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Il farmaco biologico Dostarlimab è efficace nella terapia del carcinoma dell’endometrio in stadio avanzato?

Indice

Il farmaco biologico dostarlimab avrebbe dimostrato ottimi risultati nella gestione terapeutica di pazienti affette da carcinoma dell’endometrio.

Terapia per il carcinoma dell'endometrio: il farmaco biologico dostarlimab

Il carcinoma dell’endometrio rappresenta una delle neoplasie maligne più frequenti che colpiscono il sesso femminile, e in molti Paesi industrializzati rappresenta il primo tumore maligno ginecologico più comune.

Per definizione questa tipologia di neoplasia bersaglia l’endometrio, ossia la tonaca mucosa che riveste dall’interno la cavità uterina, e origina sempre da una proliferazione focale di cellule endometriali, sostenuta dall’azione di ormoni estrogeni, la quale si sviluppa clinicamente in una iperplasia endometriale.

Una classificazione permette di distinguere i carcinomi dell’endometrio in due categorie basilari, in virtù del proprio comportamento biologico e della tendenza all’invasione locale:

  • I carcinomi endometriali di tipo 1 generalmente sono di basso grado, ossia non manifestano un’alta propensione ad invadere i tessuti vicini (come il miometrio) e hanno un’evoluzione più lenta.
  • I carcinomi endometriali di tipo 2 al contrario presentano una più spiccata tendenza all’invasione tissutale e sono dunque associati a una sopravvivenza minore dopo la diagnosi.

Il trattamento per il carcinoma endometriale, una volta ricevuta la diagnosi, dipende molto dalle caratteristiche del tumore e dalla sua stadiazione.

Per le forme più gravi di carcinoma endometriale, di stadio 3 o 4 o con tendenza alla recidiva, la gestione della malattia, anche se chirurgica drastica, non conduce spesso a esiti favorevoli, in quanto la sopravvivenza media è stimata intorno ai 3 anni. Per questa ragione si sta investendo nella ricerca di nuovi farmaci biologici, come il dostarlimab, che agiscono direttamente sui checkpoint immunitari connessi al tumore, cercando di attenuarne l’entità.

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Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Danimarca, Stati Uniti.
  • Tipo di pazienti: Donne maggiorenni con diagnosi di carcinoma dell’endometrio in fase avanzata o con prima recidiva.

Scopo dello studio: il farmaco dostarlimab è efficace per la cura del carcinoma dell'endometrio?

Gli autori dello studio hanno verificato l’efficacia del farmaco biologico dostarlimab, in associazione ad altri due agenti chemioterapici, nel trattamento del carcinoma endometrioide in fase avanzata in donne affette da tale patologia o con prima recidiva della stessa.

Progettazione

Il presente trial ha selezionato e incluso nello studio 494 pazienti adulte, tutte accomunate dalla diagnosi di carcinoma dell’endometrio in stadio avanzato (3 o 4) o con prima recidiva della malattia.

Successivamente tutte le partecipanti sono state suddivise in due gruppi di uguale numerosità:

  • Il primo gruppo, sperimentale, ha ricevuto la somministrazione di dostarlimab¹ in associazione ad altri due agenti chemioterapici, a dose dimezzata (500 mg) ogni 3 settimane per 6 cicli e in fase successiva nella dose di 1000 mg, ogni 6 settimane fino a 3 anni.
  • Il secondo gruppo, di controllo, ha ottenuto la somministrazione di un placebo, in associazione alla consueta terapia chemioterapica antineoplastica.

Risultati: con dostarlimab aumenta la sopravvivenza nel cancro dell'endometrio invasivo

I risultati del trial clinico controllato randomizzato hanno messo in luce che:

  • Il tasso di sopravvivenza a 2 anni della sottopopolazione con instabilità genetiche alla base del tumore² è stato circa 4 volte più alto nel gruppo sperimentale che nel gruppo di controllo.
  • Nella popolazione complessiva, il tasso della sopravvivenza libera da malattia è risultato circa doppio nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo.
  • Gli eventi avversi più comuni come nausea ed alopecia sono risultati pressoché simili nei due gruppi mentre gli eventi avversi più gravi sono stati leggermente più alti nel gruppo che ha assunto il dostarlimab.

Conclusioni

Il farmaco biologico dostarlimab, un inibitore del checkpoint immunitario, ha dimostrato risultati eccellenti nella gestione terapeutica di pazienti affette da carcinoma endometriale in stadio avanzato o ricorrente, in associazione ad altri consueti chemioterapici (carboplatino e paclitaxel).

L’efficacia del trattamento, sebbene non esente dal verificarsi di alcune reazioni avverse anche gravi, ha manifestato risultati ancora più significativi in quelle pazienti con deficit di meccanismi genetici alla base del tumore, come l’elevata instabilità dei microsatelliti.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Mirza MR, Chase DM, Slomovitz BM et al. Dostarlimab for primary advanced or recurrent endometrial cancer. New England Journal of Medicine. 2023;388(23):2145–58.

[1] Mahdy H, Casey MJ, Crotzer D. Endometrial Cancer. [Aggiornato il 26 settembre 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.

Nota 1. Il dostarlimab è un farmaco che appartiene alla classe degli inibitori del checkpoint immunitario, specificamente un anticorpo monoclonale anti-PD-1. Il meccanismo d’azione del dostarlimab coinvolge l’interazione con il recettore PD-1 (Programmed Death-1) sulle cellule del sistema immunitario. Il recettore PD-1 è presente sulla superficie dei linfociti T, che sono importanti cellule del sistema immunitario coinvolte nella risposta antitumorale. Il suo legame con le molecole di PD-L1 (Programmed Death Ligand-1), presenti su alcune cellule tumorali e su altre cellule del microambiente tumorale, svolge un ruolo critico nella regolazione della risposta immunitaria. Le cellule tumorali possono sfruttare questa interazione PD-1/PD-L1 per evitare l’attacco del sistema immunitario. Il dostarlimab agisce bloccando l’interazione tra PD-1 e PD-L1. In pratica il farmaco si lega al recettore PD-1 sui linfociti T, impedendo così la connessione con le molecole di PD-L1 sulle cellule tumorali.

Nota 2. Le instabilità e i deficit genetici alla base della tumorigenesi in questione considerati sono: il mismatch repair e l’alta instabilità dei microsatelliti.