Gli organi si muovono?

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Il movimento degli organi è essenziale per il loro benessere

Gli organi si muovono, ed il loro movimento è essenziale per il benessere dell’organismo.

In effetti è un po’ strano da immaginare: di solito ci figuriamo gli organi del nostro corpo come statici e collocati all’interno di “nicchie” apposite.

Ma già solo il cuore, ogni volta che batte, si muove, ed il movimento è di tipo complesso, su vari assi, ruota sia destra-sinistra che sopra-sotto. Lo stesso dicasi per i polmoni, che ad ogni respiro aumentano e diminuiscono di dimensioni nei tre assi dello spazio, permettendo così l’ingresso e l’uscita dell’aria per respirare. Anche gli organi addominali hanno movimenti ciclici, involontari che avvengono molte volte nell’arco della giornata.

Il danno e l'infiammazione determinano una riduzione del movimento dell'organo

Ogni volta che un organo subisce un danno di qualunque natura (un’infezione, un trauma, un intervento chirurgico, dei farmaci, etc), il nostro corpo lo difende, scatenando la risposta infiammatoria. L‘infiammazione risolve il danno, ma spesso crea rigidità dentro e attorno all’organo, per via di deposito di collagene, fibrina, guarigione di cicatrici etc. L’aumento della rigidità dell’organo riduce le sue possibilità di movimento nello spazio.

Conseguenze della rigidità di movimento per gli organi del nostro corpo

Un organo che non si muove bene non lavora più bene come prima: vige la regola che il movimento è vita: dove esso non c’è va ripristinato, perché, nel lungo periodo, si possono instaurare delle alterazioni anche nella funzionalità dell’organo e tutto questo può predisporre all’insorgenza di patologie.

Per esempio la riduzione di mobilità a livello degli organi addominali può contribuire a creare una rigidità maggiore di un lato della muscolatura della colonna vertebrale rispetto all’altro e ad acquisire delle posture scorrette, che possono danneggiare la schiena, le spalle, il bacino. 

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Allo stesso modo la riduzione del movimento di una struttura muscolare per un trauma o per un intervento chirurgico può indurre a cascata una riduzione del movimento anche delle strutture ad essa correlate.

Quando compaiono dolori a strutture ossee o muscolari o articolari, oltre a trattarle in modo specifico, è sempre opportuno verificare il movimento e quindi la funzionalità di tutti gli organi e apparati vicini ad essa o in qualche modo correlati, anche in riferimento agli organi endoaddominali. Qualora il loro movimento non fosse valido, questo può essere una delle concause del problema che si sta trattando.

Bibliografia: fonti e note

  • “Elementi di osteopatia organica, viscerale e tecniche di trattamento” _ capitolo 1. Autori: Erio Mossi e Fabiola Marelli
  • “Manipolazione Viscerale _ libro 1” Autori: Jean pierre barrall e pierre Mercier.