decessi covid-19 sottostimati

I decessi per Covid-19 in Italia sono stati sottostimati?

I decessi per Covid-19 sono stati sottostimati?

In un articolo pubblicato il 31 marzo avevamo ipotizzato che i decessi per Covid-19 in Italia fossero stati notevolemente sottostimati. In particolare, avevamo confrontato l’incremento di mortalità con il numero di decessi ufficiali per Coronavirus nella città di Milano al 19 marzo e avevamo notato che lo scarto era troppo elevato per poter essere spiegato altrimenti.

Ebbene, una Research Letter (1) pubblicata su Jama Internal Medicine lo scorso 20 luglio e firmata da ricercatori italiani conferma ulteriormente questa ipotesi.

La ricerca è estesa a ben 1689 comuni italiani, che corrispondono al 21.4% del paese. I comuni scelti sono quelli che hanno registrato più di 10 decessi e hanno avuto un incremento di mortalità di almeno il 20% dall’1 marzo al 4 aprile 2020.

 

La stima dei decessi reali per Covid-19

Il procedimento è il seguente: per stimare la mortalità attesa nel periodo che ci interessa si fa una media dei decessi avvenuti dal 2015 al 2019 nei vari comuni, si sottrae questo dato al numero di decessi reali registrati all’anagrafe e successivamente si stima lo scarto con i decessi di Covid-19 ufficiali. Teoricamente lo scarto tra mortalità attesa e decessi reali dovrebbe corrispondere, all’incirca, al numero di decessi di Covid-19. In realtà questo scarto è molto più elevato.

Il seguente grafico, preso dallo studio (1) sopra citato, riporta il numero di decessi settimanali per ogni anno e quelli per Covid-19 (ogni anno ha il proprio colore e simbolo, riportati in legenda).

Salta subito all’occhio l’impennata dei decessi avvenuta nel 2020 (pallino blu) rispetto alla media degli anni precedenti (triangolo grigio). La media 2015-2019 è sovrapposta quasi perfettamente alle altre linee, esclusa quella del 2020 e quella Covid-19, indice che il numero di decessi ogni anno si è mantenuto piuttosto costante. Notiamo anche che fino a fine febbraio 2020 le persone morivano nella stessa misura degli anni precedenti.

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In questo altro grafico invece sono riportati i decessi cumulativi fino al 4 aprile.

 

La media dei decessi dal 2015 al 2019 è 20214, il numero ufficiale del 2020 è 41329, che corrisponde a un incremento del 104.5%¹.

Lo scarto tra questi due dati è 21115, circa 6000 decessi in più di quelli ufficialmente registrati come decessi per Covid-19.

A cosa è dovuto questo scarto? Riportiamo alcune possibili spiegazioni:

  • non sono stati contati diversi decessi causati dal virus;
  • non sono stati contati i decessi di pazienti con patologie croniche le cui condizioni sono state aggravate dal virus;
  • reticenza e ritardi nel recarsi in ospedale da parte dei pazienti (non necessariamente Covid).

Vi è inoltre da considerare che in epoca di epidemia Covid-19 abbiamo assistito a una riduzione importante delle chiamate ai servizi di emergenza. Forse perché non esistevano più le patologie gravi? Verosimilmente no, ma molte persone hanno seguito l’indicazione di non chiamare soccorso finché le condizioni non fossero critiche. E molti decessi potrebbero essere dovuti anche a malattie gravi non diagnosticate e che hanno condotto alla morte i soggetti a domicilio.

Qualsiasi sia la reale motivazione, si può affermare che il numero ufficiale dei decessi riportati sottostima notevolmente l’incremento di mortalità dovuto alla pandemia.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

 

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Note:

  1. In particolare, riportano gli studiosi, c’è stato il 126.4% di decessi in più tra gli uomini e l’85.4% tra le donne. In Lombardia l’incremento di decessi è stato addirittura del 173.5%, 213% per gli uomini e 140% per le donne.

 

Fonti: