Frequenza cardiaca, misurazione frequenza cardiaca

Frequenza cardiaca

Indice

Cos'è la frequenza cardiaca?

La frequenza cardiaca è uno dei principali parametri vitali dell’organismo. Con questo termine vengono indicati il numero di battiti effettuati dal cuore nell’arco di un minuto, che si misurano appunto in battiti per minuto o BPM.

Struttura del cuore e del circolo: frequenza cardiaca, battito cardiaco e polso arterioso​

Il cuore è composto da 4 camere:

  • due atri
  • due ventricoli

a loro volta suddivisi in atrio e ventricolo destro, e atrio e ventricolo sinistro.

L’atrio destro riceve il sangue non ossigenato dalle vene cave superiore e inferiore, che si uniscono prima di entrare nel cuore. Dall’atrio destro il sangue si sposta nel ventricolo destro, e da qui all’arteria polmonare. Il sangue attraversa poi i polmoni e si ossigena, tornando all’atrio sinistro. Da qui il sangue ossigenato passa al ventricolo sinistro e viene immesso nel torrente circolatorio attraverso l’aorta. Tale elemento, qui estremamente sintetizzato, prende il nome di circolo cardiaco.

Il battito o polso cardiaco non è altro che la dilatazione momentanea di un’arteria dovuta ad una modifica della sua pressione interna, che è a sua volta dovuta dall’espulsione di sangue dal ventricolo sinistro in aorta, che fa scorrere il sangue attraverso le arterie via via più distanti per irrorare tutto l’organismo.

La frequenza cardiaca quindi indica il numero di battiti effettuati in un minuto e di conseguenza permette di rilevare il numero di cicli cardiaci eseguito in questo periodo. (1)

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Frequenza cardiaca: parametri di norma e fattori di alterazione

La frequenza cardiaca dovrebbe attestarsi tra i 60 e i 100 BPM.

Questo valore può essere facilmente alterato, in base ad elementi diversi di natura sia fisica che psicologica:

  • un aumento dello stress
  • la paura
  • le emozioni forti (siano esse positive o negative)

portano ad un aumento del battito cardiaco.

La riduzione della frequenza cardiaca è invece dovuta a elementi sia fisici che psichici, come uno stato di profondo rilassamento o di riposo (ad esempio durante il sonno).

La frequenza può inoltre aumentare o essere ridotta in accordo a determinate patologie, che comportano un aumento dei battiti a minuto anche a riposo oppure la riduzione degli stessi a prescindere da  forti emozioni o attività fisica, e non solo con il corpo e la mente a riposo.

La variazione può essere anche dovuta ad elementi fisiologici, come per esempio l’aumento della temperatura corporea secondaria a uno stato di febbre.

Si parla di tachicardia come della presenza di una frequenza cardiaca maggiore ai 100 BPM, mentre si parla di bradicardia se la frequenza è inferiore ai 60 BPM.

Va inoltre specificato che questi elementi sono validi per pazienti adulti, è assolutamente normale che i bambini abbiano frequenze più elevate in base alla loro fase di sviluppo, dal grembo materno e fino all’adolescenza. (1)

Come si misura la frequenza cardiaca?

La misurazione del battito cardiaco avviene mediante palpazione di arterie superficiali presenti sul corpo umano. I punti di repere per tale misurazione comprendono:

  • Arteria radiale
  • Arteria ulnare
  • Arteria temporale
  • Arteria carotide
  • Arteria brachiale
  • Arteria femorale
  • Arteria poplitea
  • Arteria pedidia
Polso carotideo
Polso ascellare
Tibiale posteriore
Polso brachiale
palpazione polso radiale
Polso radiale
Polso temporale
Polso pedidio
Polso femorale

Il battito cardiaco può anche essere valutato con l’auscultazione tramite fonendoscopio posto a livello del quinto spazio intercostale. Si parla in questo caso di polso apicale, rilevato ossia a livello dell’apice cardiaco.

Frequenza cardiaca fonendoscopio, misurazione frequenza cardiaca

La rilevazione della frequenza viene anche detta “polso”, termine riferito, per antonomasia, alla valutazione della stessa tramite palpazione dell’arteria radiale, che si trova su di esso. Su tutti i siti sopra riportati è possibile rilevare il polso, ma generalmente sono preferibili (in quanto vi è maggiore facilità d’accesso e minori elementi di disturbo nella rilevazione):

  • le zone carotidee, radiali e femorali;
  • il sito apicale.
Frequenza cardiaca carotide, misurazione frequenza cardiaca

È inoltre da segnalare come specie nella zona carotidea e femorale, dato l’importante volume delle due arterie, sia più semplice la rilevazione del parametro in questione. (1)

La rilevazione della frequenza cardiaca, secondo un recente studio, deve avvenire con il fonendoscopio in regione apicale per 60 secondi, per garantire la migliore sensibilità. Tale elemento deve essere sicuramente mantenuto in casi patologici o dov’è necessaria un’elevata precisione.

Nel caso in cui non vi sia tale necessità, la rilevazione su uno qualunque degli altri siti di misurazione non deve avvenire per meno di 30 secondi.

Frequenza cardiaca polso, misurazione frequenza cardiaca

Secondo lo studio infatti se il valore viene rilevato per 15 secondi vi è un elevato rischio d’errore, che si riduce nel caso di rilevazione a 30 secondi.

È bene ricordare che comunque in caso di prima misurazione, di frequenze elevate o di alterazioni del ritmo, la valutazione deve avvenire sempre in 60 secondi, ma non necessariamente con il fonendoscopio. (2)

Variabili della frequenza cardiaca: ritmo ed entità della pulsazione

Quando si esegue la rilevazione del polso non viene valutata solo la frequenza cardiaca, ma anche altri fattori che permettono di identificare possibili problemi a livello cardiaco o anche solo di distribuzione del flusso ematico.

La frequenza indica il numero di cicli cardiaci in un minuto, ma è bene valutare anche il ritmo. Il ritmo indica la distanza tra un battito e l’altro, si parla in questo caso di polso ritmico o aritmico.

Generalmente la mancanza di ritmo si osserva in pazienti con problemi cardiaci: essi possono essere sia di grave che di lieve entità e, nel caso vi sia questa rilevazione, è opportuno effettuare una visita cardiologica. Questo non implica che se in qualche occasione vi sia un’alterazione del ritmo si debba correre ai ripari, è indicato nel caso in cui questo elemento si ripresenti con costanza, nel corso del tempo.

Oltre al ritmo è bene valutare anche il volume di sangue emesso ad ogni battito. La pulsazione è l’effetto di una variazione di pressione nel torrente circolatorio a livello del polso, e in base al volume di sangue spostato vi sarà un battito di maggiore o di minore intensità. Una riduzione dell’intensità del battito comporta una riduzione della pressione arteriosa.

Secondo uno studio è possibile palpare:

  • il polso radiale se la pressione sistolica è maggiore di 80 mmHg
  • il polso femorale se essa è maggiore di 70 mmHg
  • la pulsazione carotidea se è maggiore di 60 mmHg. (1)

In ultima analisi è bene valutare anche l’ampiezza del polso, ossia la dimensione del segmento d’arteria in cui è possibile apprezzare il battito, permettendoci di avere informazioni sulla gittata cardiaca e sul tono della parete arteriosa.

Bibliografia: fonti e note

  1. NCBI Bookshelf. A service of the National Library of Medicine, National Institutes of Health. StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-.Vital Sign Assessment. Amit Sapra ; Ahmad Malik ; Priyanka Bhandari . Last Update: May 12, 2021.
  2. JBI REPORTS 2004; 2: 207–230. Systematic Review Vital signs C Lockwood et al. RN BN GradDipNSc(ClinNurs) MNSc, Tiffany Conroy-Hiller RN BN DipBusFLM GradCertUnivTeachLearn And Tamara Page RN BN HyperbaricNursCert GradDipNSc(HighDep) MNSc Centre for Evidence-based Nursing South Australia (a collaborating centre of the Joanna Briggs Institute) and University of Adelaide, Adelaide, South Australia.