citochine infiammatorie e degenerazione intervertebrale

Citochine infiammatorie e degenerazione intervertebrale

Alcuni markers nel sangue possono predire il rischio di degenerazione del disco intervertebrale e quindi del mal di schiena?

I pazienti che soffrono di mal di schiena cronico si rivolgono alla valutazione dello specialista fisiatra, il quale basa la propria decisione terapeutica sull’anamnesi e sull’esame obiettivo del paziente.

L’esaminazione del paziente viene effettuata sulla scorta delle consuete indagini strumentali di imaging come l’RX della colonna vertebrale, la risonanza magnetica del tratto lombare, ecc.

Un nuovo filone della letteratura scientifica sta invece dedicando la propria attenzione al possibile ruolo di alcuni markers sierici, i quali possono associarsi a un aumento dell’infiammazione del tratto dorso-lombare.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio di revisione della letteratura.
  • Luogo: Stati Uniti.
  • Tipo di pazienti: Pazienti con lombalgia cronica o radicolopatia.

Scopo dello studio: alcuni markers possono indicare un problema al disco vertebrale?

Gli autori dello studio revisionando la letteratura scientifica hanno voluto verificare se alcuni markers dosabili nel sangue potessero essere in qualche modo correlati alla progressiva degenerazione dei dischi intervertebrali¹ e dunque all’insorgenza del mal di schiena.

Risultati: markers come acido ialuronico nel sangue predicono problemi alla colonna vertebrale

L’analisi di vari articoli scientifici ha permesso di determinare che effettivamente alcune sostanze che si rilevano nelle analisi del sangue possono essere correlate all’aumento del grado di infiammazione dei dischi intervertebrali e dunque del mal di schiena.

Tra queste sostanze si citano:

banner acqua idrogenata desktop
  • L’acido ialuronico sierico, costituente del nucleo polposo del disco intervertebrale, è più elevato nei pazienti affetti da degenerazione discale o frattura della colonna vertebrale.
  • Citochine come l’IL-6 o la Catepsina-B sono correlate alla fisiopatologia della degenerazione dei dischi intervertebrali ma non esibiscono un’affidabilità abbastanza alta per fungere da markers. [1]

Conclusioni

L’idea di sfruttare la misurazione di alcuni markers nel sangue per determinare il grado di infiammazione dei dischi intervertebrali e dunque del mal di schiena può rappresentare un’ottima strategia per impostare la terapia più opportuna nel paziente.

Difatti alcune sostanze come l’acido ialuronico si comportano da markers affidabili nel predire le lesioni dei dischi, potendo avviare il più tempestivamente possibile la terapia adatta.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Zhang Y, Yao L, Robinson K, et al.Biomarkers in the Degenerative Human Intervertebral Disc Tissue and Blood. American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation: October 2022 – Volume 101 – Issue 10 – p 983-987.

[1] Rodrigues L, Oliveira L, Silva M, et al. Inflammatory biomarkers in sera of patients with intervertebral disc degeneration. Einstein (São Paulo). 2019;17(4).

Nota 1. I dischi intervertebrali sono delle formazioni che si dispongono tra il corpo di una vertebra e l’altra, ammortizzando gli urti e permettendo la mobilità vertebrale. Essi sono costituiti da un’abbondante matrice extracellulare e la degenerazione del disco è associata alla perdita di elementi di questa matrice, portando ad alterazioni funzionali.