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Bioimpedenziometria

Indice

Che cos’è la Bioimpedenziometria?

La Bioimpedenziometria, definita anche analisi dell’impedenza bioelettrica, è una metodica doppiamente indiretta utilizzata per valutare la composizione corporea di una persona in maniera qualitativa e quantitativa, con l’obiettivo di definire lo stato nutrizionale del soggetto.

La metodologia si basa principalmente sul contenuto di acqua presente nei diversi tessuti corporei e la loro conduttività specifica. Questa analisi permette di identificare:

  • In modo diretto
    • Acqua totale
    • Fluidi intracellulari ed extracellulari
  • In modo indiretto
    • Massa magra
    • La massa grassa
    • Massa cellulare metabolicamente attiva
    • Il metabolismo basale

Composizione corporea[/caption]

La bioimpedenziometria è definita come un metodo tricompartimentale perché in grado di individuare tre distinte sezioni corporee:

  • massa grassa corporea
  • massa non grassa corporea suddivisa in
    • massa corporea extracellulare
    • tessuto metabolicamente attivo.

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Modello a 5 cilindri

La valutazione dell’impedenza bioelettrica si basa su un modello a cinque cilindri. I cilindri corrispondono ai due arti superiori, al tronco e ai due arti inferiori, collegati in serie.

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Modello a cinque cilindri, bioimpedenziometria
Modello a 5 cilindri

L’analisi è possibile grazie all’identificazione delle impedenze parziali:

  • Gli arti superiori comprendono il 40% dell’impedenza totale.
  • Gli arti inferiori ne comprendono il 50%.
  • Il tronco ne comprende il 10%.

L’impedenza (Z) viene calcolate grazie ad una relazione matematica:

Z = ƿ * L /A

L’opposizione che si verifica al passaggio di una corrente che attraversa il corpo (impedenza) è:

  • direttamente proporzionale alla lunghezza del conduttore L.
  • Inversamente proporzionale alla sezione A.
  • Tutto viene moltiplicato per il coefficiente di resistività specifico del tessuto ƿ.

Funzionamento dell'impedenziometria

Il soggetto viene posto in posizione supina e dopo circa 15 minuti di tempo, necessari per riequilibrare i liquidi corporei, inizia la misurazione.

Il meccanismo d’azione si basa sul passaggio di una corrente di bassa intensità (800 µA) e alta frequenza (50 Hz) mediante elettrodi presenti su mani e piedi del paziente.

Il corpo oppone una resistenza al passaggio di una corrente elettrica proporzionale alla quantità di liquidi corporei.

Il protocollo per l’analisi dell’impedenza bioelettrica prevede di:

  • Essere a digiuno e limitare il consumo di liquidi
  • Aver espletato i propri bisogni fisiologici
  • Non indossare collane, bracciali, orecchini o qualsiasi oggetto metallico
  • Non effettuare attività fisica nelle precedenti 12 ore.

L’esame strumentale è molto rapido, con una durata inferiore al minuto.

Esistono anche strumenti validati con metodica DEXA (dual-energy x-ray absorptiometry) in grado di effettuare queste misurazioni in posizione eretta.

Tipi di analizzatori di impedenza bioelettrica

Esistono al giorno d’oggi vari tipi di analizzatori di bioimpedenza:

  • SF-BIVA: Biompedenziometro vettoriale a singola frequenza.
  • MF-BIA: Bioimpedenziometro multrifrequenza.
  • SF-BIA: Bioimpedenziometro a singola frequenza.
  • BIS: Bioimpedenziometro a spettroscopia.
  • S-MFBIA: Bioimpedenziometro a multifrequenza segmentale.

Ogni tipologia è specificamente costruita per un determinato utilizzo ed è importante conoscerne il funzionamento per un utilizzo consapevole. Un aspetto sicuramente importante è la presenza di validazioni che permettano un’uniformità dei risultati ottenuti.

Informazioni ottenute dalla bioimpedenziometria

I risultati ottenuti da questa analisi vengono processati attraverso un software il quale permette l’interpretazione delle informazioni ottenute. Esse sono:

  1. Acqua corporea totale, costituisce il 60% del peso del corpo umano. Questo compartimento si divide a sua volta in:
    1. Acqua extracellulare, acqua presente all’esterno delle cellule. Una riduzione di questo compartimento può indicare uno stato di disidratazione. Occupa circa 2/3 del volume totale.
    2. Acqua intracellulare, acqua presente all’interno delle cellule. Una riduzione di questo compartimento può indicare uno stato di perdita di massa magra. Occupa circa 1/3 del volume totale.
  2. Massa magra, costituita da massa muscolare, massa ossea, minerali e altri tessuti escludendo il grasso corporeo.
  3. La massa cellulare, comprende il tessuto metabolicamente attivo.
  4. Massa extracellulare, comprende i tessuti e i fluidi corporei presenti all’esterno delle cellule.
  5. La massa grassa, comprende le componenti grasse del corpo. Sono suddivise in grasso sottocutaneo e viscerale.

I parametri ottenuti vanno messi in relazione alla misurazione di circonferenze corporee e plicometria, nonché ad un’anamnesi completa del soggetto.

Importante è anche l’interpretazione dei risultati. Minime variazioni di un 1Kg possono risultare fisiologiche e non utili per l’analisi.

Angolo di fase

L’impedenza bioelettrica è il risultato di due componenti: resistenza e reattanza.

La resistenza è la capacità di un corpo di opporsi alla corrente circolante e risulta inversamente proporzionale al contenuto di acqua (Rz).

La reattanza è invece la capacità dei tessuti di comportarsi come dei condensatori, in grado quindi di trattenere una parte di carica (Xc).

Il rapporto tra resistenza e reattanza viene identificato dall’angolo di fase ed è proporzionale alla densità di cellule presenti nei tessuti.

L’angolo di fase di calcola con questa formula:

Angolo di fase (PA) = artg (Xc/Rz) * 180/3.14

In questo modo è possibile calcolare il rapporto fra i volumi intracellulari e i volumi extracellulari, utili per l’identificazione della composizione corporea del soggetto.

grafico resistenza e reattanza, bioimpedenziometria
Grafico resistenza/reattanza

Interpretazione dei risultati della bioimpedenziometria

Bassi valori di Angolo di Fase sono spesso associati ad una bassa reattanza, condizione associata a deperimento o riduzione della massa cellulare.

Elevati valori di Angolo di Fase sono invece spesso associati ad elevata massa cellulare e integrità cellulare.

valori di riferimento sono compresi fra 5 a 8 gradi, mentre un soggetto sano identificherà generalmente un valore di 6° o 7°.

I risultati associati all’Angolo di Fase vengono identificati da un punto all’interno del grafico sottostante:

grafico angolo di fase, bioimpedenziometria
Grafico angolo di fase

La bioimpedenziometria nella pratica

La bioimpedenziometria trova diversi campi di applicazione nella pratica: questo strumento infatti risulta utile per l’identificazione di terapie nutrizionali per persone con uno stato metabolico alterato, è utile inoltre per valutare la composizione corporea di un atleta in relazione ad una determinata pratica sportiva.

L’analisi dell’impedenza bioelettrica permette di valutare dove e come varia il peso corporeo di un soggetto, permettendo un intervento mirato.

A differenza della semplice bilancia o della valutazione dell’indice di massa corporea (BMI), è possibile capire se il peso perso è correlato a una riduzione dei vari compartimenti corporei, massa magra, massa grassa o a una riduzione dell’acqua corporea.

Una perdita di massa grassa, preservando quella magra, è il risultato previsto di un intervento nutrizionale applicato ad esempio a una persona affetta da obesità.  È possibile utilizzare la BIA anche per valutare lo stato di ritenzione idrica associato a inestetismi in ambito estetico, valutando un eccesso di acqua extracellulare (ECW). L’analisi dell’impedenza è utile inoltre in persone anziane, per valutare lo stato della massa magra e dell’idratazione.

La bioimpedenziometria trova ampio campo di applicazione anche nella pratica sportiva. In questo campo è infatti utile per capire eventuali modifiche della composizione corporea di un atleta, garantendo la possibilità di interventi mirati a bisogni specifici. L’identificazione della composizione corporea, dello stato di idratazione e dei cambiamenti nel tempo di questi parametri sono misure fondamentali per migliorare la prestazione fisica sia in sport di resistenza che in quelli di potenza.

Dove effettuare l’esame di bioimpedenziometria

È possibile effettuare l’esame presso lo studio di un Biologo Nutrizionista o presso lo studio di un Medico Dietologo o di un Medico Sportivo.

Occorre prestare molta attenzione a svolgere l’esame su individui portatori di pacemaker o protesi. E’ importante verificare il materiale di costruzione degli stessi per verificarne la compatibilità con l’esame bioimpedenziometrico. Esistono comunque strumenti che sono certificati per l’utilizzo con questo tipo di condizioni.

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