Distorsione Caviglia e Osteopatia

Distorsione della caviglia e osteopatia

Indice

È possibile trattare una distorsione della caviglia con l’osteopatia, per aumentare le possibilità di ripresa completa e diminuire le recidive.

Che cos’è la distorsione?

La distorsione, per definizione, è la perdita momentanea ed incompleta dei rapporti articolari fra due capi ossei.

La distorsione della caviglia è uno dei più comuni infortuni muscolo-scheletrici dell’arto inferiore che si presenta durante l’attività sportiva e nelle attività ricreative: si stima rappresenti il 15% di tutti gli infortuni negli atleti. È più frequente nel basket, nel calcio e nella pallavolo.

La maggior parte dei pazienti recupera completamente, ma nel 20-40% circa compaiono dolore e instabilità cronica.

Approfondimento: distorsione della caviglia

La distorsione della caviglia è uno degli infortuni più comuni e può provocare dolore alla caviglia e difficoltà di deambulazione. Si verifica spesso nell’ambito sportivo, ma può essere causata anche da una semplice caduta.

In questo articolo vedremo cos’è la distorsione acuta della caviglia, come viene diagnosticata e quali sono i trattamenti possibili.

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Cenni di anatomia

Anatomia della caviglia, dolore alla caviglia

Il termine caviglia, nel linguaggio comune, si riferisce alla regione in cui il piede e la gamba si uniscono.

Le ossa principali della caviglia sono l’astragalo (nel piede), la tibia e il perone nella gamba.

L’astragalo viene pinzato tra i due malleoli peroneale e tibiale e si muove garantendo i movimenti del piede che sono:

  • Flessione dorsale
  • Flessione plantare
  • Movimento verso l’interno, detto inversione
  • Movimento verso l’esterno, detto eversione.

La stabilità attiva della caviglia è garantita da muscoli e tendini coinvolti nel movimento: posterolateralmente dai tendini dei muscoli peronei lungo e breve, medialmente dai tendini del muscolo tibiale anteriore, del muscolo flessore lungo delle dita e del flessore lungo dell’alluce.

La stabilità passiva, invece, dipende dai legamenti del compartimento interno e del compartimento esterno. I legamenti del compartimento interno sono ricoperti entrambi dal grande legamento deltoideo, e sono:

  • il legamento tibio-astragalico anteriore
  • il legamento tibio-astragalico posteriore.

legamenti del compartimento esterno svolgono il ruolo di contenimento della caviglia. Essi sono:

  • il legamento peroneo-astragalico anteriore
  • legamento peroneo-astragalico posteriore
  • il legamento peroneo-calcaneare.

Il complesso legamentoso esterno è la struttura maggiormente coinvolta nelle distorsioni della caviglia.

Tipi di distorsione

Le distorsioni della caviglia possono essere di due tipi:

  • in eversione: quando il piede va in dentro, si sommano i parametri di rotazione interna, adduzione, flessione plantare.
  • in inversione: quando invece il piede va in fuori, si sommano i parametri di rotazione esterna, abduzione, flessione dorsale.

Cosa può causare una distorsione della caviglia?

Le cause sono molteplici, più comunemente si presenta dopo un movimento brusco del piede sia in eversione che in inversione.
Altre cause che predispongono alla distorsione della caviglia possono essere:

Distorsione della caviglia
  • Traumi da contatto
  • Terreno sconnesso
  • Appoggio del piede sbagliato
  • Ricaduta dopo un salto
  • Calzature non adatte o che provocano un’andatura scorretta
  • Instabilità a seguito di altri traumi o precedenti distorsioni.

Sintomatologia e diagnosi

La sintomatologia dolorosa del trauma alla caviglia è rappresentata da:

  • Dolore vivo
  • Instabilità
  • Impossibilità all’appoggio e al movimento
  • Dolore alla palpazione
  • Limitazione funzionale causata dal dolore che il paziente avverte durante i movimenti
  • Gonfiore ed edema (raccolta di liquido e/o sangue che rende la pelle violacea).

Esame obiettivo della caviglia in distorsione

L’esame obiettivo durante una visita ortopedica o una valutazione fisioterapica o osteopatica può aiutare a capire l’entità del problema.

In base alla gravità, le distorsioni di caviglia possono infatti essere classificate in tre gradi:

  • Nella distorsione di grado 1, o distorsione leggera della caviglia, i legamenti vengono solo stirati e non compaiono rotture macroscopiche.
  • In quella di grado 2, o moderata, vi sono una parziale rottura dei legamenti.
  • Nella distorsione di grado 3, o grave, vi è una rottura completa dei legamenti.

L’esame obiettivo rivela nelle distorsioni di grado 1 una modesta tumefazione o dolorabilità: il danno funzionale è assente o minimo e non compare instabilità articolare.

Nelle distorsioni di grado 2 rivela una moderata tumefazione e dolorabilità, una certa perdita della funzione articolare e una lieve instabilità.

Nelle distorsioni di grado 3 rileva tumefazione, ecchimosi e dolorabilità, incapacità di sostenere il peso sull’arto e instabilità meccanica dell’articolazione.

Per individuare segni di instabilità articolare vengono di solito utilizzati il test del cassetto anteriore e il test di inclinazione dell’astragalo (tilt astragalico).

Esami diagnostici

Dopo l’esame obiettivo, potrebbero essere richiesti alcuni esami diagnostici per confermare la distorsione della caviglia.

Gli esami più opportuni sono:

Distorsione alla caviglia: cosa fare immediatamente?

Se si crede di aver subito una distorsione della caviglia, la prima cosa da fare è applicare il protocollo PRICE:
  • Protection: protezione. È importante immobilizzare la caviglia per evitare ulteriori lesioni.
  • Rest: riposo per le prime 48-72 ore dall’infortunio. Bisogna assolutamente evitare di esercitare pressione sulla caviglia.
  • Ice: ghiaccio. Si consigliano impacchi di ghiaccio da applicare immediatamente poiché il freddo impedisce la formazione di ematomi.
  • Compression: compressione. Fare uso di bende elastiche per comprimere la zona interessata e ridurre così il gonfiore.
  • Elevation: elevazione. È opportuno tenere in alto la gamba per agevolare il ritorno venoso e contrastare così lo sviluppo di un edema infiammatorio.
Trattamento del dolore alla caviglia, dolore alla caviglia, rimedi per il dolore alla caviglia

Il metodo PRICE è una tecnica che può consentire di ridurre il gonfiore, alleviare il dolore e accelerare la guarigione, in attesa di ulteriori accertamenti e qualora non siano necessari ulteriori trattamenti medici (immobilizzazione, chirurgia ecc.).

Trattamento riabilitativo

Se non c’è bisogno della chirurgia, il trattamento è prima di tutto riabilitativo per evitare rigidità e recidive.

Il protocollo riabilitativo prevede:

  • Esercizi di rinforzo muscolare
  • Esercizi propriocettivi: la propriocezione è la percezione che abbiamo di una parte del nostro corpo nello spazio. Una propriocezione alterata può portare ad un appoggio errato del piede al terreno ed a nuovi episodi distorsivi in futuro. Questi esercizi, che utilizzano strumenti come le tavolette basculanti, sono indispensabili nei traumi di grado moderato e severo per riacquisire un corretto appoggio ed un’adeguata propriocezione.
  • Esercizi di resistenza: esercizi dinamici per il recupero dell’agilità e della resistenza muscolare.

Distorsione alla caviglia e osteopatia: cosa può fare l’osteopata?

In seguito ai trattamenti necessari e soltanto quando la situazione si è stabilizzata, è possibile rivolgersi ad un osteopata per una terapia manipolativa di supporto, in grado di ripristinare la normale mobilità articolare per non lasciare la caviglia viziata nel movimento.

L’osteopata non agisce nel momento in cui la caviglia presenta gonfiore e dolore, è opportuno attendere che il gonfiore si attenui prima di eseguire il trattamento.

Durante la distorsione, in base al trauma in eversione o inversione, i legamenti si stirano e si allungano oltre la loro normale anatomia. Significa, cioè, che si lesionano e rimangono mal posizionati. In questo caso l’osteopata riposizionerà il legamento nella giusta posizione portando così il piede nella sua corretta posizione articolare.

Altro aspetto del trattamento osteopatico riguarda il trattamento per la sotto-astragalica (ossa del piede). Questa manovra tende a normalizzare l’articolazione riducendone lo squilibrio e restituendole i corretti parametri funzionali, al fine di restituirle un’ampiezza e una qualità di movimento migliore.

Per migliorare la mobilità dell’articolazione, la manipolazione osteopatica va a ridurre le compressioni presenti e a rilasciare:

  • le tensioni tissutali
  • l’ipertono dei muscoli dell’arto inferiore
  • la membrana interossea strettamente interconnessa al sistema tibia-perone.

Successivamente è possibile trattare l’articolazione interessata andando a ripristinare la biomeccanica di tutto il piede e della caviglia: lo scopo principale del trattamento osteopatico è riposizionare le ossa del piede e allentare la tensione legamentosa. Infatti l’osteopata focalizza la sua azione sulla mobilitazione di tibia, perone e astragalo e sul rilascio dei tessuti molli e delle fasce muscolari della gamba.

Osteopatia e prevenzione per la distorsione della caviglia

L’osteopatia in questa fase, oltre a intervenire sulla zona traumatizzata, inserisce la distorsione nella globalità dell’individuo per evitare e prevenire che tale trauma possa disturbare la normale funzionalità di altri distretti e sistemi (come il ginocchio, l’anca, il bacino, la colonna, i visceri).

Grazie al trattamento di osteopatia per la distorsione della caviglia, oltre al recupero della funzionalità articolare, si ha un effetto positivo sull’assetto posturale e neuromuscolare, aumentando quindi le possibilità di un più rapido recupero.

Infatti una distorsione che non viene trattata in maniera corretta può degenerare in una delle più frequenti e pericolose condizioni post traumatiche che sono le recidive: una volta presa una distorsione, ne seguiranno molte altre, incrementando il numero di frattura e caduta.

Bibliografia: fonti e note

  • La Riabilitazione in Ortopedia, Seconda edizione, Elsevier Editore, Gennaio, 2004 S. Brent Brotzman, M.D., Kevin E. Wilk, P.T.
  • Test Ortopedici e Neurologici, Quarta edizione, Verduci Editore, Marzo, 2006. Cipriano J.J.