Biopsia RMN-diretta cancro alla prostata, Prevenzione per il cancro alla prostata, PSA, RMN

La biopsia RMN-diretta è il miglior modo per fare prevenzione per il cancro alla prostata?

Indice

Vediamo un recente studio nel quale sembra sia emerso che la biopsia RMN-diretta sia uno dei metodi più efficaci per la prevenzione del cancro alla prostata.

Cancro alla prostata: la biopsia RMN-diretta

Il cancro della prostata rappresenta il secondo tumore maligno più frequente negli uomini e pare avere una prevalenza maggiore nei Paesi sviluppati. [1],[2]

Questa forma di cancro ha un’evoluzione piuttosto lenta tanto da risultare asintomatico negli stadi iniziali e manifestarsi con dei sintomi suggestivi negli stadi più tardivi della malattia.

Tumore alla prostata, cancro alla prostata

Attualmente lo screening per il tumore alla prostata viene consigliato agli uomini con età superiore ai 45 anni e con familiarità positiva per la neoplasia e si basa sulla rilevazione del PSA mediante gli esami del sangue. [1]

Il PSA, o antigene prostatico specifico, quando viene rilevato in concentrazioni alte può essere suggestivo di Iperplasia Prostatica Benigna o cancro alla prostata ma tale parametro è poco specifico¹.

Per questa ragione, al fine di evitare sovradiagnosi a causa della bassa specificità del PSA, che porta a un eccessivo numero di biopsie poco significative², alcuni medici suggeriscono di procedere alla biopsia di quelle lesioni rilevate esclusivamente dalla RMN (Risonanza Magnetica Nucleare).

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Approfondimento: Il tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è uno dei tumori più comuni nel genere maschile, con circa 36 mila casi annui in Italia. Fortunatamente, nonostante l’alta incidenza, nella maggior parte dei casi non ha prognosi infausta. Dati recenti infatti indicano una bassa mortalità e un alto tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, soprattutto per via della possibilità di effettuare una diagnosi molto precoce e quindi un rapido intervento per bloccarne la progressione.

Approfondimento: Il PSA (Antigene Prostatico Specifico)

’antigene prostatico specifico è una proteina presente nella prostata che viene impiegata nella pratica clinica come indice di funzionalità dell’organo. Il dosaggio nel sangue di tale molecola consente al medico di valutare lo stato di salute generale della prostata ed, eventualmente, di rilevare delle anomalie nella funzionalità della ghiandola.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Svezia.
  • Tipo di pazienti: Uomini dai 50 ai 60 anni d’età, senza diagnosi di cancro alla prostata.

Scopo dello studio: la biopsia RMN-diretta può sostituire la biopsia sistematica in pazienti con rischio di cancro alla prostata come metodo di prevenzione?

Gli autori dello studio, attraverso quest’indagine randomizzata, hanno verificato l’efficacia della biopsia mirata della prostata RMN-diretta come metodo di prevenzione alternativo per il cancro alla prostata.

Tumore alla prostata - Risonanza magnetica

Risultati: il gruppo con biopsie suggerite dalla RMN riduce le sovradiagnosi rispetto al gruppo guidato dal PSA

PSA Test

Lo studio ha arruolato quasi 39.000 uomini residenti in Svezia, dai 50 ai 60 anni di età, senza diagnosi di tumore alla prostata. Tutti i soggetti hanno effettuato regolarmente l’analisi del sangue per la determinazione del PSA.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi:

  • Il primo gruppo, sperimentale, si è sottoposto a RMN della prostata per valori di PSA uguali o superiori ai 3 ng/mL. Una parte di questo gruppo ha eseguito RMN della prostata indipendentemente dal valore riscontrato di PSA.
  • Il secondo gruppo, di controllo, ha eseguito biopsie sistematiche della prostata.

I risultati dell’osservazione hanno messo in luce che:

  • Il gruppo sperimentale ha evitato le sovradiagnosi di cancro alla prostata, riducendole della metà rispetto al gruppo di controllo.
  • Solo un ristrettissimo numero di pazienti del gruppo di controllo ha mostrato avere un cancro clinicamente significativo, trattandosi per la maggior parte di tumori a rischio intermedio.
  •  

Conclusioni

Il cancro alla prostata affligge circa il 15% di tutti i pazienti uomini con neoplasie maligne ed è un tumore a lenta evoluzione, per la cui prevenzione si ricorre spesso al rilevamento nel sangue del PSA.

Sebbene il PSA si sia rivelato efficace nel ridurre la mortalità per cancro alla prostataesso è anche poco significativo e spesso conduce a un numero elevato di sovradiagnosi di tumori piccoli e clinicamente trascurabili.

L’effettuazione della biopsia prostatica suggerita dal riscontro di lesioni visualizzate alla RMN e non univocamente dal PSA si è rivelata ottimale nel diminuire il numero di sovradiagnosi, esercitando al contempo un’ottima prevenzione.

Fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Hugosson J, Månsson M, Wallström J et al. Prostate cancer screening with PSA and MRI followed by targeted biopsy only. New England Journal of Medicine. 2022;387(23):2126–37.

[1] Rawla P. Epidemiology of Prostate Cancer. World J Oncol. 2019 Apr;10(2):63-89.  Apr 20.

[2] World Cancer Research Fund International. Worldwide cancer data. 2022.

Nota 1. La determinazione nel sangue del PSA (Antigene Prostatico Specifico) si rivela poco specifica, in grado di rilevare una forma tumorale clinicamente significativa della prostata solo nel 16% dei casi.

Nota 2. Molte biopsie eco-guidate dettate dal riscontro di PSA elevato rivelano molto spesso dei tumori piccoli e clinicamente insignificanti, essendo a basso grado e quasi assente possibilità di trasformazione. Si ritiene che questi tumori di entità trascurabile siano riscontrabili nella metà degli uomini con più di 60 anni di età.