Vitamina B3 riduzione tumore della pelle post trapianto

La vitamina B3 può ridurre il rischio di tumori della pelle dopo un trapianto?

Indice

In questo recente studio si è voluta verificare l’efficacia della vitamina B3 nel ridurre l’emergenza di nuovi tumori della pelle per i pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi.

Pazienti sottoposti a trapianto e rischio di tumori alla pelle: il ruolo della Vitamina B3

I carcinomi cutanei cheratinocitari sono dei tumori molto frequenti della pelle, che colpiscono i cheratinociti, le cellule più importanti dell’epidermide.

Questo tipo di neoplasia, che è rappresentata soprattutto dal carcinoma spinocellulare e dal carcinoma basocellulare, affligge maggiormente i soggetti di carnagione chiara e il meccanismo di danno cellulare comincia con l’esposizione frequente ai raggi ultravioletti del Sole. [1]

I raggi ultravioletti (UV) solari sono degli agenti mutageni diretti in quanto agiscono sul DNA apportandovi delle mutazioni, interferendo con la normale espressione genica e portando le cellule della cute a iper-proliferare.

I pazienti immunocompromessi hanno un rischio molto più elevato di incorrere in un carcinoma cutaneo in quanto il loro meccanismo di difesa dai patterns di iniziazione tumorale è notevolmente diminuito, perché il sistema immunitario è deficitario nel suo ruolo di controllo e distruzione delle cellule tumorali.

In questa categoria di pazienti rientrano coloro che devono affrontare un trapianto di organo solido, poiché al fine di scongiurare il pericolo di rigetto, essi devono seguire una terapia immunosoppressiva per un certo periodo di tempo.

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I pazienti che devono sottoporsi a un trapianto di organi solidi presentano una probabilità circa 50 volte più alta di manifestare un carcinoma cutaneo.

Pertanto alcuni ricercatori hanno suggerito come la nicotinammide (vitamina B3) potrebbe esercitare un effetto protettivo in questi pazienti, grazie alla capacità di riparare il DNA danneggiato dalle radiazioni.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Australia.
  • Tipo di pazienti: Soggetti trapiantati di organi solidi con almeno due tumori cheratinocitari della pelle diagnosticati negli ultimi 5 anni.

Scopo dello studio: la vitamina B3 difende dal rischio di tumori della pelle in seguito a una procedura di trapianto di organi solidi?

Gli autori del presente studio hanno valutato se l’assunzione per via orale della vitamina B3 possa suscitare una maggiore chemioprevenzione nei pazienti sottoposti a procedura di trapianto di organi solidi.

Progettazione

Questo trial clinico ha arruolato 158 pazienti, tutti accomunati dall’essersi sottoposti a trapianto di organi solidi¹ negli ultimi 12 mesi e dall’aver ricevuto diagnosi di almeno due tumori dei cheratinociti negli ultimi 5 anni.

Tali soggetti sono stati dunque suddivisi in due gruppi di egual numero:

  • Il primo gruppo, sperimentale, ha ottenuto la somministrazione di 500 mg di nicotinammide (vitamina B3) due volte al giorno per 1 anno.
  • Il secondo gruppo, di controllo, ha ricevuto la somministrazione di un placebo e ha proseguito le consuete terapie per 1 anno.

Risultati: non ci sono evidenze di protezione della vitamina B3 sui soggetti trapiantati

Durante l’anno di osservazione, un gruppo di dermatologi qualificati ha esaminato i pazienti ogni 3 mesi per verificare la possibile manifestazione di nuovi tumori dei cheratinociti.

I risultati delle visite hanno indicato che:

  • Durante l’anno di sperimentazione, si sono verificati 207 nuovi tumori dei cheratinociti nel gruppo sperimentale e 210 nuovi tumori dei cheratinociti nel gruppo di controllo.
  • Oltre che nella frequenza di nuovi tumori cheratinocitari, non sono state evidenziate differenze significative tra i due gruppi anche per quanto riguarda le reazioni avverse, la qualità di vita e i valori degli esami di laboratorio.

Conclusioni: la vitamina B3 non ha efficacia contro nuovi tumori per pazienti sottoposti a trapianto

Il presente studio controllato randomizzato non ha purtroppo verificato la supposta efficacia della vitamina B3 nel ridurre l’emergenza di nuovi tumori cheratinocitari nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Allen NC, Martin AJ, Snaidr V, et al. Nicotinamide for skin-cancer chemoprevention in transplant recipients. New England Journal of Medicine. 2023;388(9):804–12.

[1] Massone C. Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica. I carcinomi cutanei cheratinocitari: tipi, cause e terapie. 2019.

Nota 1. Il trapianto di organi solidi che si è preso in esame nello studio ha riguardato i seguenti visceri: cuore, reni, polmoni o fegato.