Sigarette elettroniche e guarigione delle ferite

Svapare le sigarette elettroniche rallenta la guarigione delle ferite?

Indice

Secondo questo studio sembrerebbe che i processi di guarigione delle ferite possano venire alterati dall’utilizzo abituale delle sigarette elettroniche.

Sigarette elettroniche, vaping e processi di guarigione delle ferite

Negli ultimi anni si è assistito ad un utilizzo e diffusione delle sigarette elettroniche (e-cig) a livello mondiale, specialmente tra i giovani ragazzi e gli adolescenti.

La tecnologia dell’e-cig si basa su uno strumento capace di dispensare dosi di nicotina non mediante la combustione del tabacco, bensì tramite il riscaldamento di un liquido, in genere glicole propilenico.

L’uso delle sigarette elettroniche è in costante crescita nel mondo e si ritiene che circa il 23% della popolazione mondiale la utilizzi abitualmente. Il suo utilizzo deriva dal fatto che la gente crede che le e-cig siano molto meno nocive per la salute rispetto alle sigarette classiche, ma in realtà vari studi stanno evidenziando tanti danni arrecati dal vaping, cioè l’inalazione di vapore (liquido volatilizzato) prodotto da dispositivi a batteria, alla cavità orale e alle vie respiratorie.

Poiché si è dimostrato che gli effetti dello svapo (o vaping) accendono dei segnali pro-infiammatori, alcuni autori si sono chiesti se tali effetti possano intervenire in senso negativo nei processi di riparazione e di guarigione delle ferite, come già avviene in maniera accertata come conseguenza del fumo di sigaretta¹.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Revisione sistematica della letteratura.
  • Luogo: Giordania.

Scopo dello studio: lo svapo abituale delle sigarette elettroniche ostacola la guarigione e la cicatrizzazione delle ferite?

Gli autori dello studio, attraverso questa revisione sistematica della letteratura, hanno provato a verificare gli effetti del vaping abituale sui processi di riparazione, cicatrizzazione e guarigione di una ferita.

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Progettazione e risultati

Lo studio in questione è stato ideato raggruppando inizialmente una quantità di oltre 5200 articoli da due portali di aggregazione dati medici: PubMed e MEDLINE.

Dopo una fase di selezione più mirata, i ricercatori hanno mantenuto solo 67 articoli, i quali rispondevano con più appropriatezza all’oggetto dell’indagine, ossia il rapporto tra il vaping e i processi di riparazione delle ferite.

I risultati della revisione condotta sugli articoli con sperimentazioni del vaping su esseri umani o su linee cellulari umane hanno fatto emergere che:

  • il vaping contribuisce a rendere disfunzionali le cellule endoteliali, promuovendo uno stato di stress ossidativo e aumentando le resistenze al flusso sanguigno nel micro-circolo.
  • Gli effetti del vaping si riflettono anche sui marcatori dell’infiammazione, i quali raggiungono concentrazioni più elevate, riducendo il grado di ossigenazione periferica dei tessuti.
  • L’e-vapor altera i processi di proliferazione e di migrazione delle cellule, rallentandoli o inibendoli e questo si riflette in tempi anomali di guarigione delle ferite.

Conclusioni

Nonostante, ad oggi, gli studi sugli effetti del vaping nella popolazione siano piuttosto limitati, è comunque raccomandato di prestare attenzione al loro utilizzo, a causa dell’alta propensione dell’e-vapor a generare segnali pro-infiammatori.

Infatti non solo la nicotina altera le proprietà dei vasi sanguigni grazie alla sua azione vasocostrittrice, ma anche gli altri prodotti dell’e-vapor promuovono un costante stato ossidativo e di rallentato flusso sanguigno, che si riflette in una scarsa e poco efficace ossigenazione dei tessuti.

Mentre per il fumo di sigaretta classica è acclarato che i processi di guarigione delle ferite siano alterati, è molto probabile che possano esserlo anche come conseguenza del vaping. Il segnale infiammatorio rallenta o inibisce la migrazione e la proliferazione delle cellule riparatrici, provocando una mancata guarigione e cicatrizzazione delle ferite stesse.

Per questa ragione è consigliabile ai consumatori di e-cig di astenersi dal vaping nel periodo peri-operatorio, al fine di scongiurare possibili infezioni del sito chirurgico o anomala guarigione.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Ashour O, Al-Huneidy L, Noordeen H. The implications of vaping on surgical wound healing: A systematic review. Surgery. 2023;173(6):1452–62.

[1] Tehrani H, Rajabi A, Ghelichi- Ghojogh M. et al. The prevalence of electronic cigarettes vaping globally: a systematic review and meta-analysis. Arch Public Health 80, 240 (2022).

[2] Feeney S, Rossetti V, Terrien J. E-Cigarettes-a review of the evidence-harm versus harm reduction. Tob Use Insights. 2022 Mar 29;15:1179173X221087524.

Nota 1. Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze chimiche dannose che possono restringere i vasi sanguigni e diminuire la quantità di ossigeno e nutrienti che raggiungono l’area della ferita. La ridotta circolazione sanguigna può rallentare il processo di guarigione e compromettere la risposta immunitaria. Inoltre il fumo di sigaretta può influenzare la produzione di collagene, una proteina che è fondamentale per la formazione di tessuto cicatriziale e la riparazione dei tessuti danneggiati. La ridotta produzione di collagene può ritardare il processo di guarigione e compromettere la forza e l’integrità della cicatrice.