Esame obiettivo: il segno di Murphy per la colecistite acuta

Il segno di Murphy per la colecistite acuta

In questo articolo vediamo cos’è il segno di Murphy e qual è il suo significato a livello clinico.

 

Di che cosa si tratta

Il segno di Murphy è uno dei segni che si ricercano all’esame obiettivo dell’addome, in particolare nel caso di addome acuto dove indica nella maggior parte dei casi un’infiammazione della colecisti, detta anche colecistite. Prende il nome dal chirurgo statunitense omonimo che lo ha descritto per primo. Si tratta di una ipersensibilità alla palpazione profonda del quadrante superiore destro dell’addome quando un soggetto respira profondamente.

 

Come si esegue la manovra

Il paziente va valutato in posizione supina, con la muscolatura dell’addome per quanto possibile rilassata.

Il medico porta la mano poco sotto le coste, a destra, nel quadrante superiore destro dell’addome del soggetto. Occorre identificare il punto colecistico, che è situato sotto la 10ª costa di destra, a livello della sua estremità anteriore.

Punto colecistico per il segno di Murphy, evidenziato in rosso

 

Il medico comprime l’addome nella zona eseguendo una palpazione profonda e nel frattempo invitando il soggetto a inspirare profondamente.

 

Positività del segno di Murphy

Il segno di Murphy risulta positivo se il paziente avverte dolore durante la pressione nella zona, tanto da interrompere bruscamente l’inspirazione. Per tale motivo il segno di Murphy è chiamato anche “segno dell’arresto inspiratorio”

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Se il segno è positivo, a completamento dell’indagine occorre eseguire la manovra anche dal lato sinistro, dove non deve evocare dolore.

 

Significato del segno di Murphy

Il segno è nella maggior parte dei casi espressione di una infiammazione della colecisti, detta anche colecistite.

La motivazione del dolore consiste nel fatto che la colecisti infiammata viene compressa tra la spinta dalla inspirazione e quindi dal diaframma dall’alto verso il basso, e la mano del medico che palpa l’addome dal basso all’alto. La colecisti infiammata, così compressa, provoca nel paziente un dolore acuto che gli impedisce di inspirare, perché così facendo riduce la pressione e quindi il dolore.

 

Utilità del segno di Murphy

La manovra è utile per differenziare il dolore addominale nel quadrante superiore destro. Usualmente è positivo nella colecistite acuta e negativo nella litiasi del coledoco, nella pielonefrite e nella colangite.

Non altrettanto possiamo dire della specificità: la positività del segno non è sistematicamente legata alla colecistite acuta, ma potenzialmente anche ad altri problemi addominali nella stessa regione o quadrante. Anche tra i soggetti ci può essere un’importante differenza, per esempio nei pazienti anziani il segno è meno attendibile che nei soggetti più giovani.
Di certo nel momento in cui il segno di Murphy è positivo esso va interpretato alla luce delle indicazioni fornite dall’anamnesi e dall’esame obiettivo generale e richiede di svolgere dei test diagnostici ulteriori per confermare la diagnosi di colecistite oppure verificare la presenza di altre patologie in atto.

 

Segno di Murphy ecografico

Una notazione particolare merita il cosiddetto “segno di Murphy ecografico”; in questo caso a premere sull’addome del paziente non è la mano del medico, ma la sonda ecografica. L’ecografista passa, premendola, la sonda ecografica sull’ipocondrio destro e il paziente avverte un intenso dolore che lo costringe a interrompere l’inspirazione respiratoria. In associazione con segni ecografici di infiammazione della colecisti questo segno ecografico assume un maggiore valore diagnostico rispetto al segno di Murphy tradizionale.

 

Il segno di Murphy per i non addetti ai lavori

Se un vostro conoscente ha un dolore addominale nella zona destra dell’addome, nel dubbio può essere utile svolgere questo test anche per chi non è specialista. Se lo trovate positivo, solo a destra, avete un possibile sospetto per richiedere una valutazione da parte del vostro medico curante che valuterà il caso e potrà prescrivervi eventualmente ulteriori esami di approfondimento.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

 

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