Depressione resistente al trattamento negli anziani e aumento antidepressivi, depressione

L’aumento degli antidepressivi conduce al miglioramento dei sintomi negli anziani con depressione resistente al trattamento?

Indice

I pazienti anziani con depressione resistente al trattamento potrebbero avere maggiori probabilità di ottenere una remissione dei sintomi con l’aumento di antidepressivi.

La depressione negli anziani resistente al trattamento: aumento degli antidepressivi

La depressione rappresenta una delle maggiori cause di disabilità nel mondo e la sua frequenza tende ad aumentare con l’avanzare dell’età. Molti anziani possono infatti sperimentare vari episodi depressivi, e in alcuni casi i sintomi riportati si riferiscono addirittura al quadro più grave della depressione maggiore¹.

La depressione geriatrica si osserva in misura maggiore nelle donne rispetto agli uomini e può insorgere direttamente nella terza età, oppure essere presente da molti anni addietro. La depressione negli anziani può essere innescata da gravi momenti emozionali come i lutti, oppure dalla presenza di più patologie e fragilità.

I sintomi più spesso riportati dagli anziani come l’astenia, il calo di concentrazione e la riduzione del senso dell’appetito, in alcune situazioni non sono attenuati dalle terapie somministrate. In questo caso si parla di depressione geriatrica resistente al trattamento.

La depressione geriatrica resistente al trattamento consiste in una condizione in cui l’anziano depresso non mostra risposte cliniche adeguate alla somministrazione di classi di antidepressivi diversi, prescritti nei modi e nei tempi corretti.

Per contrastare questo fenomeno, oggigiorno si stanno sperimentando degli approcci in cui si cerca di aggiungere un ulteriore farmaco antidepressivo a quelli già in uso oppure di cambiare un farmaco con un altro. Alcuni studi hanno mostrato a questo proposito risultati incoraggianti.

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Approfondimento: la depressione, cause, sintomi e cure

La depressione è un termine generico utilizzato per descrivere una serie di disturbi mentali caratterizzati da un umore depresso e/o da perdita di interesse o piacere in attività normalmente gradite.Vediamola nel dettaglio, scoprendo insieme quali sono le cause, i sintomi e le possibili cure.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Stati Uniti, Canada.
  • Tipo di pazienti: Soggetti con età pari o superiore ai 60 anni, affetti da depressione resistente al trattamento.

Scopo dello studio: la depressione resistente al trattamento negli anziani può essere curata con un aumento degli antidepressivi assunti?

Gli autori dello studio hanno provato a verificare l’efficacia dell’aumento degli antidepressivi o di una loro sostituzione nella cura della depressione geriatrica resistente al trattamento.

Progettazione

Il presente studio ha selezionato e reclutato 619 pazienti, tutti con età pari o superiore ai 60 anni, affetti da depressione resistente al trattamento. Quest’ultima condizione è stata considerata come una mancanza di remissione dei sintomi depressivi dopo almeno due mesi di opportuna e dosata terapia con farmaci antidepressivi.

Tutti i pazienti sono dunque stati suddivisi in tre gruppi di egual numero:

  • il primo gruppo ha ricevuto la somministrazione aggiuntiva di aripiprazolo² a dosi crescenti rispetto al farmaco già in uso.
  • Il secondo gruppo ha ottenuto la somministrazione di bupopropione³ a rilascio prolungato e a dosi crescenti oltre al farmaco già in uso.
  • Il terzo gruppo ha ottenuto un cambio del farmaco, passando da quello in uso al bupopropione.

Successivamente tutti i pazienti che non hanno ottenuto una remissione significativa dei sintomi in questa fase, hanno ricevuto un’ulteriore suddivisione in due gruppi:

  • il gruppo A ha ottenuto la somministrazione di dosi crescenti di litio⁴ oltre alla terapia già in uso.
  • Il gruppo B ha ricevuto lo switching del farmaco già in uso con la nortriptilina⁵.

Risultati

Tutti i pazienti sono stati seguiti in maniera approfondita da medici psichiatri nel corso della terapia, con particolare focus sull’aderenza alla terapia somministrata e sullo studio dei sintomi riportati.

Dopo un periodo mediano di 11-12 settimane di trial, sono emersi i seguenti risultati:

  • nella prima fase, la remissione dei sintomi depressivi si è verificata in circa un terzo dei pazienti dei gruppi in cui è stato aumentato un farmaco (gruppo aripiprazolo e gruppo bupopropione).
  • Nella prima fase, la remissione dei sintomi nel gruppo con switching del farmaco si è verificata in circa un quinto dei pazienti.
  • Il tasso di cadute più elevato, sempre nella prima fase del trial, si è registrato nel gruppo in cui è stato aggiunto il farmaco bupopropione al farmaco già in uso.
  • Nella seconda fase, una regressione dei sintomi si è verificata in circa un quinto dei pazienti del gruppo litio e in circa un quinto dei pazienti del gruppo nortriptilina. Il tasso di cadute è stato grossomodo lo stesso.

Conclusioni

I pazienti anziani con depressione resistente al trattamento hanno maggiori probabilità di ottenere una remissione dei sintomi quando viene loro somministrato un farmaco antidepressivo aggiuntivo alla terapia già in uso. In questo caso hanno mostrato ampia efficacia sia l’aripiprazolo che il bupopropione.

Anche i due farmaci utilizzati nella seconda fase della sperimentazione, ovvero il litio e la nortriptilina, hanno palesato risultati clinici più vantaggiosi rispetto al solo cambio di farmaco della prima fase (gruppo switching al bupopropione).

Aderendo a una terapia più efficace, gli anziani hanno dunque potuto godere di un benessere psicologico maggiore, registrando anche un tasso minore di cadute.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Lenze EJ, Mulsant BH, Roose SP et al. Antidepressant augmentation versus switch in treatment-resistant geriatric depression. New England Journal of Medicine. 2023;388(12):1067–79.

[1] Paolucci S. Depressione maggiore nei pazienti anziani: il ruolo di vortioxetina. Rivista SIMG 2020;27(2):68-70.

Nota 1. La depressione maggiore, nota anche disturbo depressivo maggiore, è una condizione di salute mentale caratterizzata da un persistente senso di tristezza, mancanza di interesse o piacere nelle attività quotidiane. È considerata una delle forme più gravi di depressione.

Nota 2. L’aripiprazolo è un farmaco antipsicotico atipico utilizzato per il trattamento di diverse condizioni psichiatriche. L’aripiprazolo agisce sul sistema nervoso centrale, influenzando l’attività dei neurotrasmettitori, in particolare la dopamina e la serotonina. Questo farmaco è utilizzato principalmente per trattare i disturbi psicotici, come la schizofrenia e il disturbo bipolare di tipo I. Può essere prescritto anche come parte di un trattamento aggiuntivo per la depressione maggiore, quando gli antidepressivi da soli non sono sufficienti.

Nota 3. Il bupropione è un farmaco antidepressivo utilizzato anche come aiuto per smettere di fumare. Come antidepressivo, il bupropione agisce sul sistema nervoso centrale aumentando la disponibilità di noradrenalina e dopamina, due neurotrasmettitori che svolgono un ruolo importante nella regolazione dell’umore. Viene principalmente prescritto per il trattamento della depressione maggiore, ma può anche essere utilizzato per il disturbo affettivo stagionale (SAD, Seasonal Affective Disorder).

Nota 4. Il litio è un farmaco utilizzato nel trattamento di diverse condizioni psichiatriche, in particolare il disturbo bipolare. È spesso prescritto come stabilizzatore dell’umore per aiutare a gestire gli episodi di mania e depressione associati a questa condizione. Il meccanismo esatto d’azione del litio non è completamente compreso, ma si ritiene che agisca su vari processi biologici, tra cui la regolazione dei neurotrasmettitori e l’equilibrio ionico nelle cellule cerebrali.

Nota 5. La nortriptilina è un farmaco antidepressivo che appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici (TCA). È un metabolita attivo dell’amitriptilina, un altro farmaco TCA. La nortriptilina agisce aumentando la disponibilità di determinati neurotrasmettitori nel cervello, come la noradrenalina, ma ha anche effetti sul sistema serotoninergico. Questo aiuta a migliorare l’umore e a ridurre i sintomi associati alla depressione.