Anti-infiammatori e artrite reumatoide

Artrite reumatoide: gli anti-infiammatori assunti precocemente danno riduzione dell’affaticamento cronico?

CONTROLLARE DA SUBITO L’INFIAMMAZIONE NELL’ARTRITE REUMATOIDE PUÃ’ ATTENUARE LA FATICA MUSCOLARE NEL TEMPO?

 

Introduzione

L’artrite reumatoide è una patologia infiammatoria cronica, a decorso progressivo, che colpisce in maniera selettiva le articolazioni del corpo, rendendole tumefatte e dolorose¹.

Questa malattia cela alla base una fisiopatologia immunologica, in virtù della quale i linfociti attaccano e distruggono proteine delle articolazioni in maniera abnorme e incontrollata.

Uno dei sintomi più invalidanti dell’artrite reumatoide è rappresentato dal graduale e peggiorativo senso di affaticamento del paziente dovuto al fatto che le articolazioni divengono via via più gonfie e rigide.

 

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale di due anni con estensione di ulteriori tre anni.
  • Luogo: Belgio.
  • Tipo di pazienti: Pazienti affetti da artrite reumatoide.

 

Lo studio: usare subito gli anti-infiammatori nell’AR riduce l’affaticamento muscolare nel tempo?

Gli autori dello studio hanno innanzitutto valutato ed esaminato a distanza di due anni, e poi dopo ulteriori tre anni, lo stato di fatica percepito dai pazienti² diagnosticati con artrite reumatoide.

Lo scopo principale è consistito nel verificare se l’assunzione di anti-infiammatori nelle prime fasi della malattia avesse potuto giovare a lungo termine sull’affaticamento lamentato dai pazienti.

 

Risultati: è bene utilizzare subito gli anti-infiammatori nell’artrite reumatoide?

Sono stati arruolati circa 350 pazienti in cui, tramite questionari, si sono registrati lo stato di dolore percepito e la salute mentale. È emerso che:

  • La gran parte dei pazienti non ha riscontrato a 5 anni dall’inizio dello studio un beneficio ottenuto in termini di riduzione della fatica, nonostante la somministrazione costante della terapia anti-reumatica.
  • Il gruppo di pazienti che ha invece assunto dalle prime fasi della malattia farmaci anti-infiammatori in maniera controllata ha riscosso un netto miglioramento nell’attenuazione dell’affaticamento nel corso degli anni.

 

banner acqua idrogenata desktop

Conclusioni: ha senso l’utilizzo precoce dei FANS nell’Artrite Reumatoide?

L’affaticamento cronico è uno dei sintomi peggiori accusati dai pazienti affetti da artrite reumatoide.

Un’ottima prospettiva di ricerca, confortata dai risultati del presente studio, consiste nel cercare di controllare con efficacia questo sintomo agli esordi della malattia, ricorrendo all’assunzione di farmaci anti-infiammatori.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi rimanere aggiornato sulle nostre prossime pubblicazioni clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter.

 

Fonti e note:

ARTICOLO ORIGINALE: Doumen M, Pazmino S, Bertrand D, et al. Longitudinal trajectories of fatigue in early RA: the role of inflammation, perceived disease impact and early treatment response.

Nota 1. L’artrite reumatoide predilige in genere le piccole articolazioni e si manifesta con una tipica rigidità articolare, sperimentata al momento del risveglio. La malattia sembra colpire maggiormente le donne e ha una prevalenza di circa l’1% nella popolazione generale.

Nota 2. Il senso di affaticamento del paziente è stato desunto dal dolore riferito, da una valutazione medica globale, da eventuali disabilità acquisite e dal gonfiore progressivo delle articolazioni.