Vademecum per smascherare le bufale-fake news

Forniamo qui di seguito un Vademecum utile a smascherare le bufale o fake-news. Quando state leggendo una notizia, provate ad applicarlo in modo sistematico, almeno mentalmente. SarĂ  un ottimo esercizio per allenare la mente ed evitare che le false notizie la possano ottundere!

Step 1. L’EMOZIONE

1.A Evitare la risposta emozionale immediata

La prima cosa che di solito una notizia suscita in noi, durante o dopo la lettura, è una risposta emozionale immediata. E’ quella che ci porta ad immedesimarci in chi scrive, a comprendere le sue ragioni fino a “sentirle” nostre e infine a desiderare di farlo conoscere agli altri con il tasto “CONDIVIDI”.

La prima cosa da fare, quando si legge una notizia, è di evitare l’emozione che ci suscita. Perchè è su quello che giocano coloro che producono le fake news, sul lato emotivo che essa scatena in noi.

Per evitare l’emozione, basta aspettare un attimo prima di incamerarla, decidere di non lasciarsi andare alle emozioni e a una adesione superficiale e decidere di passare oltre la notizia, oppure approfondirla.

1. B Valutare la nostra emozione

Valutiamo se la notizia ci ha scatenato un’emozione. Se ci ha scatenato una emozione forte di qualunque tipo, positiva o negativa, immediata, è piĂ¹ probabile che sia una fake news. Perchè le fake news sono costruite apposta per scatenare in noi quelle emozioni che ci inducono a parlarne, a condividerla, eccetera. Perchè chi produce fake news vuole da voi proprio questo, che voi vi emozioniate. Quindi diffidare moltissimo delle notizie con toni accesi. Chi dĂ  notizie SERIE non vuole scatenare emozioni immediate nelle persone, ma vuole farle pensare.

1.C Valutiamo il tipo di emozione

Verifichiamo se la notizia ci ha suscitato

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  • emozioni positive: speranza, desiderio, stupore, meraviglia, gratitudine
  • emozioni negative: rabbia, indignazione, frustrazione, ansia, angoscia, confusione

Diamo un punteggio emozionale da 0 a 5 alla notizia in base all’intensitĂ  della sensazione, positiva o negativa, prodotta. PiĂ¹ alto è il punteggio emozionale, piĂ¹ è probabile che la notizia sia una bufala.

 

Step 2. Identificare gli assunti precisi del contenuto della affermazione

Una volta superata la parte emotiva che la notizia ci suscita ed evitato di diffonderla prima di averla valutata, passiamo allo step successivo. Ora per valutare se la notizia è degna di fondamento, dobbiamo identificare tutti i concetti che vengono affermati, in modo diretto o indiretto. Elaborarli mentalmente oppure scriverli uno dopo l’altro su un pezzo di carta. In modo da poterli verificare.

 

Step 3. Controllare tutti gli assunti del contenuto

3 A Ricerca di informazioni

Una volta scritte su un foglio tutte le affermazioni contenute nella notizia, si passa all’analisi della stessa punto per punto. Per ogni punto cerchiamo di ottenere nel web delle informazioni che ci facciano capire se è verosimile o meno. Alcuni punti, specialmente se la notizia è piuttosto tecnica, potremmo non comprenderli. Lasciamoli col punto di domanda.

3 B Assegnazione del punteggio di verosimiglianza

Assegnare il punteggio di verosimiglianza ad ogni singolo assunto, da 0 a 3. Esempio:

  • frase A: verosimile 1/3
  • frase B: verosimile 2/3
  • frase C: verosimile 0/3
  • frase D: verosimile 3/3
  • frase E: verosimile 1/3
3 C Assegnazione del parametro VERO/FALSO/DUBBIO

Per ciascuna delle affermazioni assegnare il valore di VERO al punteggio 3, il valore di FALSO al punteggio 0 e il valore di DUBBIO ai punteggi 1 e 2. Esempio:

  • frase A: verosimile 1/3 = DUBBIA
  • frase B: verosimile 2/3 = DUBBIA
  • frase C: verosimile 0/3 = FALSA
  • frase D: verosimile 3/3 = VERA
  • frase E: verosimile 1/3 = DUBBIA
3 D Calcolo della percentuale di verosimiglianza

La percentuale di verosimiglianza è un indicatore percentuale, da 0 a 100%, che ci permette di capire quanto sia verosimile la notizia. PiĂ¹ alta è la percentuale, piĂ¹ la notizia è verosimile.

Per calcolare la percentuale di verosimiglianza si procede in questo modo:

  • si esegue la somma di tutti i punteggi ottenuti, per ciascuna frase. In questo caso A+B+C+D+E = 1+2+0+3+1= 7
  • si moltiplica il numero delle frasi per 3. Esempio: 5 * 3 = 15
  • si divide il primo numero per il secondo: 7/15 = 46% Nell’esempio in questione la verosimiglianza è 46%.

 

4 Analisi finale

Controllare l’affermazione finale per stabilire se si tratta di fake news

In genere ogni notizia ha un concetto conclusivo, una sorta di affermazione finale. Dobbiamo analizzare quali delle frasi A,B,C,D,E sono presenti nella frase finale. E per ciascuna di esse vedere se le affermazioni presenti sono VERE, DUBBIE o FALSE.

  • In presenza di almeno 1 affermazione FALSA, siamo in presenza di Fake news. Avete scovato una bufala!
  • In presenza di tutte affermazioni VERE, potete affermare che la notizia è VERA.
  • In presenza di almeno una frase DUBBIA, non potete giudicare la notizia come fake, ma NON DOVRESTE DIVULGARLA perchè non è sicura. A questo punto sta a voi valutare, in caso, con altri elementi tipo il sito in cui l’avete letta, l’autore, eccetera, quale puĂ² essere l’attendibilitĂ  della stessa.
Punteggio di verosimiglianza finale per stabilire quanto la notizia era capace di ingannarci
  • Se hai avuto una emozione negativa di livello 3, togliamo 5% alla verosimiglianza.
  • Se hai avuto una emozione negativa di livello 4, togliamo 10% alla verosimiglianza.
  • Se hai avuto una emozione negativa di livello 5, togliamo 20% alla verosimiglianza.

Esempio: se la frase ci aveva suscitato angoscia molto forte (4), anzichè 46% il punteggio sarà 36%.

A cosa serve questo punteggio? A farvi capire quanto era verosimile la notizia. Ricordate che per capire se la notizia è una bufala basta trovare una affermazione evidentemente FALSA nell’assunto finale. Ci sono bufale molto evidenti, dove la verosimiglianza è bassa, che cioè sono piene di errori o elementi dubbi. Altre sono costruite molto bene, cioè sono piuttosto verosimili, e tendono ad ingannarci piĂ¹ facilmente.

 

Esempio di applicazione pratica del vademecum:

Ora applichiamo il metodo del vademecum ad una bufala che sta circolando su whatsapp