Sindrome di Tourette

Sindrome di Tourette

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La sindrome di Tourette è una condizione neurologica che si manifesta con tic motori e/o vocali ripetitivi ed involontari, che possono variare in intensità e frequenza nel tempo.

Questa sindrome colpisce più spesso i ragazzi durante l’infanzia o l’adolescenza, ma può persistere anche in età adulta.

La sua causa esatta non è ancora completamente compresa, ma si pensa che sia associata ad anomalie nei circuiti neurali che controllano il movimento e la comunicazione.

Sebbene non esista una cura, molte persone affette dalla condizione riescono a gestire efficacemente i loro sintomi attraverso una combinazione di terapia comportamentale, farmacologia e sostegno sociale.

Cos'è la sindrome di Tourette?

La sindrome di Tourette è una malattia neurologica caratterizzata dalla presenza di tic motori e vocali involontari e ripetitivi, che possono variare in intensità e frequenza. Questi tic possono essere semplici, come movimenti di occhi o muscoli del viso, o complessi, come gesti che coinvolgono più parti del corpo o parole e frasi ripetute.

Questa patologia può influire sulla qualità della vita di una persona e può essere associata ad altre condizioni come il Disturbo Ossessivo-Compulsivo e il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).

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Quanto è frequente la sindrome di Tourette? Epidemiologia

Questa condizione è relativamente rara: colpisce circa 1 persona su 1000.

I tic transitori invece, che possono verificarsi durante l’infanzia e scomparire spontaneamente, sono molto più comuni, con una prevalenza che può raggiungere il 20% nei bambini in età scolare.

La sindrome di Tourette colpisce più spesso i maschi che le femmine, con un rapporto di circa 4:1. Essa solitamente si manifesta durante l’infanzia o l’adolescenza e può continuare in età adulta.

Cause della sindrome di Tourette: eziologia

La causa esatta di questa patologia non è ancora completamente compresa, ma si crede che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali che contribuiscono allo sviluppo della malattia.

Si ritiene che la sindrome di Tourette sia associata ad anomalie nei circuiti neurali che controllano il movimento e la comunicazione, in particolare nel sistema nervoso centrale. Alcuni studi hanno identificato alcune mutazioni genetiche che possono aumentare il rischio di sviluppare la condizione.

Inoltre la sua insorgenza può vedere coinvolti alcuni fattori ambientali, come l’infezione da streptococco o lesioni cerebrali. Tuttavia la ricerca su questi fattori è ancora in corso e non ci sono ad oggi conclusioni definitive sulle sue cause.

Sintomi della sindrome di Tourette

Tra i sintomi principali di questa sindrome figurano i tic motori e vocali involontari, che possono essere semplici o complessi. Alcuni esempi di tic motori semplici includono:

  • sbattere le palpebre
  • scuotere la testa o le spalle
  • fare smorfie
  • muovere le mani.

Altri tic motori complessi possono essere gesti che coinvolgono più parti del corpo, come:

  • saltellare o girare su se stessi
  • comportamenti autolesionistici come mordersi le dita o graffiarsi.

Tra i tic vocali si trovano suoni o parole ripetitive, come:

  • colpi di tosse
  • grugniti
  • balbuzie
  • ripetizione di parole o frasi
  • imitazione di suoni di animali.

Alcune persone con sindrome di Tourette possono anche sperimentare sintomi associati, come il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) o problemi di apprendimento. Inoltre si potrebbero avere problemi di controllo degli impulsi o problemi di gestione emotiva.

È importante notare che non tutte le persone affette da questa sindrome hanno gli stessi sintomi e che i sintomi possono cambiare nel tempo. La gravità dei sintomi può variare da lieve a grave e possono influire sulla qualità della vita di una persona.

Diagnosi della sindrome di Tourette

La diagnosi della sindrome di Tourette è effettuata da un medico, di solito uno specialista in neurologia o psichiatria. Essa si basa sulla valutazione dei sintomi e sulla storia clinica del paziente. Il medico può anche effettuare un esame fisico per escludere altre cause dei tic, come disturbi metabolici o neurologici. In alcuni casi possono essere richiesti test di imaging cerebrale o esami del sangue.

La diagnosi di questa sindrome richiede che i tic motori e vocali persistano da almeno un anno. Inoltre non devono essere causati da altre condizioni mediche o dall’assunzione di farmaci.

Anamnesi

Durante l’anamnesi per la valutazione di una persona con sospetta sindrome di Tourette, il medico cercherà di raccogliere informazioni sulle manifestazioni dei tic, la loro frequenza e intensità, e sulla durata dei sintomi. Inoltre chiederà informazioni sulla storia medica familiare del paziente, in quanto la sindrome può essere associata ad una predisposizione genetica.

Il medico potrebbe anche chiedere informazioni sulle condizioni mediche pregresse del paziente, come infezioni da streptococco, lesioni cerebrali o altre condizioni neurologiche. Tra le informazioni necessarie potrebbero essere richieste anche quelle riguardanti i farmaci assunti dal paziente, poiché alcuni medicinali possono causare o peggiorare i sintomi dei tic.

Esame obiettivo

L’esame obiettivo della sindrome di Tourette di solito include:

  • un esame neurologico per valutare la presenza di tic motori e la loro gravità, ma anche per escludere, con i test neurologici, altre condizioni patologiche che potrebbero essere all’origine del problema;
  • presenza di altri segni neurologici, come rigidità muscolare o tremori.

Inoltre il medico potrebbe cercare di valutare l’impatto dei tic sulla qualità della vita del paziente, o sulla capacità di svolgere le sue attività quotidiane, come il lavoro o le attività sociali.

Esami strumentali

Non esistono esami strumentali specifici per la diagnosi della sindrome di Tourette, ma il medico può utilizzare alcuni test di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica (RMN) o la tomografia a emissione di positroni (PET), per escludere altre cause dei tic e valutare eventuali anomalie cerebrali.

In generale la diagnosi di questa patologia si basa principalmente sulla valutazione dei sintomi e sulla storia clinica del paziente, piuttosto che su test di laboratorio o di imaging.

Diagnosi differenziale della sindrome di Tourette

La diagnosi differenziale della sindrome di Tourette è importante perché i sintomi dei tic possono essere causati da diverse altre condizioni patologiche. Alcune delle condizioni che il medico può escludere includono:

  • Tic transitori: comuni nei bambini e caratterizzati da tic motori o vocali che durano meno di un anno e non sono associati ad altre condizioni mediche.
  • Disturbo da tic cronico: caratterizzato da tic motori o vocali che durano più di un anno ma non soddisfano i criteri per la diagnosi di sindrome di Tourette.
  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC): caratterizzato da pensieri intrusivi (ossessioni) e comportamenti ripetitivi (compulsioni).
  • Disturbi dello spettro autistico: gruppo di disturbi neurologici caratterizzati da difficoltà nella comunicazione, nell’interazione sociale e nella comportamento ripetitivo.
  • Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD): caratterizzato da problemi di attenzione e concentrazione, iperattività e impulsività.

Altre condizioni che il medico potrebbe escludere includono disturbi del movimento, disturbi psicotici, disturbi dell’umore e disturbi dell’ansia.

Trattamento della sindrome di Tourette

Non esiste una cura definitiva per la sindrome di Tourette, ma ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per gestire i sintomi dei tic. Vediamo le più comuni.

Terapia comportamentale

La terapia comportamentale può essere utilizzata per aiutare le persone affette da questa sindrome, per imparare a controllare i loro tic e affrontare gli effetti emotivi e sociali della malattia. La terapia comportamentale può includere diverse tecniche, tra cui:

  • Terapia cognitivo-comportamentale: si concentra sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti del paziente. Può aiutare i pazienti a riconoscere i fattori che scatenano i loro tic e ad imparare tecniche per ridurre l’ansia e il disagio associati.
  • Terapia di abitazione: consiste nell’allenamento del paziente a controllare i tic attraverso la pratica di attività quotidiane. Ad esempio il paziente può essere addestrato ad eseguire le attività quotidiane in modo più lento e controllato per ridurre l’incidenza dei tic.
  • Terapia di desensibilizzazione: aiuta il paziente a ridurre l’ansia associata ai tic. La terapia di desensibilizzazione può includere la graduale esposizione del paziente a situazioni che scatenano i tic, in modo che il paziente possa imparare a controllare la sua risposta emotiva.

La terapia comportamentale può anche essere utile per il trattamento di sintomi associati alla sindrome di Tourette, come il DOC o l’ADHD. È importante notare che la terapia comportamentale richiede un impegno a lungo termine da parte del paziente e può richiedere diverse sessioni per ottenere risultati significativi.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica è un’opzione di trattamento comune per la sindrome di Tourette. I farmaci che possono essere utilizzati per ridurre i tic includono:

  • Antipsicotici: possono ridurre l’intensità e la frequenza dei tic e sono spesso il primo trattamento farmacologico prescritto. Gli antipsicotici tipici, come l’aloperidolo, possono avere effetti collaterali significativi, come sedazione, aumento di peso e rigidità muscolare. Gli antipsicotici atipici, come l’aripiprazolo, possono essere prescritti con meno effetti collaterali, ma possono essere costosi.
  • Farmaci per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC): come la fluoxetina e la sertralina, possono essere utili per ridurre l’ansia e migliorare i sintomi associati alla sindrome, come le ossessioni e le compulsioni.
  • Farmaci per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD): come il metilfenidato e l’amfetamina, possono essere utili per migliorare l’attenzione e la concentrazione, e ridurre l’iperattività e l’impulsività.

I farmaci possono essere utilizzati in combinazione con altre forme di trattamento, come la terapia comportamentale, per migliorare i risultati.

Terapia chirurgica

In casi gravi e resistenti al trattamento, la terapia chirurgica può essere un’opzione per il trattamento di questa condizione. La terapia chirurgica prevede interventi che agiscono sulle aree cerebrali responsabili dei tic, con l’obiettivo di ridurne la gravità e la frequenza.

Tra le opzioni chirurgiche presenti, la stimolazione cerebrale profonda è quella che viene utilizzata più frequentemente. Essa prevede l’impianto di un dispositivo medico, simile a un pacemaker, che invia impulsi elettrici alle aree cerebrali.

Durante l’intervento chirurgico, un neurochirurgo impianta un elettrodo nel cervello del paziente, collegandolo ad un generatore di impulsi situato sotto la pelle del torace. Il generatore di impulsi viene programmato per inviare impulsi elettrici alle aree cerebrali responsabili dei tic, riducendone l’incidenza e l’intensità.

Si tratta di un’opzione chirurgica invasiva che comporta rischi e complicanze, come sanguinamento, infezione e disfunzione del dispositivo. Questo intervento viene utilizzato solo nei casi più gravi e resistenti al trattamento.

Sostegno sociale

Il sostegno sociale può essere molto importante per le persone affette dalla sindrome. I gruppi di supporto e le organizzazioni di pazienti possono fornire informazioni e risorse utili, nonché un’opportunità per il paziente di incontrare e connettersi con altre persone che condividono la sua esperienza.

Il sostegno di amici e familiari può anche aiutare il paziente a far fronte ai suoi sintomi e a sentirsi meno isolato. I legami sociali e affettivi possono aiutare il paziente ad identificare situazioni che scatenano i tic e a creare un ambiente tranquillo e rilassante.

Per i bambini con sindrome di Tourette, il sostegno dei genitori e degli insegnanti può essere particolarmente importante. I genitori possono aiutare i bambini a spiegare i loro tic ad altri bambini e insegnare loro tecniche per gestire gli effetti emotivi. Gli insegnanti possono aiutare i bambini a creare un ambiente scolastico che riduca lo stress e l’ansia associati alla patologia.

Il sostegno sociale può essere un’importante fonte di conforto e supporto per le persone con sindrome di Tourette e può aiutare a migliorare la loro qualità della vita.

Conclusioni

La sindrome di Tourette è una condizione neurologica caratterizzata da tic motori e vocali.

La causa esatta della malattia non è nota, ma si ritiene che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici e ambientali.

Non esiste una cura definitiva per questa sindrome, ma ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui la terapia comportamentale, la terapia farmacologica e la terapia chirurgica. Il trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze individuali del paziente e alla gravità dei sintomi.

Inoltre il sostegno sociale può essere un’importante fonte di conforto e supporto per le persone affette da questa condizione.