Reflusso nei neonati

Reflusso gastroesofageo nel neonato

Indice

Il reflusso gastroesofageo nei neonati è una condizione comune in cui il contenuto dello stomaco, compreso il latte, refluisce nell’esofago causando fastidio e dolore al neonato.

I sintomi possono includere rigurgito frequente, irritabilità, difficoltà ad alimentarsi e coliche.

Il trattamento consigliato può comprendere cambiamenti nella dieta per i neonati che allattano al seno, cambiamenti nell’alimentazione per i neonati che assumono latte artificiale e l’utilizzo di farmaci per aiutare a ridurre il reflusso.

In alcuni casi il reflusso può essere causato da problemi di salute più seri, come un’anomalia nella struttura dell’esofago o una malattia digestiva, quindi è importante consultare un pediatra per determinare la causa del reflusso e per stabilire un piano di trattamento appropriato.

Quanto è frequente il reflusso nei neonati? Epidemiologia

Il reflusso è molto comune nei neonati e si stima che fino al 50-70% dei bambini ne soffrano entro i primi 3 mesi di vita. La maggior parte dei bambini con reflusso migliora entro i 12-18 mesi di età senza bisogno di trattamento, ma alcuni bambini possono continuare a soffrire di reflusso anche dopo questa età.

In generale il reflusso è sempre stato considerato una condizione benigna nei neonati e privo di conseguenze a lungo termine; tuttavia se i sintomi sono severi o persistenti, è importante consultare un pediatra.

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Cause del reflusso nel bimbo appena nato

Il cardias come causa del reflusso nel neonato

Le cause del reflusso nei neonati possono essere diverse, ma solitamente sono legate all’immaturità del sistema digestivo e al funzionamento dello sfintere esofageo inferiore (cardias, o LES), una valvola che si trova tra l’esofago e lo stomaco.

Il cardias infatti non è ancora completamente sviluppato nei neonati: questo rende più facile per il latte e gli altri succhi digestivi refluire nell’esofago. Inoltre i neonati hanno anche una minore capacità di deglutire, fattore che determina l’aumento della probabilità di reflusso.

Altre cause di reflusso nel neonato

Altre cause possono essere:

  • una dieta povera di fibre;
  • il sovrappeso;
  • disturbi della deglutizione;
  • malformazioni congenite dell’esofago o dello stomaco;
  • altre condizioni mediche.

Sintomi

I sintomi del reflusso nel neonato possono includere:

  • Rigurgito frequente: il neonato vomita o rigurgita il latte o altri succhi digestivi dopo aver mangiato.
  • Irritabilità: il neonato può diventare irritabile o agitato durante o dopo i pasti a causa del dolore o del fastidio del reflusso.
  • Difficoltà a mangiare: il neonato può avere difficoltà a mangiare o a prendere peso a causa della difficoltà a trattenere il cibo nello stomaco per il tempo necessario.
  • Coliche: il neonato può avere crampi addominali o gonfiore, che sono spesso associati al reflusso.
  • Tosse o respiro affannoso: il reflusso può causare tosse o difficoltà respiratorie, soprattutto quando il contenuto dello stomaco refluisce nella trachea.
  • Sangue nel vomito: raramente il reflusso può causare lacerazioni dell’esofago, che possono causare sanguinamento e vomito con tracce di sangue.

Diagnosi

La diagnosi del reflusso nei neonati può essere complessa, poiché i sintomi possono essere simili a quelli di altre condizioni.

La visita del pediatra può iniziare con l‘esame fisico e la raccolta della storia medica del neonato, compresi i sintomi e la durata dei sintomi.

Anamnesi

L’anamnesi è un importante strumento per diagnosticare il reflusso nei neonati. Il pediatra può fare una serie di domande per raccogliere informazioni sui sintomi del neonato, sulla sua storia medica e sulla sua attuale condizione di salute.

Il pediatra si informa su:

  • Sintomi del reflusso: come frequenza, durata e intensità del rigurgito, del vomito, tosse, difficoltà respiratorie, ecc.
  • Alimentazione: se il neonato è allattato al seno o al biberon, la frequenza e la durata dei pasti, eventuali cambiamenti nell’alimentazione, ecc.
  • Posizione del neonato: posizione durante e dopo i pasti, posizione durante il sonno, ecc.
  • Storia medica familiare: se ci sono casi di reflusso nei familiari, condizioni mediche concomitanti, allergie, malattie croniche.

Con l’anamnesi inoltre il pediatra può anche valutare la crescita del neonato, l’alimentazione, il sonno, la frequenza delle evacuazioni e la pelle, per cercare di escludere altre condizioni.

Esame obiettivo

L’esame obiettivo è un’altra importante parte della valutazione del reflusso nei neonati, il pediatra esaminerà il neonato per individuare segni di reflusso e per escludere altre condizioni mediche.

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Durante l’esame obiettivo il pediatra può:

  • Osservare il neonato mentre mangia o si nutre, per valutare se i sintomi si verificano durante o dopo i pasti.
  • Valutare la crescita del neonato, misurando la lunghezza, il peso e la circonferenza cranica.
  • Esaminare la pelle e le mucose, per rilevare segni di irritazione o arrossamento.
  • Esaminare la gola e la bocca, per individuare segni di infiammazione o ulcerazioni.
  • Palpare la pancia, per rilevare segni di gonfiore o dolore.
  • Valutare la respirazione del neonato, per individuare segni di difficoltà respiratorie o tosse.
  • Verificare l’alimentazione e le evacuazioni del neonato.

L’esame obiettivo può fornire informazioni importanti sulle condizioni del neonato e può aiutare a confermare o escludere la diagnosi di reflusso.

In generale la diagnosi di reflusso nei neonati si basa sull’anamnesi e sull’osservazione del bambino, anche se in alcuni casi può essere necessario eseguire alcuni esami per confermare la diagnosi e determinare la causa del reflusso.

Esami diagnostici

Alcuni esami che possono essere utilizzati per diagnosticare il reflusso nei neonati includono:

  • Monitoraggio del pH esofageo: questo test utilizza un piccolo dispositivo inserito nell’esofago per misurare il pH (acidità) e registrare eventuali reflussi acidi.
  • Manometria esofagea: questo test utilizza un piccolo dispositivo inserito nell’esofago per misurare la pressione all’interno dell’esofago e valutare la funzionalità dello sfintere esofageo inferiore (LES).
  • Esami per immagini: si tratta di radiografia o una ecografia per visualizzare la struttura dell’esofago e dello stomaco e individuare eventuali anomalie.
  • pH-impedenza esofagea: questo test è simile alla pH-metria, ma permette di valutare sia la presenza di reflusso acido che quella di reflusso biliare o pancreatico.

In alcuni casi il pediatra può richiedere altri esami per escludere altre condizioni mediche che possono causare i sintomi del reflusso nei neonati.

Diagnosi differenziale del reflusso nei neonati

La diagnosi differenziale del reflusso nei neonati comprende l’individuazione di altre condizioni che possono causare sintomi simili, come:

  • Bronchite o bronchiolite: il neonato può avere tosse o difficoltà respiratorie, simili a quelle causate dal reflusso.
  • Asma: il reflusso può scatenare l’asma nei neonati con questa condizione.
  • Allergie alimentari: le allergie alimentari possono causare rigurgito, irritabilità e difficoltà a mangiare.
  • Infezioni respiratorie: le infezioni respiratorie possono causare tosse e difficoltà respiratorie simili a quelle causate dal reflusso.
  • Coliche: le coliche funzionali possono causare crampi addominali, gonfiore e irritabilità simili a quelle causate dal reflusso.

Gli stessi test descritti nel capitolo precedente per la diagnosi sono utili anche per la diagnosi differenziale del reflusso.

Trattamento del reflusso nel neonato

Il trattamento per il reflusso nei neonati dipende dalla causa e dalla gravità dei sintomi.

In generale i trattamenti possono includere cambiamenti nell’alimentazione, farmaci e cambiamenti nella posizione del neonato durante e dopo i pasti. Qualora i primi accorgimenti non siano sufficienti, è possibile eseguire trattamenti, come quello osteopatico.

Cambiamenti nell'alimentazione per la riduzione del reflusso nel neonato

Cambiamenti dell'alimentazione della madre per i neonati che allattano al seno

 

Per i neonati che allattano al seno, alcuni cambiamenti nell’alimentazione della madre possono aiutare a ridurre i sintomi del reflusso. Questi cambiamenti possono includere:

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  • Evitare cibi e bevande che possono causare reflusso, come caffè, cioccolato, spezie, alcol e cibi grassi.
  • Mangiare frequenti piccoli pasti invece di grandi pasti.
  • Evitare di mangiare prima di allattare.
  • Rimanere seduti o in piedi per almeno 30 minuti dopo i pasti.

Cambiamenti nell'alimentazione dei neonati che assumono il latte artificiale

Per i neonati che assumono latte artificiale, alcuni cambiamenti nell’alimentazione possono essere:

  • Utilizzare un latte per neonati formulato per il reflusso.
  • Aumentare la frequenza dei pasti, offrendo piccole quantità di latte ad intervalli più frequenti.
  • Ridurre la quantità di latte offerta in ogni poppata.

Posizione del neonato

La posizione del neonato può influire sui sintomi del reflusso. Per questo motivo è importante tenerlo in posizione verticale per almeno 30 minuti dopo i pasti, così da aiutare a tenere giù il cibo e ridurre il reflusso.

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Inoltre, durante il sonno, è consigliabile evitare di posizionare il neonato sulla schiena, poiché questa posizione può aumentare la probabilità di reflusso. Invece è consigliabile posizionare il neonato su un fianco o sulla pancia, soprattutto se il reflusso è grave.

Si consiglia inoltre di evitare di far fare esercizi fisici o di far fare movimenti bruschi subito dopo un pasto.

Farmaci per il reflusso del neonato

In alcuni casi il pediatra può prescrivere farmaci per trattare il reflusso nei neonati. I farmaci più comunemente utilizzati per il reflusso nei neonati sono gli inibitori della pompa protonica (IPP) e gli antiacidi.

  • Gli Inibitori della Pompa Protonica, come omeprazolo e lansoprazolo, riducono l’acidità nello stomaco e migliorano la funzionalità dello sfintere esofageo inferiore (LES), prevenendo il reflusso.
  • Gli antiacidi, come ranitidina e famotidina, neutralizzano l’acidità nello stomaco e possono aiutare a ridurre il reflusso.

È importante notare che l’utilizzo di questi farmaci dovrebbe essere sempre prescritto e monitorato da un pediatra, poiché essi possono avere effetti collaterali e non sono adatti per tutti i neonati. Alcuni farmaci possono interagire con altri farmaci che il neonato sta già assumendo; inoltre alcuni farmaci possono avere effetti collaterali come diarrea, vomito e dolori addominali.

In generale i farmaci devono essere considerati come ultima risorsa dopo che altre opzioni, come cambiamenti nell’alimentazione e nella posizione del neonato, non hanno dato risultati.

Osteopatia

L’osteopatia è una forma di terapia manuale che utilizza tecniche di manipolazione per trattare disfunzioni muscolo-scheletriche e viscerali. Alcuni osteopati utilizzano tecniche osteopatiche per trattare il reflusso nei neonati, in quanto ritengono che le disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico possono contribuire alla comparsa di questa condizione.

Le tecniche osteopatiche utilizzate per trattare il reflusso nei neonati possono includere:

  • Manipolazioni della colonna vertebrale e del cranio, per migliorare la mobilità e la funzionalità del sistema nervoso.
  • Tecniche di manipolazione del sistema viscerale, per migliorare la funzionalità degli organi interni e aiutare a prevenire il reflusso.

Bibliografia: fonti e note