Dopo “restate a casa”, ora è il caso di darci voce.

Quando siamo usciti con il nostro ormai famoso articolo “Perchè dovete restare a casa” a molti la nostra valutazione era sembrata particolarmente pessimistica, siamo stati tacciati quasi di allarmismo, insultati, derisi.

Ma la nostra previsione era corretta, perché era basata su dati che per molti erano incomprensibili, mentre per noi erano lampanti.

Perché noi siamo SUL CAMPO e siamo abituati a confrontarci con l’emergenza tutti i giorni e ad anticipare i problemi prima che avvengano. A fare di conto rapidamente, a decidere in poco tempo, a salvare vite e a prevedere le conseguenze delle nostre azioni.

Chi è stato colto in contropiede è chi sul campo non c’è mai andato, ma parla perché ne ha l’opportunità più che le competenze. Ed ora si trova spiazzato dalla cruda realtà dei fatti.

I maghi delle informazioni contro i professionisti dell’emergenza.

Tra me e i miei più stretti colleghi non vi è invece mai stato dubbio in proposito a quello che sarebbe successo o a come provvedere.

Stiamo iniziando ad avvisare i nostri colleghi degli altri paesi del mondo, a dare loro suggerimenti, questa volta, almeno da loro, speriamo ascoltati.

Ci sono ulteriori mosse da fare. Ma cozzano contro il pensiero di chi è abituato a ragionare in modo diverso, su percentuali anziché sulle persone, a difendere interessi, corporazioni, meccanismi di sistema.

Non è purtroppo una sorpresa per noi quello che sta accadendo. E’ brutto dire adesso “noi lo avevamo detto”, ma in realtà è così.

Anche il modello matematico che abbiamo costruito con i nostri esperti risulta, a due giorni da quando lo abbiamo prodotto, il primo in assoluto e tuttora il più affidabile:

E ora i maghi un po’ alla volta ora stanno arrivando. Ci studiano, ci contattano, non capiscono. Perché noi siamo diversi, siamo i rianimatori in trincea. Noi alla sera non chiudiamo i battenti, perché i malati critici richiedono sempre la nostra attenzione.

Siamo stati già stati contattati da vari giornalisti, con la scusa di AIUTARLI AD AVERE INFORMAZIONI DAL CAMPO,  in realtà per sfruttare le nostre conoscenze e la nostra competenza ai loro fini manipolatori e per ottenere una briciola di notorietà.

SE QUALCUNO VUOLE FINALMENTE DARE VOCE A CHI è SUL CAMPO E NON SULLE SCRIVANIE, noi siamo disponibili come esperti. CHIAMATECI E FATECI PARLARE, noi ci siamo.

Abbiamo costituito un comitato scientifico d’emergenza di Med4Care con le persone che affrontano quotidianamente i problemi. Quelli come me, la gente IN TRINCEA.

Nel frattempo, nel rumore assordante di chi non sa cosa dire noi continueremo a dare voce a chi si sporca le mani, a chi non vede le persone come un numero, ma come una vita da salvare.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin