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Emodiafiltrazione ad alto flusso vs. emodialisi classica: qual è l’opzione più vantaggiosa per i pazienti in terapia sostitutiva renale (RRT)?

Questo recente studio avrebbe messo in evidenza come l’emodiafiltrazione sia più vantaggiosa rispetto all’emodialisi per i pazienti in terapia sostitutiva renale (RRT).

Terapia sostitutiva renale (RRT): emodiafiltrazione o emodialisi

La terapia sostitutiva renale (RRT) è un approccio terapeutico che permette di vicariare la funzione del rene in caso di progressivo o acuto deterioramento della sua funzione d’organo o in caso di intossicazioni da sostanze come farmaci o droghe.

La RRT ha l’obiettivo di sostituire nella sua completezza la funzione del rene, depurando il sangue dai soluti e dalle tossine e, nel contempo, rimuovendo l’acqua in eccesso. Per fare ciò questa forma di terapia prevede l’utilizzo di macchinari artificiali che adempiono a questo scopo, praticando tecniche come l’emodialisi, l’emodiafiltrazione o la dialisi peritoneale.

Queste ultime tecniche possono sostituire la funzione del rene sia in caso di insufficienza renale acuta che per la malattia cronica renale, eccetto negli stadi terminali della malattia renale, in cui la RRT si identifica con il trapianto d’organo. Annualmente più di 2,5 milioni di pazienti in tutto il mondo fanno ricorso o richiedono una RRT cronica e si prevede che questa cifra sia destinata ad incrementare, considerando l’incidenza in aumento dell’insufficienza renale cronica.

Tra le RRT l’emodialisi classica funziona facendo direzionare il flusso di sangue del paziente verso il macchinario dializzatore, il quale agisce come un filtro, rimuovendo le sostanze di scarto e reintegrando soluti e minerali, e successivamente ritrasferendo il sangue depurato verso il paziente. Quest’operazione dura qualche ora di tempo e va effettuata in media 3 volte a settimana.

Tra le tecniche di RRT, l’emodiafiltrazione ad alto flusso combina i vantaggi dell’emodialisi classica a quelli dell’emofiltrazione e consente di dimezzare i tempi consueti per completare la dialisi; per quest’ultimo motivo viene spesso eseguita nei centri clinici nefrologici.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: 8 Paesi europei.
  • Tipo di pazienti: Soggetti adulti affetti da insufficienza renale all’ultimo stadio.

 

Scopo dello studio: è più efficace l’emodialisi o l’emodiafiltrazione per i pazienti in terapia sostitutiva renale (RRT)?

Gli autori di questo trial internazionale hanno comparato la tecnica di emodialisi classica con la più moderna emodiafiltrazione ad alto flusso per valutare i vantaggi in termini di sopravvivenza dei pazienti sottoposti a queste procedure.

 

Progettazione

Gli autori dello studio hanno selezionato da più di 60 centri sanitari specializzati in 8 Paesi europei 1.360 pazienti adulti, tutti accomunati dall’aver ricevuto diagnosi di insufficienza renale al V stadio.

Tutti i pazienti si erano sottoposti ad emodialisi per almeno 3 mesi e hanno confermato la propria disponibilità a ricevere altre sedute emodialitiche, per un minimo di 3 volte a settimana.

Terminato l’iter di selezione, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di uguale numerosità in maniera randomica:

  • il primo gruppo si è sottoposto a sedute di emodialisi convenzionale.
  • Il secondo gruppo si è sottoposto a sedute di emodiafiltrazione ad alto flusso.

 

Risultati

Dopo un follow-up mediano di due anni e mezzo, si sono registrati i seguenti risultati:

  • la morte per qualsiasi causa è stata superiore del 23%, in termini di frequenza, nel gruppo di pazienti sottoposti ad emodialisi convenzionale.
  • Il rischio di morte per cause cardiovascolari e il rischio di ospedalizzazione ricorrente sono risultati pressoché simili nei due gruppi.

 

Conclusioni

Il presente trial ha messo in luce un vantaggio clinico importante in termini di sopravvivenza per i pazienti affetti da insufficienza renale allo stadio terminale e candidati a ricevere sedute emodialitiche.

È difatti emerso che il ricevere sedute di emodiafiltrazione ad alto flusso ha comportato un rischio minore di morte per qualsiasi causa rispetto all’emodialisi convenzionale. Questa osservazione dovrebbe pertanto tradursi in una maggiore applicazione di questa procedura nella pratica clinica nefrologica.

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Blankestijn PJ, Vernooij RWM, Hockham C et al. Effect of hemodiafiltration or hemodialysis on mortality in kidney failure. New England Journal of Medicine. 2023;389(8):700–9.

[1] Murdeshwar HN, Anjum F. Hemodialysis. [Aggiornato il 27 Aprile 2023]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.