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Un passo in avanti nella terapia dell’emofilia: il ruolo profilattico del concizumab

In questo studio è stata valutata l’utilità dell’anti-inibitore concizumab nel prevenire i fenomeni di sanguinamento nei pazienti affetti da emofilia.

Trattamento dell’Emofilia A ed Emofilia B: l’anticorpo concizumab

L’emofilia A e l’emofilia B rappresentano le due malattie ereditarie a carattere emorragico più frequenti a livello globale, anche se l’emofilia A è molto più frequente dell’emofilia B dal momento che colpisce in media un soggetto ogni 5000.

Queste due patologie dipendono da mutazioni importanti nei geni che codificano per due fattori della coagulazione, il fattore VIII per l’emofilia A e il fattore IX per l’emofilia B. Poiché i fattori della coagulazione rivestono un ruolo fondamentale nel permettere la formazione del coagulo di sangue in seguito a qualsiasi trauma, il loro deficit può causare sintomi anche gravi.

Infatti sul piano sintomatologico i pazienti con emofilia presentano sanguinamento spontaneo dopo traumi anche di lieve entità, a seconda di quanto sia severo il deficit dei fattori della coagulazione. Spesso questi pazienti lamentano la comparsa di emorragia in seguito a interventi odontoiatrici, operazioni chirurgiche o lesioni della cute.

Il trattamento dei casi più gravi di emofilia, dove si rischia anche un sanguinamento intra-articolare o un’emorragia intracranica, si basa sulla somministrazione di fattori della coagulazione (fattore VIII e fattore IX) per via parenterale.

La complicanza legata all’infusione di fattori della coagulazione dall’esterno è quella che il sistema immunitario del paziente possa però sviluppare dei cosiddetti inibitori, ossia degli anticorpi neutralizzanti i fattori infusi. La presenza di inibitori non determina dunque l’arresto dell’emorragia perché i fattori della coagulazione vengono subito neutralizzati.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Vari Paesi del mondo.
  • Tipo di pazienti: Soggetti con almeno 12 anni di età affetti da emofilia A o emofilia B con presenza di inibitori.

 

Scopo dello studio: l’anticorpo concizumab è efficace per pazienti con emofilia?

Gli autori del presente trial hanno provato a verificare l’efficacia profilattica dell’anticorpo anti-inibitore concizumab in pazienti affetti da emofilia A/emofilia B con annesso sviluppo di inibitori.

 

Progettazione e risultati

Nel trial sono stati selezionati e infine inclusi 133 pazienti affetti da emofilia A o emofilia B con almeno 12 anni di età, tutti accomunati dall’aver sviluppato degli anticorpi inibitori contro i fattori trasfusi.

Dei 133 partecipanti, 52 sono stati suddivisi in rapporto 1:2 in due gruppi:

  • il gruppo 1 ha ricevuto le terapie abituali per 6 mesi, senza nessuna profilassi.
  • Il gruppo 2 ha invece seguito una profilassi a base di concizumab per 8 mesi.

Trascorse le 24 settimane, anche il gruppo 1 ha cominciato ad assumere concizumab, insieme ai restanti partecipanti (divisi in gruppo 3 e in gruppo 4) che lo hanno assunto parimenti.

Dopo il periodo di follow-up si sono registrati i seguenti risultati:

  • i pazienti del gruppo 1 hanno riportato un tasso di sanguinamento medio con una frequenza 86% maggiore rispetto ai pazienti del gruppo 2.
  • Il tasso di sanguinamento complessivo e rapportato all’anno dei gruppi 2, 3 e 4 è stato pari a 0.
  • Non si sono riscontrati eventi avversi di natura tromboembolica in seguito alla somministrazione del concizumab.

 

Conclusioni

Lo studio di cui riferiamo ha messo in evidenza come la somministrazione profilattica dell’anti-inibitore concizumab sia molto utile nell’attenuare e prevenire i fenomeni di sanguinamento acuto nei pazienti affetti da emofilia A ed emofilia B.

Non sono stati riportati eventi avversi a carattere trombotico riguardanti l’infusione parenterale del concizumab.

 

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Matsushita T, Shapiro A, Abraham A et al. Phase 3 trial of concizumab in hemophilia with inhibitors. New England Journal of Medicine. 2023;389(9):783–94.

[1] Mehta P, Reddivari AKR. Hemophilia. [Aggiornato il 5 Giugno 2023]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.

Nota 1. I fattori della coagulazione sono proteine presenti nel sangue che svolgono un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione, noto anche come emostasi. Tale processo è essenziale per prevenire la perdita eccessiva di sangue in caso di lesioni o ferite. I fattori della coagulazione lavorano di concerto per formare un coagulo di sangue (clot) che vada ad arrestare il sanguinamento.