Sistema elettronico di allerta precoce e mortalità ospedaliera

Sistema elettronico di allerta precoce: può ridurre la mortalità ospedaliera?

UN SISTEMA ELETTRONICO DI ALLERTA PRECOCE DEI RICOVERATI PUÒ AIUTARE A RIDURRE LA MORTALITÀ?

 

Introduzione

Attualmente tutti gli ospedali tengono un’enorme mole di dati relativi a ciascun paziente ma solo in rari casi tutti questi dati sono utilizzati al massimo delle potenzialità.

Molte ricerche si stanno dunque concentrando nell’ideare un sistema finalizzato di raccolta e monitoraggio dei dati di ogni paziente, in modo da ottenere vantaggi pratici come l’abbassamento della mortalità ospedaliera. [1]

 

Il sistema di allerta eCART¹

Il sistema eCART è uno dei metodi elettronici al momento più utilizzati per stimare il rischio di arresto cardiaco in un paziente adulto ricoverato, cercando di curarlo per tempo.

Questo sistema si basa su un algoritmo che monitora molti parametri vitali e variabili in ogni singolo istante.

Se il software percepisce il rischio di arresto cardiaco nel paziente monitorato informa subito il team sanitario di riferimento, coinvolgendo sia i medici che gli infermieri.

 

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale compiuto in due anni successivi, prima e dopo l’adozione del sistema di allerta.
  • Luogo: Stati Uniti d’America.
  • Tipo di pazienti: Pazienti adulti ospedalizzati.

 

Scopo dello studio

Lo scopo dello studio è stato quello di verificare un eventuale abbassamento della mortalità ospedaliera adottando un sistema elettronico di allerta nei pazienti adulti ricoverati.

 

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Progettazione dello studio

Lo studio ha interessato più di 6500 pazienti, tutti maggiorenni e ricoverati in un reparto medico-chirurgico.

Nel corso di due anni successivi, negli stessi 10 mesi, si è valutata la mortalità ospedaliera prima e dopo l’adozione del sistema elettronico di allerta dei parametri vitali dei pazienti osservati.

Il rischio calcolato dal software eCART ha messo in atto due tipi di risposte:

  • Quando lo score di rischio ha superato la soglia alta, superiore al 95° percentile, è stata subito allertata l’unità di Terapia Intensiva, per l’eventuale trasferimento del paziente.
  • Quando lo score di rischio è stato compreso nella soglia intermedia, ovvero 89°-95° percentile, il sistema ha allertato subito gli infermieri che hanno misurato più costantemente i parametri vitali del paziente, informando il medico.

 

Risultati

I risultati dello studio in tutti i pazienti osservati ha dimostrato:

  • Una diminuzione del rischio di mortalità ospedaliera di circa il 60% nei pazienti considerati ad alto rischio dal sistema eCART;
  • Una diminuzione del rischio di mortalità ospedaliera di circa il 50% nei pazienti considerati a rischio medio dal sistema eCART.

Gli autori hanno anche evidenziato un più precoce trasferimento del paziente nel reparto di Terapia Intensiva e un monitoraggio più stretto dei parametri vitali ogni due ore.

 

Conclusioni

In definitiva, l’adozione di un sistema elettronico di allerta negli ospedali contribuisce ad abbassare significativamente i tassi di mortalità ospedaliera, sicuramente per il più rapido trasferimento del paziente a rischio in Terapia Intensiva.

C’è comunque da osservare che questo tipo di dato riguarda un sistema sanitario americano, dove spesso le decisioni si prendono non in base a ragionamenti clinici, ma in base a protocolli. Spesso guardare il malato ed osservarlo con attenzione è molto più efficace per prevenire le problematiche, rispetto a delegare ai sistemi elettronici il riconoscimento delle problematiche quando esse sono già in atto.

 

pasquale macirella redazione

Pasquale Macirella, studente di Medicina VI anno

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Fonti e note: