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Secchezza oculare: il sodio ialuronato è più efficace in collirio o in gel oculare?

Indice

Uno studio recente ha valutato l’efficacia dei trattamenti per la secchezza oculare, comparando il collirio di sodio ialuronato con il gel oculare a base della medesima sostanza.

La secchezza oculare e il sodio ialuronato

La secchezza oculare, o xerosi oculare, è un disturbo molto frequente caratterizzato da un’importante riduzione della lacrimazione. Tale condizione è spesso associata a:

  • bruciore
  • prurito
  • sensazione di corpo estraneo
  • dolore
  • fotofobia.

Le cause della secchezza oculare possono essere molteplici, ma in genere risulta correlata a congiuntivite, blefarite o malattie sistemiche (come il lupus eritematoso sistemico o la sindrome di Sjögren).

Approfondimento: la secchezza oculare

La secchezza oculare è una condizione comune caratterizzata dalla mancanza di lacrime o dalla produzione di lacrime di scarsa qualità. Può essere causata da diversi fattori ambientali, problemi strutturali o patologie oculari.

In questo articolo, ne esploreremo approfonditamente le cause, i sintomi, i metodi di diagnosi e le opzioni di trattamento disponibili.

L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano largamente impiegato per il trattamento della secchezza oculare. Infatti grazie alle sue proprietà chimiche, questa molecola è in grado di trattenere efficacemente l’acqua, opponendosi alla disidratazione indotta dalla patologia. Inoltre i prodotti realizzati con il sale sodico dell’acido ialuronico (sodio ialuronato), possono stabilizzare il film lacrimale e favorire la guarigione dell’epitelio oculare.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: studio prospettico multicentrico randomizzato
  • Luogo: 12 strutture cliniche (3 in Francia, 1 nel Regno Unito, 2 in Polonia e 6 in Spagna)
  • Tipo di pazienti: soggetti affetti da secchezza oculare moderata e/o grave.

Scopo dello studio: per la secchezza oculare è più efficace il collirio o il gel oculare di sodio ialuronato?

L’obiettivo principale dello studio è stato quello di comparare l’efficacia di due diversi prodotti a base di sodio ialuronato. Nello specifico, i ricercatori hanno confrontato il gel oculare (0,30%) con il collirio (0,18%).

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Progettazione dello studio

Lo studio è durato circa tre mesi e gli 81 pazienti coinvolti sono stati suddivisi in due gruppi differenti (uno trattato con il collirio e l’altro con il gel oculare). Per valutare l’efficacia del trattamento, i pazienti sono stati sottoposti a tre differenti visite di controllo. Precisamente:

  • la prima all’inizio dello studio (giorno 0);
  • la secondo dopo 35 giorni;
  • l’ultima dopo 84 giorni.

Nel corso delle visite oftalmologiche sono stati eseguiti:

  • Test della colorazione corneale e congiuntivale con fluoresceina1;
  • Valutazione del tempo di rottura del film lacrimale2;
  • Test di Schirmer.3

Risultati dello studio

I risultati dello studio hanno indicato che:

  • Entrambi i gruppi hanno registrato un miglioramento delle condizioni di salute dell’occhio, evidenti già nel corso della seconda visita.
  • Il gel oculare si è mostrato più rapido nella stimolazione della guarigione epiteliale.
  • Al termine dell’ultima visita le condizioni di salute tra i gruppi sono risultate equivalenti.

Conclusioni: esiste un prodotto più efficace?

I risultati dello studio in esame suggeriscono che la secchezza oculare può essere trattata efficacemente con entrambi i prodotti.

Tuttavia, grazie alla maggior concentrazione di sodio ialuronato (0,30%), il gel oculare ha mostrato una maggiore rapidità nel coadiuvare i processi di guarigione tissutali.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: 1. Calonge M, Sahyoun M, Baillif S, et al. Sodium hyaluronate 0.30% ocular gel versus sodium hyaluronate 0.18% eye drop in the treatment of moderate to severe dry eye diseaseEuropean Journal of Ophthalmology. 2023;33(1):188-195.

Nota 1. La fluoresceina è un colorante impiegato per valutare lo stato di salute della cornea. Infatti mediante l’applicazione di questa sostanza, l’oftalmologo può rilevare eventuali difetti nella morfologia corneale. La secchezza oculare può determinare abrasioni ed alterazioni della struttura.

Nota 2. È un esame che studia, attraverso la valutazione del tempo di evaporazione, la quantità e la composizione del film lacrimale.

Nota 3. Il test di Schirmer valuta la produzione basale delle lacrime. Infatti ponendo dell’apposita carta assorbente all’interno del sacco congiuntivale, l’oculista può quantificare l’entità della lacrimazione.