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Disbiosi intestinale nei disturbi del neurosviluppo: la composizione microbica nell’ADHD

Indice

La disbiosi intestinale sembrerebbe avere un impatto significativo sulla salute dei soggetti affetti da ADHD.

ADHD e disbiosi intestinale

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo che colpisce il 5,9%-7% dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo. L’ADHD manifesta una fisiopatologia multidimensionale che comprende le vie di segnalazione bidirezionali tra il cervello e l’intestino.

Approfondimento: ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività

L’ADHD, o disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività, è un disturbo della sfera comportamentale.

Causato da diversi fattori, è particolarmente frequente e severo in età evolutiva, caratterizzato da sintomi di disattenzione e/o iperattività.

L’asse intestino-cervello, che fa riferimento al legame tra funzione intestinale, microbiota intestinale e sistema nervoso centrale, è stato proposto per essere correlato a diversi disturbi neuropsichiatrici, nei quali la disbiosi causa una marcata disfunzione dell’asse intestino-cervello durante il decorso degli stessi.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio caso-controllo
  • Luogo: Giappone
  • Tipo di pazienti: 35 bambini con ADHD di età media di 8,2 anni (di cui 77,1% maschi) e 35 controlli sani di età media di 10,2 anni (di cui 51,4% maschi).

Scopo dello studio: c'è un'associazione tra ADHD e disbiosi intestinale?

Il fine è stato quello di indagare:

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  • Se vi siano differenze nella composizione della comunità fungina intestinale tra bambini con ADHD e bambini sani;
  • Se la disbiosi del microbioma intestinale può essere associata a un’alterata permeabilità intestinale (1) dell’ospite contribuendo ulteriormente alla fisiopatologia dell’ADHD.

Progettazione dello studio

Sono stati raccolti campioni fecali da 35 bambini con ADHD e da 35 controlli sani.

Il DNA totale è stato estratto dai campioni fecali e vi è stato applicato il sequenziamento di ampliconi ITS (2) su una piattaforma NGS per valutare se i bambini con ADHD e i soggetti sani di controllo presentassero micobiomi intestinali diversi.

Il ruolo potenziale della disbiosi fungina nella perturbazione della funzione di barriera (permeabilità intestinale) è stato anche esaminato in vitro utilizzando le cellule epiteliali colon-rettali umane Caco-2 (3).

Risultati

La diversità di specie tra due comunità e non la diversità di specie all’interno di una stessa comunità rifletteva le differenze nella composizione fungina tra il gruppo ADHD e quello di controllo.

  • A livello di Phylum, il gruppo ADHD ha mostrato un’abbondanza significativamente maggiore di Ascomycota e una significativamente inferiore di Basidiomycota rispetto al gruppo di controllo sano.
  • A livello di Genere, la presenza di Candida (soprattutto Candida albicans) è risultata significativamente maggiore nei pazienti con ADHD rispetto ai controlli sani.
  • Il test cellulare in vitro ha rivelato che le secrezioni di Candida albicans aumentavano significativamente la permeabilità delle cellule Caco-2.

Conclusioni

Questo studio è stato il primo a esplorare la differenza nei profili micobiologici tramite sequenziamento ITS tra pazienti con ADHD e soggetti sani di controllo.

In particolare è stato riscontrato che l’abbondanza di Ascomycota a livello di Phylum e di Candida a livello di Genere rappresentano dei veri e propri marcatori fungini intestinali nell’ADHD. Inoltre è stato riscontrato l’impatto della Candida sulla permeabilità intestinale tramite uno studio in vitro.

Il corpo umano ospita un ecosistema microbico complesso e diversificato. I risultati di questa ricerca suggeriscono quindi che la disbiosi del micobioma fungino nell’ADHD può avere un impatto significativo sulla salute di questi pazienti.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Wang LJ, Li SC, Yeh YM, et al. Gut mycobiome dysbiosis and its impact on intestinal permeability in attention-deficit/hyperactivity disorder. Journal of Child Psychology and Psychiatry, and Allied Disciplines. 2023 Apr.

Nota 1. Si definisce “intestino gocciolante” e descrive un aumento della permeabilità intestinale con un possibile un ruolo nella patofisiologia dei disturbi neuroimmuni. Utilizzando citotossine o enterotossine, i microbioti possono penetrare nelle cellule epiteliali dell’intestino e alterarne la dinamica delle proteine citoscheletriche. Come conseguenza le variazioni del microbiota intestinale possono causare modifiche nella barriera intestinale all’interfaccia tra ambiente esterno e milieu interno nelle malattie metaboliche.

Nota 2. La libreria ITS è stata creata da singoli campioni attraverso l’amplificazione PCR della regione ITS utilizzando i primer ITS86F (GTGAATCATCGAATCTTTGAA) e ITS4R (TCCTCCGCTTATTGATGC). Le sequenze nucleotidiche di overhang dell’adattatore Illumina sono state aggiunte a queste sequenze. Il programma di PCR è stato eseguito: 3 minuti a95°C, seguiti da 30 cicli di 30 s a 95°C, 30 s a 55°C e 30 s a 72°C, e infine 5 minuti a 72°C. I prodotti della PCR sono stati purificati e le librerie di ampliconi ITS sono state valutate con un l’HT DNA high-sensitivity LabChip kit (Caliper, PerkinElmer, Waltham, MA).

Nota 3. Sono stati coltivati il fungo Candida albicans e le cellule umane Caco-2 sono state coltivati in brodo preparato in fiasche e inoculato con C. Dopo 48 ore di incubazione, la coltura è stata centrifugata e filtrata per raccogliere la soluzione del terreno di coltura priva di cellule. Le cellule epiteliali del colon-retto umano (Caco-2) sono state coltivate in terreno Eagle’s Minimum Essential, integrato con il 20% di siero bovino fetale.