Nebbia cerebrale e long covid

Nebbia cerebrale e Long-Covid

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La nebbia cerebrale” è un termine utilizzato per descrivere una serie di sintomi cognitivi e mentali che possono verificarsi in alcune persone che soffrono di sindrome Long-Covid-19.

I sintomi possono includere difficoltà di concentrazione, memoria a breve termine, stanchezza mentale, difficoltà di pensiero e di elaborazione delle informazioni, vediamolo più nel dettaglio in questo articolo.

Quanto è frequente la nebbia cerebrale dopo il Covid-19?

La nebbia cerebrale è un sintomo comune della sindrome Long-Covid per un periodo di tempo prolungato dopo la guarigione dalla malattia.

La sua frequenza esatta non è nota, poiché la ricerca sull’argomento è ancora in corso. Tuttavia si stima che il long Covid interessi una percentuale significativa delle persone che hanno contratto la COVID-19 e la cosiddetta “nebbia cerebrale” è uno dei sintomi più frequenti.

Fisiopatologia della nebbia cerebrale nel Long-Covid

La fisiopatologia della nebbia cerebrale associata al long-Covid non è ancora completamente compresa. Tuttavia si ritiene che possa essere causata da una combinazione di fattori provocati direttamente o indirettamente dal virus SARS-CoV-2, tra cui:

  • danni al cervello prodotti dall’infiammazione del sistema nervoso centrale causata direttamente dal virus;
  • danni alle vie nervose con il medesimo meccanismo;
  • alterazioni della funzione delle cellule cerebrali e dei neurotrasmettitori;
  • alterazioni della funzione immunitaria.

Inoltre la nebbia cerebrale associata al long-Covid può essere influenzata anche da fattori psicologici come lo stress e l’ansia.

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In particolare alcuni studi si sono concentrati sul ruolo di disturbo del Covid-19 nei confronti della corteccia prefrontale. Il meccanismo sarebbe da ricercare nel blocco della neurotrasmissione NMDAR e nella riduzione della regolazione del calcio (1-2).

Diagnosi di nebbia cerebrale da Long-Covid

La diagnosi di nebbia cerebrale da Long-Covid è di certo una diagnosi di esclusione. Prevede infatti:

  • positività ad una precedente infezione da Covid-19;
  • presenza dei sintomi tipici della nebbia cerebrale, quali facile esauribilità mentale, perdita di memoria e difficoltà di concentrazione, difficoltà di pensiero e di elaborazione delle informazioni;
  • esclusione di altre possibili cause dei sintomi, di natura medica o psicologica.

Per giungere a questa conclusione il medico dovrà accertare la positività al covid-19 precedente la sintomatologia e poi sostanzialmente escludere altre condizioni patologiche.

Per ottenere questo risultato il medico si affiderà durante la visita all’anamnesi accurata e poi ad un esame obiettivo, in particolare neurologico, alla ricerca di altri sintomi neurologici che inducano ad ipotizzare malattie differenti.

Il medico potrà utilizzare anche test cognitivi e strumenti di valutazione per determinare ed attestare se ci sono problemi con la memoria, la concentrazione o la capacità di elaborare le informazioni.

Inoltre è possibile effettuare una valutazione psicologica per escludere disturbi dell’umore o dell’ansia come la depressione o l’ansia.

Infine può essere opportuno escludere altre patologie di rilievo con l’esecuzione di una risonanza magnetica cerebrale, in assenza di altri segni neurologici.

Terapia per la nebbia cerebrale dopo long-Covid

La terapia per la nebbia cerebrale associata al long-Covid è ancora in fase di sviluppo e non esiste una cura specifica.

Il trattamento generalmente si concentra sulla gestione dei sintomi e può includere diversi tipi di terapie che vediamo nel dettaglio di seguito.

Terapia farmacologica

Attualmente non esiste una terapia farmacologica specifica per la nebbia cerebrale associata al long Covid. Tuttavia alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi specifici:

  • Antidepressivi e ansiolitici: possono essere utilizzati per trattare la depressione e l’ansia.
  • Farmaci per il dolore: possono essere utilizzati per gestire il dolore cronico.
  • Farmaci per la memoria e la concentrazione: alcuni farmaci, come la modafinil, possono essere utilizzati per migliorare la memoria e la concentrazione, ma non sono stati specificamente studiati per il long Covid.
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Terapia fisica e riabilitazione

La terapia fisica e la riabilitazione possono essere utili per migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la coordinazione nei pazienti con nebbia cerebrale associata al long-Covid-19.

Vediamo qualche esempio di terapie fisiche che possono essere utilizzate per gestire i sintomi:

  • Esercizi di riabilitazione fisica: possono aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la coordinazione, e a ridurre il dolore cronico.
  • Terapia occupazionale: può aiutare a gestire i problemi di memoria e concentrazione, e a migliorare la capacità di svolgere attività quotidiane.
  • Fisioterapia: può aiutare a migliorare la funzione respiratoria e la postura, e a ridurre la fatica.
  • Terapia di movimento: come la danza-terapia o il Pilates, possono migliorare la flessibilità, la forza muscolare e la coordinazione.
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Terapie cognitive e comportamentali

Le terapie cognitive e comportamentali possono essere utili per gestire i problemi di memoria e concentrazione e per ridurre l’ansia e la depressione nei pazienti con nebbia cerebrale associata al long Covid. Vediamone alcuni esempi:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): mira a cambiare i pensieri e le emozioni negative che possono contribuire ai problemi di memoria e concentrazione, e all’ansia e alla depressione.
  • Terapia della gestione dello stress: può aiutare a gestire lo stress, che può contribuire a peggiorare i sintomi della nebbia cerebrale.
  • Terapia di ristrutturazione cognitiva: può aiutare a gestire i problemi di memoria e concentrazione, e a migliorare la capacità di apprendere e di gestire le informazioni.
  • Psicoterapia: può aiutare a gestire i problemi emotivi e psicologici associati alla nebbia cerebrale del long Covid.
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Inoltre è importante che il paziente segua una buona routine di sonno, alimentazione equilibrata, e attività fisica regolare.

Terapie sperimentali

Posto che non vi sono ancora terapie che si siano dimostrate efficaci in modo certo nei confronti della nebbia cerebrale da long-Covid, si segnalano alcuni risultati positivi ottenuti da specifiche terapie che meritano una menzione perché potenzialmente promettenti.

Nello specifico sono in corso varie sperimentazioni, tra cui una con NAC e guanfacina.

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Bibliografia: fonti e note