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Ematoma sottodurale cronico: meglio la chirurgia o i glucocorticoidi?

Questo studio ha cercato di mettere in luce quale sia la migliore opzione di trattamento per l’ematoma subdurale cronico.

 

Ematoma subdurale cronico e opzioni di trattamento

L’ematoma sottodurale cronico è una delle condizioni che si presentano con maggiore frequenza nell’ambito neurochirurgico. Consiste in una raccolta di sangue che si viene a formare al di sotto della dura madre, la più esterna delle meningi.

La prevalenza di questa patologia sta aumentando in maniera più o meno diffusa a livello globale, e ciò è imputabile sia a un aumento dell’età media della popolazione, sia al ricorso delle politerapie a base di farmaci anticoagulanti e antipiastrinici.

Poiché si tratta di una condizione cronica, spesso il paziente non accusa nessun sintomo utile alla sua identificazione. In altri casi invece i sintomi potrebbero manifestarsi come perdita di concentrazione e di memoria, difficoltà a parlare e debolezza muscolare.

L’ematoma subdurale cronico può svilupparsi da un trauma cranico (anche non recente) o da una coagulopatia. Spesso il trattamento più utilizzato è quello dell’evacuazione dell’ematoma tramite craniostomia perforativa.

La craniostomia perforativa permette di accedere all’interno della scatola cranica, al fine di posizionarvi un drenaggio che consenta la graduale fuoriuscita del sangue accumulato. Sebbene sia un intervento risolutivo, in circa un caso su 10 può produrre delle conseguenze drastiche, che possono portare anche alla morte del paziente.

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Per tale ragione in alcuni ospedali si sta tentando di stabilire se le terapie incruente farmacologiche possano rivelarsi efficaci tanto quanto l’approccio chirurgico nel trattamento dell’ematoma subdurale cronico.

 

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Paesi Bassi.
  • Tipo di pazienti: Soggetti con diagnosi di ematoma subdurale cronico.

 

Scopo dello studio: è più efficace la craniostomia perforativa o il desametasone per il trattamento dell’ematoma sottodurale cronico?

Gli autori del trial hanno voluto comparare l’efficacia del trattamento con desametasone con la tradizionale craniostomia perforativa nella gestione dell’ematoma subdurale cronico.

 

Progettazione

Lo studio è stato ideato selezionando 252 pazienti con età media di 74 anni, provenienti da 12 centri ospedalieri dei Paesi Bassi, tutti con diagnosi di ematoma sottodurale cronico sintomatico, riscontrato tramite TC.

Tutti i soggetti partecipanti sono dunque stati suddivisi in due gruppi di uguale numerosità:

  • il primo gruppo ha ricevuto la somministrazione di desametasone¹ in un ciclo di terapia di 19 giorni con dose gradualmente scalata.
  • Il secondo gruppo si è invece sottoposto, entro 7 giorni, a un intervento di evacuazione della raccolta subdurale, con inserimento di drenaggio sottodurale per due giorni.

 

Risultati: la terapia con desametasone è insufficiente nell’ematoma sottodurale cronico

I risultati dell’indagine clinica sperimentale hanno prodotto le seguenti evidenze:

  • lo studio è stato interrotto anticipatamente a causa dell’insorgere di problemi di sicurezza e di tolleranza derivanti dalla somministrazione di desametasone.
  • Il recupero funzionale dei pazienti dopo 3 mesi, valutato con scala di Rankin², è risultato efficace della metà nel gruppo desametasone rispetto al gruppo sottoposto a intervento chirurgico.
  • Più del 50% dei pazienti del gruppo desametasone hanno dovuto subire un intervento chirurgico per l’evacuazione della raccolta subdurale, entro un tempo mediano di 20 giorni.
  • I pazienti del gruppo desametasone hanno riportato degli eventi avversi più frequenti rispetto al gruppo chirurgico, come l’iperglicemia e i deliri.

 

Conclusioni

Il presente trial clinico ha messo in luce come la sola terapia a base di desametasone non sia sufficiente a garantire un esito favorevole nel trattamento di pazienti affetti da ematoma subdurale cronico.

Rispetto all’intervento chirurgico d’elezione infatti la somministrazione di desametasone espone il paziente a un numero significativo di effetti collaterali e aumenta la probabilità di sottoporsi comunque all’intervento chirurgico.

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Miah IP, Holl DC, Blaauw J et al. Dexamethasone versus surgery for chronic subdural hematoma. New England Journal of Medicine. 2023;388(24):2230–40.

[1] Yadav YR, Parihar V, Namdev H et al. Chronic subdural hematoma. Asian J Neurosurg. 2016 Oct-Dec;11(4):330-342.

Nota 1. Il desametasone è un farmaco appartenente alla classe dei corticosteroidi e viene utilizzato principalmente per le sue proprietà anti-infiammatorie e immunosoppressive.

Nota 2. La scala di Rankin è utilizzata per valutare il grado di disabilità di una persona in seguito a un ictus ischemico, ictus emorragico o altre condizioni neurologiche gravi.