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Quanti sono veramente i decessi di Coronavirus in Italia?

Quanti sono veramente i decessi di Coronavirus in Italia?

In un nostro recente articolo avevamo affermato con sicurezza che i dati ufficiali sui decessi di Coronavirus in Italia fossero inferiori ai dati reali. Da giorni infatti il sospetto che il numero reale di decessi di Coronavirus sia maggiore di quello ufficiale si fa sempre più pressante. 

Un esempio tangibile di questo fatto è il Comune di Nembro, in provincia di Bergamo, dove il sindaco Claudio Cancelli, insieme a Luca Foresti, amministratore delegato del Centro medico Sant’Agostino di Milano, entrambi fisici di formazione, hanno fatto un calcolo tanto semplice quanto efficace.

I due ex fisici hanno fatto questo conto.

  • Decessi nel comune degli ultimi 3 mesi, cioè 158.
  • Decessi nel comune degli ultimi 5 anni, in media, cioè 35.
  • Differenza tra i due dati, cioè il numero di morti in più di quest’anno = 158-35 = 123.
  • Quanti sono i morti ufficiali per Coronavirus nel comune? 31.
  • Accidenti! Come mai ci sono 92 morti in più rispetto al previsto? Parliamo di circa 4 volte tanti!

Da dove arrivano tutti questi morti? Non vivendo attualmente altre situazioni straordinarie che potrebbero farci pensare a una causa diversa per questi decessi, concludiamo semplicemente che siano morti di Coronavirus non registrati ufficialmente.

Il caso di Nembro non è l’unico in cui si riscontra questa grande differenza. Lo stesso procedimento è stato utilizzato su altri comuni, portando a risultati analoghi o ancora maggiori (1).

È evidente che qualcosa non quadra e che probabilmente il numero vero di decessi di Coronavirus sia maggiore di quello ufficiale. Questi dati coincidono con le impressioni di chi lavora sul campo, in prima linea, che registra un gran numero di decessi a domicilio, specialmente di anziani che preferiscono evitare di chiamare l’ambulanza pur di non essere portati in ospedale, distanti dai propri cari.

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Come possiamo verificare questa ipotesi? 

Il procedimento è semplice: bisognerebbe fare una media pesata sulla popolazione dei dati dei decessi degli ultimi 5 anni per la città che vogliamo prendere in esame e per l’intervallo temporale che ci interessa. Questa media ci servirebbe quindi a stimare la mortalità attesa. Questo dato andrebbe poi sottratto al numero di decessi reali registrati all’anagrafe e successivamente si stimerebbe lo scarto con i decessi di Coronavirus dichiarati.

A questo punto ci viene in aiuto il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio che ha recentemente pubblicato un report con l’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all’epidemia di COVID-19. 

In questo report troviamo proprio il confronto per 19 città tra la mortalità attesa e la mortalità reale (ovvero il numero di decessi registrati all’anagrafe) dall’1 febbraio, giorno in cui è stato registrato il primo caso di COVID-19, al 21 marzo.

Come possiamo aspettarci, in molte città si ha un incremento non indifferente della mortalità reale rispetto alla mortalità attesa, in particolare nelle città del nord, e possiamo dire con certezza che questo notevole incremento sia dovuto principalmente al Coronavirus.

 

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In questo articolo si può trovare un veloce commento sul report che abbiamo appena citato. Gli autori però non si esprimono di quanto siano sottostimati i decessi di Coronavirus, probabilmente per la difficoltà di avere tutti i dati necessari. Noi invece cercheremo di fare un passo in più.

 

Quanti sono i decessi di Coronavirus reali a Milano?

Abbiamo fatto un esperimento con la città di Milano per vedere di quanto possa essere questa differenza (tra decessi reali, sottratti alla mortalità attesa, e decessi dichiarati per Coronavirus) e quindi quanto possano essere i decessi reali di Coronavirus. 

Al 19 marzo Milano registra 1102 decessi reali, contro 813 decessi attesi. La differenza 1102-813 è 289. Ci aspettiamo quindi che al 19 marzo a Milano siano stati registrati circa 289 decessi con Coronavirus. 

Questo dato non siamo riusciti a trovarlo ma, senza perderci d’animo, abbiamo cercato di fare delle stime ragionevoli con i mezzi e le informazioni a nostra disposizione. 

Procediamo quindi con il calcolo dei decessi di Coronavirus a Milano. Abbiamo trovato che i contagiati a Milano al 19 marzo erano 1378. 

Come sono distribuiti questi contagi? Abbiamo cercato l’appendice al Bollettino di sorveglianza integrata dell’Isituto Superiore di Sanità pubblicato il 19 marzo, dove è possibile trovare la distribuzione dei contagi per fasce d’età regione per regione.

Verosimilmente la città di Milano seguirà all’incirca la stessa distribuzione della Lombardia. 

Per quanto riguarda la letalità per fasce d’età, il dato migliore che possiamo utilizzare è quello dell’infografica giornaliera dell’ISS rilasciata il 20 marzo.

Nota: abbiamo usato lo stesso procedimento in questo articolo, per fare una stima di quanti potessero essere gli extracomunitari contagiati dal COVID-19 e per dare una spiegazione sul perché fossero relativamente pochi.

Ora facciamo i conti e mettiamo tutto in una tabella.

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Troviamo una potenziale stima di 110 decessi registrati di Coronavirus, 179 in meno rispetto a quanti dovrebbe essere. Quindi anche a Milano i decessi reali di Coronavirus potrebbero essere 2,6 volte maggiori rispetto a quelli dichiarati.

Sarebbe interessante usare lo stesso procedimento su Bergamo, città molto colpita dall’emergenza, che nel report non è inclusa. 

Concludiamo quindi che, per avvicinarci al dato reale di decessi di Coronavirus in Italia, possiamo tranquillamente più che raddoppiare il numero di decessi dichiarati. Al 30 marzo i decessi dichiarati sono 11591, quelli reali potrebbero essere verosimilmente 25000.

Queste stime hanno importanti implicazioni. Una fra tutte, che gli infetti in Italia verosimilmente sarebbero milioni. Sorpresi? Leggete questo articolo e vi ricrederete:

 

 

 

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

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Samanta Zagani

 

Note:

(1) Cernusco sul Naviglio, Pesaro e Bergamo.