L'attività fisica intermittente e la salute, mortalità, VILPA

È possibile restare in salute con un’attività fisica diversa da quella sportiva?

Indice

Sembrerebbe che l’attività fisica vigorosa e intermittente (VILPA) possa ridurre il rischio di mortalità e aiutare l’individuo a restare in salute.

Attività fisica vigorosa e intermittente: aiuta a restare in salute?

Grazie all’applicazione di dispositivi indossabili è ora possibile registrare nuovi pattern di movimento, tra cui l’attività fisica vigorosa e intermittente (VILPA). Si tratta di un’attività fisica svolta nella quotidianità per tempi brevi (<10 min) e sporadici, indipendentemente dall’esercizio praticato nel tempo libero.

Tra le VILPA rientrano, a titolo esemplificativo, il movimento che si compie per recarsi nel luogo di lavoro o per salire le scale.

Queste forme di attività possono essere implementate e studiate anche per l’impatto positivo sulla salute cardiovascolare e sulla mortalità.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale
  • Luogo: Regno Unito
  • Tipo di pazienti: Soggetti adulti di cui si dispongono dati accelerometrici nella Biobanca nazionale UK.

Scopo dello studio: l'attività fisica intermittente può apportare benefici alla salute?

Il fine dello studio è stato quello di esaminare le curve dose-risposta e l’entità minima di VILPA (durata giornaliera e allenamento) associate al rischio di mortalità per tutte le cause, problematiche cardiovascolari e cancro. Il campione di individui analizzato non svolgeva attività fisica nel tempo libero.

L’analisi è stata poi ricondotta a livello della popolazione di riferimento, esaminando anche le associazioni dose-risposta con gli stessi esiti di mortalità tra i soggetti che svolgono invece attività fisica.

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Progettazione dello studio

Nello studio in oggetto sono state presi in esame i dati accelerometrici all’interno della Biobanca nazionale UK, nell’arco temporale di 7 anni:

  • 25.241 persone “non attive” di età media di 61,8 anni, (14.178 donne/11.063 uomini). Tra questi sono stati registrati 852 decessi (266 per cause cardiovascolari e 511 per cancro).
  • 62.344 soggetti “attivi” (35.290 donne/27.054 uomini) per aver praticato attività fisica/sportiva nel tempo libero o più di una passeggiata a settimana. Tra questi sono stati registrati 1.552 decessi per le stesse complicanze dell’altro gruppo.

A differenza dei questionari, i dispositivi indossabili come gli accelerometri da polso o gli accelerometri da coscia registrano continuamente il movimento con un’alta risoluzione. Consentono quindi di catturare anche brevi sessioni di attività fisica.

Risultati

La ricerca ha fatto emergere che:

  • Nel corso di un follow-up medio di 6,9 anni, durante i quali si sono verificati 852 decessi, la VILPA di questi soggetti è risultata inversamente associata a tutti e tre gli esiti in modo quasi lineare.
  • Rispetto ai partecipanti che non hanno praticato la VILPA, coloro che hanno svolto 3 allenamenti (“scatti” motori) al giorno della durata di 1 o 2 minuti ciascuno hanno mostrato una riduzione del 38%-40% del rischio di mortalità per tutte le cause compreso il cancro e del 48%-49% del rischio di mortalità per malattie cardiovascolari.
  • Una durata media di VILPA di 4,4 minuti al giorno è stata associata a una diminuzione del 26%-30% del rischio di mortalità per tutte le cause e per cancro e del 32%-34% del rischio di mortalità per problemi cardiovascolari, in maniera comparabile a quanto accade in soggetti che esercitano attività fisica moderata.

Conclusioni

I risultati di questo studio dimostrano che brevi episodi di attività fisica vigorosa diversa dall’esercizio fisico sono associati in modo sostanziale a un abbassamento della mortalità.

Inoltre la VILPA in chi non fa esercizio fisico sembra sortire effetti simili a quelli dell’esercizio fisico sostenuto in soggetti che già praticano attività fisica, suggerendo che può essere un target di attività fisica per mantenere lo stato di salute in quelle persone che non sono nelle condizioni di tempo, preparazione e strumentazione o che non trovano la motivazione nello svolgimento dell’esercizio fisico.

In futuro questo lavoro di ricerca potrebbe essere rilevante per lo sviluppo di linee guida cliniche e di salute pubblica, perché le persone che non fanno esercizio strutturato nel tempo libero ma si impegnano in allenamenti VILPA, potrebbero ugualmente riscontrarne benefici per la propria salute.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Stamatakis E, Ahmadi MN, Gill JMR et al. Association of wearable device-measured vigorous intermittent lifestyle physical activity with mortalityNat Med 28, 2521–2529 (2022).