Basilico, antidepressivo

Basilico e sistema nervoso: evidenze scientifiche degli effetti antidepressivi, ansiolitici, sedativi e cognitivi

Effetti antidepressivi, ansiolitici, sedativi del basilico: evidenze scientifiche

 

Aumento dell’utilizzo di antidepressivi

Nell’ultimo decennio c’è stato un grande incremento della domanda di farmaci antidepressivi. Essi sono comunemente utilizzati nel trattamento dell’ansia e della depressione, una condizione che colpisce tra il 15% e il 20% della popolazione. Attualmente gli antidepressivi sono tra i farmaci più prescritti e tra questi spicca la classe di inibitori del reuptake della serotonina (1,2).

Dato questo aumento, di conseguenza è aumentata molto nel tempo anche la domanda di prodotti e preparazioni con agenti antidepressivi di tipo naturale e di tossicità ridotta. (3)

Sono state quindi identificate varie piante medicinali promettenti come soluzioni naturali, e tra quelle che la tradizione identifica come antidepressivi naturali c’è la pianta del basilico.

Il basilico è stato quindi di recente oggetto di studio per le sue proprietà antidepressive. Vediamo con quali evidenze scientifiche.

 

Gli olii essenziali estratti dal basilico hanno efficacia antidepressiva nei modelli animali

Gli olii essenziali estratti dal basilico sono risultati efficaci come antidepressivi nei modelli animali di depressione. In particolare gli oli essenziali, inalati dai topi stressati, inducevano un’attenuazione dei cambiamenti comportamentali, biochimici e istochimici. L’olio essenziale estratto dal basilico aveva un comportamento analogo alla fluoxetina, inducendo significativamente (4):

  • una riduzione delle alterazioni comportamentali
  • un miglioramento dei livelli nel sangue dei glicocorticoidi e altre modifiche significative (10)

In un altro studio si confermano gli effetti antidepressivi indotti dagli estratti idroetanolici del basilico e si evidenzia come sarebbero correlati con un aumento del pool cerebrale di sostanze antiossidanti, enzimatiche e non. [5]

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Effetti sedativi ed ansiolitici del basilico

Gli estratti idroalcolici del basilico sembrano possedere anche significativi effetti sedativi ed attività ansiolitica [7]. In questo studio le componenti attive estratte sono state estragolo, geraniale e nerale.

 

Effetti del basilico sul sonno

Gli estratti idroalcolici di basilico sembrano essere molto efficaci per indurre sonnolenza. L’efficacia in tal senso è piuttosto significativa, comparabile a quella del diazepam nell’incrementare la durata del sonno indotto da un farmaco barbiturico nei modelli animali [8].

 

Proprietà anticonvulsivanti del basilico

Gli estratti del basilico sembrano possedere a livello neurologico ulteriori proprietà, come quella anti-convulsivante. In questo caso i tre composti attivi sembrerebbero il geraniale, linalolo e cineolo e sarebbero in grado di contrastare le convulsioni indotte nei modelli animali [9], verosimilmente interagendo con il recettore per il GABA.

 

Effetti del basilico sulle funzioni cognitive

L’estratto delle foglie del basilico è stato in grado di migliorare la coordinazione neuromuscolare, l’abilità nel riconoscimento degli oggetti, il comportamento nell’esplorazione degli ambienti e la memoria a breve termine su topi maschi albini. Questo studio preliminare sembra aprire ad un possibile ruolo nei soggetti con alterazione di questi parametri comportamentali e di apprendimento [6].

 

Dosaggi di basilico efficaci per gli effetti neurologici

La somministrazione di basilico durante gli esperimenti scientifici è stata in forma di estratto idroalcolico. I dosaggi sono stati piuttosto variabili, tra 25 e 500 mg/kg corporeo, quindi non vi è ancora consenso riguardo le dosi ottimali per indurre l’effetto ed inoltre c’è ancora un numero esiguo di studi disponibili.

 

Conclusione: la scienza riguardo le interazioni del basilico sul sistema nervoso

La possibilità che il basilico abbia effetti sul sistema nervoso è ben nota sin dalla storia dell’uomo. Oggi però abbiamo visto con ragionevole certezza che esistono degli specifici composti all’interno della pianta in grado di mediare specifiche interazioni, come gli effetti contro le convulsioni, l’effetto tranquillante e ipnotico e possibile efficacia su alcune funzioni cognitive.

Di certo ulteriori studi aiuteranno a focalizzare meglio la quantità di attività di ogni singola molecola presente nella pianta e i migliori dosaggi per un’efficacia priva di rischi o effetti collaterali.

 

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Evidenze scientifiche e bibliografia