rinosinusite cronica e periostina

La periostina può predire la rinosinusite cronica con poliposi?

Indice

Secondo questo recente studio, la proteina periostina sembrerebbe essere un nuovo marker significativo nella fisiopatologia della rinosinusite cronica con poliposi.

Rinosinusite cronica e periostina

La rinosinusite cronica eosinofila costituisce una rappresentazione clinica del grande capitolo delle rinosinusopatie, ovvero delle patologie che colpiscono in concomitanza il naso e i seni paranasali.

A sua volta la rinosinusite cronica eosinofila può palesarsi con la presenza di poliposi nasale oppure con sintomi che non sono scatenati dallo sviluppo dei polipi.

La rinosinusite cronica con poliposi nasale è causata da reazioni di ipersensibilità immediata mediata dalle IgE (allergie) che permettono ai polipi di aggettare all’interno delle narici e restituire una sensazione di “naso chiuso“.

Questa patologia può risultare molto invalidante per il paziente che, oltre alla congestione nasale, assiste a secrezioni continue dalle narici, a sensazione di pressione sul viso e in alcuni casi anche a riduzione dell’olfatto e del gusto.

Poiché le terapie attualmente in atto per la rinosinusite cronica con poliposi non sono del tutto efficaci e presentano alti tassi di recidive, sono in atto delle ricerche per identificare dei marcatori che possono caratterizzare al meglio la malattia, come la periostina.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale longitudinale.
  • Luogo: Giappone.
  • Tipo di pazienti: Soggetti affetti da rinosinusite cronica, sia eosinofila che non eosinofila.

Scopo dello studio: la periostina può predire la gravità della rinosinusite cronica?

Gli autori dello studio hanno esaminato i differenti livelli di concentrazione della proteina periostina nei pazienti con rinosinusite cronica, valutandone le differenze nel gruppo eosinofilo e in quello non eosinofilo.

Risultati

Lo studio ha valutato 59 pazienti affetti da rinosinusite cronica, i quali si sono sottoposti ad analisi del sangue e al prelievo bioptico della mucosa nasale e degli annessi polipi (se presenti).

I campioni di mucosa nasale sono stati analizzati con metodica immunoistochimica per la rilevazione quantitativa della periostina. Quest’ultima è una proteina della matrice extracellulare delle cellule epiteliali delle vie aeree, indotta da alcune citochine infiammatorie.

I risultati delle analisi hanno evidenziato che:

  • I livelli di eosinofili nel sangue e di periostina sierica sono risultati significativamente più elevati nel gruppo di rinosinusite cronica eosinofila rispetto al gruppo non eosinofilo.
  • La periostina è molto più espressa nei casi di poliposi nasale bilaterale rispetto ai casi in cui è espressa monolateralmente. Per questa ragione la periostina può fungere da marker di gravità della condizione.
  • La concentrazione di periostina sierica maggiore di 130 ng/mL è stata considerata come cut-off per la comparsa di recidiva di poliposi nella rinosinusite cronica eosinofila.

Conclusioni: La periostina è considerata un marker significativo nella fisiopatologia della rinosinusite cronica eosinofila.

Essa può fungere sia da indice di gravità della condizione sia della probabilità di recidiva di poliposi post-operatoria.

Poiché questa proteina è ampiamente espressa in stati infiammatori cronici delle vie aeree, potrebbe essere utile anche indagare sulla sua relazione con l’asma.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Sato T, Ikeda H, Murakami K et al. Periostin is an aggravating factor and predictive biomarker of eosinophilic chronic rhinosinusitis. Allergology International. 2023;72(1):161–8.