unità di Rianimazione

La terapia intensiva

La terapia intensiva

 

La terapia intensiva, o rianimazione, è un nome che identifica sia un luogo che l’attività che in esso si svolge.

La terapia è un reparto di un ospedale, il più avanzato, nel quale vengono messe in atto delle terapie tecnologicamente all’avanguardia per supportare i pazienti critici, quando manifestano delle disfunzioni dei loro organi tali da compromettere la vita.

 

Da dove nasce l’idea della terapia intensiva?

Le terapie intensive nascono come una costola della sala operatoria. Un tempo non esistevano, ma durante il secolo scorso la chirurgia è diventata sempre più complessa. Gli interventi chirurgici complessi, infatti, comportano importanti cambiamenti dell’equilibrio dei sistemi dell’organismo, per esempio producono perdite di sangue cospicue, perdite di liquidi corporei, ecc., e di conseguenza necessitano di importante impegno post-operatorio per riequilibrare il paziente.

Questo è uno dei motivi per cui sono nate dapprima le terapie intensive post-operatorie, dette T.I.P.O.

Successivamente si è ritenuto opportuno separare i malati che dovevano essere controllati dopo un intervento chirurgico da quelli che avevano bisogno di una attività di sostegno intensivo, indipendentemente da un intervento chirurgico, come per esempio malati con problemi seri quali i traumi, le insufficienze respiratorie, le insufficienze cardiache, le insufficienze renali o di altri organi.

È così che le TIPO hanno acquisito una propria identità, fino a diventare un vero e proprio reparto autonomo, cioè terapie intensive (T.I.), prive del suffisso -PO, post-operatorie, e vengono chiamate anche Rianimazioni.

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Perché sono gli anestesisti a dirigere le terapie intensive?

Perché sono specializzati in anestesia e rianimazione. La disciplina ha due facce, e così si spiega: gli anestesisti, lavorando in sala operatoria, sono abituati a gestire situazioni di urgenza, dovendo controllare tutte le funzioni vitali del paziente, come il respiro, la circolazione, la diuresi, ecc., durante l’intervento, e compensarle qualora sorgessero problemi durante gli interventi stessi. Per questo motivo, essendo per natura inclini a “sostituirsi” alle funzioni vitali dell’individuo durante un intervento, sono i più adatti a farlo anche quando, per altri motivi, tali funzioni siano compromesse da una grave malattia o trauma.

 

Ci sono altri medici nelle terapie intensive? 

Nelle terapie intensive il medico di guardia, responsabile, è un anestesista, perché è il medico dell’urgenza. Il rianimatore è un medico generalista della medicina in generale, che deve sapere un po’ di tutto, un po’ come l’internista, e deve mettere insieme tutte le conoscenze necessarie per gestire un paziente critico e complesso, perché la sua specificità consiste nell’abilità di gestire strumentazioni e farmaci potenti. Si avvale di tutti i consulenti possibili, ciascuno dei quali è specializzato in una branca specifica.

 

Quante persone lavorano in una terapia intensiva?

Usualmente una terapia intensiva ha da un minimo di 4 a un massimo di 24 letti. Ci possono lavorare più medici anestesisti durante la giornata, mentre alla notte il medico è uno, oppure due in quelle molto grandi. Vi lavorano anche gli infermieri, in rapporto tra 1:2 e 1:3 con i pazienti. Significa che ogni infermiere gestisce da 2 a 3 pazienti.

 

Che tipo di attività si svolge in terapia intensiva?

Grossomodo si svolge tutta l’attività di medicina generale, con l’aggiunta del fatto che i pazienti sono pazienti critici quindi richiedono il supporto di alcune funzioni vitali.

Le principali funzioni vitali che vengono supportate nella terapia intensiva sono:

  • la funzione respiratoria
  • la funzione cardiovascolare
  • la funzione renale

Ci sono vari macchinari che permettono di supportare le funzioni vitali dell’organismo fintanto che esso si riprende.

 

Ci sono terapie intensive specializzate?

Le terapie intensive si suddividono in TIPO, GENERALI e SPECIALISTICHE.

  • le TIPO sono dedicate solo a pazienti post-operatori;
  • quelle GENERALI accolgono qualunque tipo di problema;
  • quelle SPECIALISTICHE sono dedicate principalmente a problemi specialistici. Esistono per esempio la:
    • TIPO NEUROCHIRURGICA dedicata ai pazienti sottoposti a interventi neurochirurgici e/o problemi neurologici
    • TIPO CARDIOCHIRURGICA dedicata ai pazienti dopo intervento cardiochirurgico

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin