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Alimentazione per la sclerosi multipla

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La ricerca sta cercando di indagare la relazione fra alimentazione e prevenzione delle malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla.

Nonostante le informazioni in merito siano ancora poche, con questo articolo proponiamo alcuni approcci studiati negli anni per tentare di ridurre e/o invertire la patogenesi associata a questa malattia.

Alimentazione per la sclerosi multipla

La sclerosi multipla è la più frequente tra le malattie demielinizzanti infiammatorie del sistema nervoso centrale: si tratta di patologie che colpiscono la sostanza bianca e per questo motivo vengono anche chiamate leucoencefalopatie.

Rappresenta la causa maggiore di disabilità neurologica del giovane adulto ed è caratterizzata da una distruzione focale della guaina mielinica e dalla frequente formazione di una cicatrice astrocitaria.

Vediamo nel dettaglio qual è l’alimentazione consigliata per i pazienti che soffrono di questa malattia.

Approfondimento: Sclerosi Multipla

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La Sclerosi Multipla (SM) rientra nelle malattie demielinizzanti infiammatorie del sistema nervoso centrale: sono patologie che colpiscono la sostanza bianca [1], infatti vengono anche chiamate leucoencefalopatie.E’ la più frequente tra esse, e perciò rappresenta la causa maggiore di disabilità neurologica del giovane adulto.

Il protocollo autoimmune

Il protocollo autoimmune (AIP) è un tipo di alimentazione che si basa su una dieta paleolitica nella quale vengono eliminati specifici additivi alimentari, emulsionanti e alimenti associati con la dieta occidentale implicati nella:

  • degradazione del microbiota intestinale,
  • disregolazione del riconoscimento di antigeni,
  • sviluppo di autoimmunità.

Prevede invece il consumo di alimenti con una densità calorica inferiore, come:

  • alimenti integrali,
  • ortaggi,
  • frutta,
  • acidi grassi mono e poli insaturi,
  • carne,
  • prodotti non trasformati.

Questo protocollo si compone di due fasi:

  1. Una prima fase di eliminazione, durante la quale si escludono dalla dieta alcuni alimenti associati a episodi di autoimmunità;
  2. Una seconda fase di reintroduzione, durante la quale gradualmente si cerca di reintrodurre gli alimenti eliminati, uno per volta.

Questo tipo di dieta aveva lo scopo di limitare alimenti associati a reazioni allergiche, cercando correlazioni fra sclerosi multipla e allergeni esterni.

Alcuni studi hanno evidenziato come il protocollo autoimmune sembra possa ridurre l’infiammazione sistemica, la proteina C reattiva, nonché la conta dei globuli bianchi.

Non vi sono al momento evidenze in letteratura scientifica che correlino il protocollo autoimmune con la sclerosi multipla.

Alimentazione associata a particolari sostanze per la sclerosi multipla

Sono stati negli anni proposti altri tipi di diete associate alla limitazione o all’aumentato consumo di particolari sostanze.

La dieta priva di glutine si basa sulla teoria che questa sostanza, presente in alcuni cereali, possa aumentare l’incidenza della sclerosi multipla. In base alle informazioni presenti in letteratura questo tipo di dieta non ha efficacia nei confronti di tale condizione.

La dieta con integratori vitaminici prevede l’integrazione e il consumo di vitamine all’interno di una normale dieta. La teoria si basa sulla relazione fra incidenza di sclerosi multipla e deficit di alcune vitamine. L’assunzione di vitamine è sicuramente una cosa da raccomandare, ma non esiste ad oggi evidenza scientifica che correli dosi supplementari di esse con un decorso positivo della malattia.

Va ricordato che una integrazione vitaminica a dosi elevate per un lungo periodo può causare effetti indesiderati e gravi.

Dieta Swank, Kousmine, Hebener e Best Bet

Le diete Swank, Kousmine, Hebener e Best Bet sono state sviluppate partendo dal concetto che la sclerosi multipla potrebbe essere il risultato di una alimentazione “non sana”.

Vediamole nel dettaglio.

Dieta Swank

La dieta Swank è un approccio basato sulla limitazione dell’apporto di grassi e in particolare di quelli saturi.

Questo tipo di alimentazione predilige il consumo di olio ricco in grassi polinsaturi come l’olio vegetale o olio di fegato di merluzzo, mantenendo comunque un consumo limitato.

Dieta Kousmine

La dieta Kousmine identifica un regime alimentare creato dalla Dott.sa Catherine Kousmine. Inizia con un periodo di 2-3 giorni durante i quali vengono consumate solamente piccole quantità di frutta.

In seguito l’alimentazione prevede:

Dieta Hebener

La dieta Hebener si basa su una relazione fra il danno che si presenta a livello della guaina mielinica ricoprente le fibre nervose e il consumo di specifici acidi grassi polinsaturi quali l’acido linoleico, un acido grasso omega-6 ed il suo derivato, l’acido arachidonico.

Richiede quindi il consumo di un basso contenuto di acido arachidonico e acido linoleico.

Questo approccio prevede inoltre l’integrazione di:

Dieta Best Bet

La dieta Best Bet si basa sul concetto che la sclerosi multipla  sia causata dall’ingestione di proteine alimentari con una struttura simile alla struttura proteica della mielina: tutti questi alimenti vengono rimossi dalla dieta.

Vengono inoltre consigliati i test per le intolleranze e viene consigliata l’eliminazione di:

  • glutine,
  • latticini,
  • lievito,
  • uova,
  • carne rossa,
  • soia.

Fra le integrazioni consigliate sono presenti quella di vitamina D, magnesio e calcio.

Ad oggi, però, non ci sono studi scientifici che verificano l’efficacia di queste diete, nonostante la loro diffusione.

Dieta chetogenica per la sclerosi multipla

La dieta chetogenica rappresenta un tipo di alimentazione povera di carboidrati.

Il corpo, in assenza di carboidrati, produce i corpi chetonici come fonte energetica, a partire dai grassi: è quindi un tipo di alimentazione che punta al consumo delle riserve di grasso.

Esistono studi preclinici, condotti su modelli animali, che correlano la dieta chetogenica con una modulazione dell’immunità, in grado di ridurre la gravità della sclerosi multipla.

I miglioramenti sono associati in particolar modo a una riduzione dei radicali dell’ossigeno (ROS): queste forme sono in grado di provocare stress ossidativo e possono portare a un aumento della risposta pro-infiammatoria. Una riduzione dei ROS ha quindi un effetto neuroprotettivo.

Approfondimento: alimentazione chetogenica

L’alimentazione chetogenica è un protocollo medico terapeutico che può garantire risultati rilevanti in molte patologie, se utilizzato con le dovute precauzioni.In medicina per la prima volta è stato utilizzano negli anni ’20 dello scorso secolo, per poter controllare in questo modo i pazienti pediatrici che erano affetti da un tipo di epilessia che non era possibile trattare con i farmaci disponibili all’epoca.

Diete che simulano il digiuno

Per ultima presentiamo la dieta che presenta il maggior numero di studi a riguardo: la dieta mima-digiuno.

Con questo nome si identifica un protocollo alimentare ipocalorico della durata di 5 giorni interamente vegetale, da ripetere ciclicamente ogni 3-4 mesi.

Questo regime dietetico, oltre ad avere lo scopo di ridurre i valori di:

permette una migliore longevità nonché una rigenerazione dell’organismo.

Alcuni studi pre-clinici condotti su modelli murini, mostrano come questi cicli di dieta mima digiuno periodici possano migliorare il processo di demielinizzazione.

Linee guida generali sull'alimentazione per la sclerosi multipla

  • Prediligere il consumo di pesce, cibi a basso contenuto di grassi, cereali integrali;
  • Si consiglia una integrazione di vitamine e omega-3 con lo scopo di raggiungere il fabbisogno giornaliero;
  • Esistono informazioni limitate sui benefici di carotenoidi e polifenoli su pazienti affetti da sclerosi multipla;
  • Esistono informazioni sufficienti per identificare una carenza di vitamina D come fattore di rischio per la sclerosi multipla;
  • Anche la carenza di vitamina B12 sembra correlata a una più rapida progressione della malattia;
  • Un regime dietetico come la dieta mediterranea, equilibrato e associato a uno stile di vita sano potrebbe risultare efficace per ridurre i livelli di disabilità.

Conclusioni

La terapia nutrizionale associata alla Sclerosi Multipla non può essere strettamente correlata a un particolare tipo di dieta, soprattutto a causa della scarsità di informazioni a riguardo.

Le evidenze presenti in letteratura scientifica sono infatti limitate e non è possibile identificare una particolare dieta correlata a questa patologia: esistono dati preliminari che suggeriscono come la dieta mima-digiuno e la dieta chetogenica siano sicure e potenzialmente efficaci nel trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS).