instabilità anteriore della spalla e TC, ASI

La TC può influenzare la gestione chirurgica dei pazienti con instabilità anteriore della spalla?

Indice

In questo studio si è cercato di capire se e come la TC possa contribuire ad aiutare il medico a gestire l’approccio chirurgico dei pazienti con instabilità anteriore della spalla.

Instabilità anteriore della spalla e trattamento chirurgico: il ruolo della TC

L’instabilità anteriore della spalla (ASI) è una condizione patologica nella quale si verifica uno stato di sublussazione o di lussazione della testa dell’omero nei confronti della cavità glenoidea della scapola.

L’ASI costituisce la stragrande parte di tutti i casi di instabilità della spalla e affligge con maggiore frequenza soggetti giovani e atletici, a causa di microtraumi ripetuti o di singole lesioni traumatiche ad alta energia. Si ritiene che l’instabilità anteriore della spalla colpisca l’1% – 2% della popolazione generale, con una maggiore prevalenza nel genere maschile.

L’articolazione della spalla è un’articolazione molto complessa, in cui il gioco articolatorio tra la testa dell’omero e la fossa glenoidea della scapola consente una rotazione a 360° della spalla stessa.

A seguito di microtraumi ripetuti nel tempo, di singoli macrotraumi ad alta energia o di lesioni congenite, è possibile che il gioco articolatorio fisiologico venga danneggiato, esitando nell’ASI.

Attualmente la gestione chirurgica dell’ASI, che vede spesso l’esecuzione della riparazione artroscopica della spalla, sta tenendo conto del deficit osseo glenoideo¹ del paziente. Quando quest’ultimo è troppo evidente, in genere l’intervento di riparazione in artroscopia della spalla² è controindicato.

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Approfondimento: La spalla dolorosa instabile, micro-instabilità e possibili trattamenti

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Caratteristiche dello studio

Scopo dello studio: i chirurghi ortopedici traggono vantaggio dall'utilizzo della TC nel valutare la terapia adatta ai pazienti con instabilità anteriore della spalla?

Questo interessante studio trasversale ha voluto verificare come le informazioni ottenute da una TC avessero potuto influenzare la strategia chirurgica adottata dai chirurghi ortopedici nella gestione di pazienti con instabilità anteriore della spalla.

Progettazione

Questo studio è stato designato facendo visionare a 74 chirurghi ortopedici dei report illustrati, contenenti informazioni cliniche su pazienti affetti da instabilità anteriore della spalla (ASI).

La prima parte del report consisteva in una presentazione iniziale del paziente, comprensiva dell’anamnesi e delle abitudini fisiche nonché di sezioni dell’articolazione della spalla eseguite con RX e RMN.

Alla fine della prima parte del report i chirurghi hanno indicato quale strategia chirurgica³ sarebbe stata più adatta per trattare il paziente, indicando anche il fattore preponderante che ha influito su tale decisione.

Nella seconda parte del report, invece, i chirurghi hanno ottenuto anche delle ricostruzioni 3D tramite TC dell’articolazione della spalla dei vari pazienti. A questo punto è stato loro chiesto se:

  • l’aver preso visione della TC avesse influito sull’iniziale strategia chirurgica scelta, modificandola.
  • Quale fattore avesse fatto cambiare idea al chirurgo sulla scelta chirurgica intrapresa.
  • L’esecuzione della TC fosse necessaria o meno ai fini della valutazione chirurgica del paziente.

Risultati

Al termine della compilazione di tali questionari, sono emerse le seguenti considerazioni:

  • tre chirurghi ortopedici su quattro non hanno modificato la strategia chirurgica inizialmente scelta, anche dopo aver preso visione delle ricostruzioni TC.
  • Tra i chirurghi in cui la TC non ha fatto modificare l’approccio chirurgico iniziale, circa la metà di essi ha dichiarato che la TC ha contribuito a rafforzare la decisione inizialmente presa.
  • Circa un quinto di tutti i chirurghi ortopedici coinvolti ha dichiarato che l’esecuzione della TC si è rivelata ininfluente ai fini della decisione chirurgica inizialmente adottata.

Conclusioni

L’instabilità anteriore della spalla (ASI) è una condizione medica della quale molto si è scoperto negli ultimi anni, soprattutto sugli aspetti fisiopatologici e sulle modalità di trattamento attuabili.

Nonostante la TC sia considerata un esame cardine nella valutazione dell’ASI, molto spesso non viene eseguita per evitare al paziente di esporsi alle radiazioni e la decisione clinica viene dunque presa solo sulla storia clinica del paziente e sui dati della RMN e della RX.

Tale studio ha dimostrato come molti chirurghi ortopedici non si lasciano influenzare dai dati emergenti dalla TC dell’articolazione della spalla dei pazienti e come, in alcuni casi, la TC contribuisca addirittura a rafforzare la loro idea iniziale di approccio chirurgico al paziente con ASI.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Foster MJ, Hanson JA, Dornan GJ et al. Use of Computed Tomography in the Evaluation of Anterior Shoulder Instability: Possible Effect on Surgical Management. The American Journal of Sports Medicine. 2023;51(6):1588-1595.

[1] Varacallo M, Musto MA, Mair SD. Anterior Shoulder Instability. [Aggiornato il 20 Novembre 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing.

Nota 1. Il deficit osseo glenoideo in un paziente con instabilità anteriore della spalla si riferisce a una condizione in cui c’è una perdita di tessuto osseo nella parte anteriore della cavità glenoidea. Il deficit osseo glenoideo può essere una delle cause dell’instabilità anteriore della spalla. Quando c’è una perdita di tessuto osseo nella parte anteriore della cavità glenoidea, la testa dell’omero può avere meno supporto e tende a spostarsi più facilmente in avanti. Questo può dunque causare un’instabilità della spalla e aumentare il rischio di lussazione o sublussazione della spalla.

Nota 2. L’artroscopia della spalla è una procedura chirurgica mininvasiva utilizzata per diagnosticare e trattare una varietà di disturbi dell’articolazione della spalla. Durante l’intervento, il chirurgo utilizza uno strumento chiamato artroscopio, che è un tubo sottile e flessibile dotato di una telecamera alla sua estremità, per visualizzare l’interno dell’articolazione della spalla su un monitor.

Nota 3. Le strategie chirurgiche tra cui scegliere sono state: riparazione artroscopica di Bankart, riparazione di Bankart open, procedura di ricostruzione ossea o altro.