Come sono fatte le fake news

Durante la recente epidemia di Coronavirus abbiamo assistito ad un dilagante aumento della quantità di fake news nel web, diffuse con il tam-tam di facebook e whatsapp.

Ci sono elementi di comuni a tutte le fake news? E’ possibile identificare la ricetta della fake news perfetta? Come facciamo a difenderci? Cerchiamo di scoprirlo assieme.

 

Elementi comuni a tutte le fake news in ambito sanitario

Ogni fake news è diversa dall’altra, eppure se le analizziamo con attenzione riusciamo ad identificare degli elementi comuni sempre presenti in tutte.

Per poterli identificare ricordiamo qual è lo scopo della maggior parte delle fake news, per poi vedere quali sono gli elementi che servono a produrre quello scopo. Nella maggior parte dei casi lo scopo delle fake news è farle diffondere ampiamente: troveremo perciò nelle fake news quegli elementi che contribuiscono alla diffusione della fake news.

 

La presentazione ufficiale

Questa caratteristica avviene prevalentemente nelle chat di whatsapp, scritte o audio. Il sedicente autore del comunicato si presenta con un titolo che sembra adeguato per renderlo autorevole nei confronti del tema trattato: “Sono un medico della città di….” Notiamo come raramente vengano dati riferimenti precisi all’autore, ma spesso indicazioni generiche che impediscano di risalire con certezza all’autore dell’affermazione.

 

Elementi emozionali

Se una notizia suscita emozione è più probabile che sentiamo l’impulso di confrontarci con gli altri, e quindi di diffonderla.

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  • Se ci crea gioia o stupore o speranza, la diffonderemo volentieri agli altri nella speranza di fare cosa gradita.
  • Se invece ci suscita rabbia, indignazione o fastidio la diffonderemo per allertare,  per diffondere, fare conoscere agli altri il problema, perchè stiano attenti, si tutelino o si indignino come noi.

Quale che sia il meccanismo, la forte emozione crea una reazione che ci induce alla diffusione della notizia.

 

Elementi di invito 

Nella fake news non manca mai l‘invito esplicito a diffondere la notizia, a farlo sapere a tutti, magari anche adducendo uno scopo specifico della diffusione del contenuto, per esempio “aiutami a diffondere questa notizia, fatelo sapere a tutti!!!!”

 

Elementi concettuali

Nelle fake news ritroviamo elementi concettuali nella forma dell’affermazione. Le suddividiamo in:

  • Affermazioni VERE (controllabili dal pubblico, e piuttosto verosimili)
  • Affermazioni FALSE (difficilmente controllabili dal pubblico)
  • Affermazioni DUBBIE (difficilmente controllabili dal pubblico)

In genere all’interno di una fake news sono presenti alcune affermazioni VERE, per rassicurare chi legge o ascolta che si basa su elementi veri o verosimili e facilmente riscontrabili. L’introduzione di un elemento serio, semplicemente verificabile, fa in modo che le successive conclusioni errate appaiano più verosimili. Le bufale più efficaci nella loro diffusione sono quelle che contengono molti elementi reali all’interno, perchè sembrano piuttosto verosimili e il pubblico è portato a giudicarle più favorevolmente.

 

La ricetta per una fake news perfetta

Per ottenere una perfetta fake news in ambito sanitario i creatori delle fake news usano un mix di elementi che risultano particolarmente efficaci nel determinare l’effetto desiderato. Gli elementi vengono pescati da quelli che abbiamo visto prima, in ordine sparso. Non è importante la loro sequenza, ma la loro presenza. Affermazioni vere e false associate con elementi emozionali, una auto-affermata autorevolezza e l’invito a diffondere la notizia creano un mix esplosivo di comunicazione emozionale che colpisce nel segno e scatena la perfetta bomba mediatica.

 

Il gran finale

La parte più importante della ricetta perfetta per una buona fake news è Collegamento ERRATO tipo sillogismo, tra affermazioni VERE, FALSE e DUBBIE. Vengono inseriti alcuni elementi veri ed altri falsi per trarre una conclusione finale errata.

Esempio: “Dato che gli extracomunitari sono poco infettati dal Coronavirus (FALSA), che sono tutti vaccinati per la TBC (DUBBIA) e che gli italiani non sono vaccinati per la TBC (VERA), è il vaccino per la TBC a proteggere gli extracomunitari dal Coronavirus (CONCLUSIONE FALSA)

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

 

Come difendersi dalle fake news:

 

Ecco un esempio di applicazione del metodo ad una notizia da valutare:

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin