, la presenza di litio nell’acqua potabile potrebbe rappresentare un nuovo fattore di rischio ambientale per i disturbi dello spettro autistico, ed è pertanto meritevole di ulteriori approfondimenti.

 

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Liew Z., Meng Q., Yan Q. et al. Association Between Estimated Geocoded Residential Maternal Exposure to Lithium in Drinking Water and Risk for Autism Spectrum Disorder in Offspring in Denmark. JAMA Pediatr. 2023;177(6):617–624.

Porter R. S., Kaplan J. L. et al. The Merck Manual Twentieth Edition Ed. Italiana. Milano: Raffaello Cortina Editore; 2020. 2698-2700.