Alimentazione per ulcera peptica

Alimentazione per ulcera peptica

Indice

Ulcera peptica, cosa mangiare?

Vediamo in questo articolo qual è il tipo di alimentazione più indicata per l’ulcera peptica.

L'ulcera peptica: principi generali di alimentazione.

Vediamo per cominciare in cosa consiste l’ulcera peptica per capire poi come comportarsi a livello alimentare per ridurre i problemi dovuti a questa malattia.

Le funzioni dello stomaco.

Lo stomaco svolge numerose funzioni, tra cui:

• Accogliere gli alimenti provenienti dall’esofago;
• Determinare il rimescolamento del bolo alimentare (ovvero del cibo presente all’interno dello stomaco), indirizzandolo verso il duodeno, commisto al succo gastrico.
• Iniziare la digestione delle proteine e dei carboidrati, tramite la secrezione dell’enzima pepsinogeno e dell’acido cloridrico.
 Assorbimento di alcune sostanze.
• Svolgimento di attività di secrezione endocrina.

A livello del duodeno si riversano le secrezioni biliari e pancreatiche, attraversando dei dotti che lo mettono in comunicazione con la cistifellea e il pancreas.
In questo modo si creano le condizioni di ambiente alcalino (basico) ad elevata concentrazione di enzimi, funzionale alla digestione di grassi, carboidrati, proteine.

Alterazioni dell’equilibrio a livello della mucosa gastroduodenale.

La mucosa gastroduodenale possiede numerosi meccanismi di difesa che la proteggono dall’azione erosiva dei succhi gastrici e biliari. Tuttavia, in alcune condizioni, questo equilibrio può essere alterato, causando un’esposizione diretta dei tessuti agli agenti lesivi. In questi casi l’acido cloridrico, la pepsina, gli acidi biliari e i farmaci possono determinare delle lesioni che prendono il nome di ulcere peptiche, che si manifestano a livello dello stomaco (ulcera gastrica) e del primo tratto dell’intestino (ulcera duodenale).

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Ruolo dell’alimentazione nell’ulcera peptica

La principale cura per l’ulcera peptica è affidata alla terapia farmacologica, che prevede l’uso di farmaci inibitori della pompa protonica e antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, i cosiddetti gastroprotettori, i quali riducono la produzione di succhi gastrici acidi prodotti per la degradazione degli alimenti.

Anche la dieta ha un ruolo chiave non solo nella prevenzione, ma anche nell’insorgenza e nella remissione della malattia.
L’alimentazione giusta in questi casi aiuta a ridurre l’infiammazione della mucosa gastrica, migliorando i sintomi causati dall’ulcera peptica.

Avvertenze

Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno uno scopo informativo e dunque non possono sostituire le prescrizioni adatte al singolo paziente, il cui quadro clinico potrebbe richiedere un differente regime alimentare.

Che tipo di dieta deve seguire chi soffre di ulcera peptica?

Raccomandazioni dietetiche generali

Evitare

  • Un’alimentazione sbilanciata, ovvero troppo ricca di grassi, proteine e povera o priva di carboidrati;
  • L’aggiunta di sale a tavola e i cibi conservati a causa dell’elevato contenuto di sodio;

Da preferire

  • Alimenti a basso contenuto di grassi
  • Fare piccoli pasti e frequenti (colazione, pranzo, cena e prevedere due spuntini) oppure in caso di bruciore a stomaco vuoto è consigliato mangiare qualche cracker o crosta di pane;
  • Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi;

Cotture indicate

  • La cottura a vapore, al cartoccio, in forno, in pentola a pressione o alla piastra, evitando le parti bruciate.
  • Cotture brevi e poco elaborate, condimenti moderati a crudo con olio extra vergine di oliva.

Cotture non consigliate

  • Le cotture che prevedono l’impanatura, la frittura in quanto aumenta il contenuto di acroleina (sostanza tossica) nei cibi, peggiorando così l’infiammazione della mucosa gastrica; sono inoltre da evitare le cotture con abbondanti quantità di grassi (olio, burro, etc.) e lunghi tempi di cottura.

Alimenti non consentiti

  • Alcool, per via della sua capacità di danneggiare la mucosa gastrica;
  • Bevande gassate (es: cola, aranciata, acqua frizzante), bevande troppo calde;
  • Bevande e alimenti che contengono sostanze nervine come la caffeina o la teina: caffè, tè di tutti i tipi, cola, guaranà, cacao, matè ed altre bevande con metilxantine, poiché stimolano la secrezione acida dello stomaco;
  • Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi (spremute), pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta.
  • Brodo di carne, estratti per brodo, estratti di carne in quanto sono stimolanti della secrezione gastrica;
  • Formaggi piccanti e fermentati;
  • Dadi da cucina;
  • Alimenti fritti;
  • Insaccati grassi come mortadella, salame, salsiccia, pancetta, coppa, ciccioli, cotechino, zampone, etc. Evitare quelli che contengono nitrati o nitriti;
  • Tonno in scatola, acciughe, pesce in salamoia o affumicato, piatti pronti e alimenti in scatola in generale;
  • Carni molto cotte come gulasch e bolliti;
  • Grasso visibile di carni e affettati;

Alimenti consentiti con moderazione

  • Latte e yogurt, poiché due o tre ore dopo la loro ingestione, segue infatti una prolungata stimolazione delle secrezioni gastriche. Tuttavia, il latte, lo yogurt, ma anche i formaggi freschi e magri, contengono lattoferrina, una glicoproteina della famiglia
    della transferrina con proprietà antibatteriche e che potrebbero pertanto svolgere un ruolo preventivo circa l’infezione da Helicobacter Pylori.

Alimenti consentiti e consigliati

  • Patate, pasta, riso, avena e altri tipi di cereali, preferendo quelli integrali;
  • Pane ben cotto (crosta);
  • Frutta matura, cercando di variare il più possibile i colori per favorire un’adeguata assunzione di vitamine, sali minerali e antiossidanti.. Per aumentarne la digeribilità si consiglia di consumarla cotta (es: mele cotte), alternandola però con quella cruda
  • Ortaggi freschi o cotti (possibilmente di stagione) che siano di facile digestione, come zucchine, carote, fagiolini, insalata verde, finocchi e cavoli;
  • Carni magre e private del grasso visibile;
  • Pesce fresco e magro, preferibilmente cucinato al vapore o in padella con la minima aggiunta di grassi;
  • Formaggi magri come primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, etc. oppure stagionati ma con una minor quantità di grassi rispetto ad altri invecchiati, come il Grana Padano DOP;
  • Miele, in particolare quello di quercia, assunto in piccole quantità (un cucchiaino da caffè) e preferibilmente lontano dai pasti;
  • Probiotici, per via di un’attività antibatterica nei confronti del batterio Helicobacter pylori riscontrata in alcuni ceppi probiotici.
  • La liquirizia tradizionale la cui radice ha la proprietà di ridurre l’acidità dello stomaco, di favorire la formazione di mucosa gastrica e l’attività di autoriparazione di quest’organo.

Consigli comportamentali e stile di vita sano

  • Non fumare, in quanto il fumo contribuisce a danneggiare la mucosa gastrica;
  • Allontanare lo stress, in quanto può peggiorare la sintomatologia dell’ulcera peptica;
  • Nel caso in cui l’ulcera sia stata causata dall’assunzione di cortisonici o altri farmaci antinfiammatori, rivolgersi al proprio medico curante per concordare l’immediata sospensione.
  • Un buon livello di attività fisica contribuisce sicuramente al benessere psicologico, riducendo ansia e depressione, oltre ad abbassare i livelli di pressione arteriosa e di ipercolesterolemia, prevenire malattie quali il diabete, l’obesità e l’osteoporosi.

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Bibliografia: fonti e note

  1. Nutritional care in peptic ulcer – Nathália Dalcin VOMERO; Elisângela COLPO
  2. Peptic Ulcer Disease – Cleveland Clinic