mosquirix vaccino anti-malaria

Approvato il primo vaccino contro la malaria 

OMS approva primo vaccino contro la malaria  

Lo scorso 6 Ottobre 2021 è stata una data storica per la salute globale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha infatti approvato e incoraggiato l’uso del primo vaccino contro la malaria del mondo nelle popolazioni dei paesi più colpiti (6).

La malaria è una malattia antica che accompagna l’uomo da millenni. Ha un decorso complesso, che, nonostante le misure di prevenzione e le terapie farmacologiche esistenti, continua a mietere più di 400.000 vittime ogni anno in tutto il mondo. Nonostante gli sforzi internazionali, in particolare britannici, fino ad oggi non esisteva un vaccino riconosciuto contro la malaria.

  

Un vaccino contro la malaria: Mosquirix 

Il vaccino consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) agisce contro il parassita trasmesso dalle zanzare Anopheles che causa la maggior parte dei casi di malaria, il Plasmodium falciparum. 

Il vaccino è conosciuto con il nome commerciale Mosquirix (dalla parola inglese mosquito – in italiano zanzara) o, in gergo tecnico, RTS,S/AS01 (RTS,S), poiché è composto da RTS,S, la sostanza che emula P. falciparum, e da AS01E, un adiuvante, cioè una sostanza che potenzia la risposta immunitaria e migliora l’effetto finale del vaccino. Mosquirix è stato sviluppato dalla multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK) e il suo sviluppo procede dal 1987, quindi da più di 30 anni, con un costo di più di 750 milioni di dollari forniti da GSK e dalla Bill & Melinda Gates Foundation. I trial clinici che hanno testato la validità e la sicurezza del vaccino sono terminati nel 2015, con parere scientifico positivo dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).  

Perciò, nel gennaio 2016 l’OMS ha coordinato l’organizzazione di alcuni studi pilota che si propongono di rispondere a molti quesiti:

  • Che effetto ha il vaccino nei contesti reali dove la malaria è molto presente?
  • È possibile somministrare le quattro dosi di vaccino raccomandate?
  • Qual è il ruolo del vaccino nella riduzione delle morti tra i bambini?
  • Il vaccino rimane sicuro come dimostrato nei trial clinici?

In collaborazione con i ministeri della salute di tre paesi africani particolarmente colpiti – Ghana, Kenya e Malawi e con il supporto finanziario di varie associazioni umanitarie per la salute globale, dal 2019 sono state distribuite più di 2.3 milioni di dosi di Mosquirix a 800.000 bambini sopra i 5 mesi, e lo studio continuerà fino al 2023.  

banner acqua idrogenata desktop

I risultati ottenuti fino ad oggi mostrano che Mosquirix ha un’efficacia limitata: previene infatti solo il 39% dei casi di malaria, e il 29% dei casi di malattia grave che richiede il ricovero, numeri molto bassi se compariamo all’efficacia a cui siamo stati abituati dei vaccini contro Covid-19, superiore al 90%. 

Nonostante ciò, l’OMS ha dichiarato che l’utilizzo del vaccino, insieme agli strumenti antimalarici di cui già si dispone, potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno. 

Zanzariere trattate con insetticida, eliminazione dell’habitat naturale della zanzara Anopheles, utilizzo preventivo e curativo di medicine antimalariche hanno già determinato un calo dei casi. Secondo l’OMS, questo vaccino si aggiunge al portfolio degli strumenti utilizzabili. 

A questa dichiarazione si uniscono dei dati incoraggianti pubblicati lo scorso Agosto 2021 dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine sul prestigioso giornale scientifico New England Journal of Medicine. Lo studio ha seguito quasi 7000 bambini di età compresa tra i 5 ed i 17 mesi a cui è stato somministrato (1) il vaccino da solo, (2) il ciclo stagionale di medicine antimalariche da sole, come di consueto prima della stagione delle piogge quando le zanzare sono più presenti, (3) sia vaccino, sia medicine antimalariche. 

In primis i risultati mostrano come l’efficacia del vaccino non sia inferiore al ciclo di medicine antimalariche nel prevenire l’insorgenza di casi di malaria. Un dato incoraggiante, in quanto le esperienze delle campagne antimalariche del passato insegnano che l’ampio utilizzo dei medicinali può sempre favorire l’insorgenza di plasmodi resistenti, i quali presto diventerebbero prevalenti.  

Il dato più importante che emerge dagli studi è che grazie alla combinazione di vaccino e medicinali antimalarici si verificano il 72.9% in meno di morti per malaria. Quindi il razionale dietro l’utilizzo del vaccino sarebbe quello di somministrarlo per limitare i contagi in combinazione con gli strumenti che già sono disponibili.  

 

Un altro possibile vaccino all’orizzonte, l’R21 del Jenner Institute 

Il Jenner Institute all’Università di Oxford (l’istituto che insieme ad AstraZeneca ha prodotto il noto vaccino anti-Covid) ha annunciato ad aprile i primi risultati di efficacia ottenuti dagli studi sul loro vaccino antimalarico, chiamato R21. Il vaccino è una versione modificata del Mosquirix in modo da essere più potente e meno costosa da produrre. 

La collaborazione comprende anche l’azienda americana Novavax, anch’essa produttrice di vaccini anti-Covid, che invece fornisce l’adiuvante, quella sostanza che potenzia la risposta immunitaria per ottimizzare la vaccinazione.

L’R21, secondo i primi trial clinici su 450 bambini, potrebbe avere un’efficacia del 77%, cioè alta quasi il doppio del Mosquirix, che permetterebbe di sfondare la barriera del 75%, giudicata dall’OMS significativa per cominciare l’eradicazione della malaria.  

Il Professor Adrian Hill, direttore del Jenner Institute, spiega come sia importante capire che con una malattia così grave e diffusa non abbia senso parlare di competizione tra produttori di vaccini. Come nel caso del Covid-19, è importante avere a disposizione il più alto numero di vaccini possibile per salvare migliaia di persone e tutelare gli oltre 13 milioni di bambini che nascono in Africa ogni anno.  

Per quanto riguarda i costi, il Jenner Institute ha preso accordi con il Serum Institute of India (SII), che si occuperebbe della fabbricazione in larga scala e a basso costo del vaccino, in modo che questo mantenga un prezzo accessibile per la maggior parte dei paesi.  

Data l’impressionante incidenza di malaria in Africa, molto maggiore di quella del Covid-19, gli scienziati del Jenner Institute stanno prendendo in considerazione di fare richiesta per l’autorizzazione all’utilizzo del vaccino in emergenza, incoraggiati dalle tempistiche record con cui è stato approvato l’utilizzo di emergenza dei vaccini Covid-19 (ora completamente autorizzati dalle agenzie regolatorie).  

Conclusioni 

Non sarà certamente risolutivo, ma un nuovo importante strumento si aggiunge alla lotta contro la malaria, il vaccino GSK Mosquirix. La sua efficacia è limitata, ma in combinazione con altri metodi di prevenzione e trattamento può rivelarsi comunque una manovra di salute pubblica importante, specialmente in ragione dell’altissima prevalenza di questa terribile malattia. Intanto, ricerche parallele su altri vaccini stanno cercando di portare l’efficacia ad un livello molto più alto, per far sognare finalmente al mondo l’eradicazione della malattia. 

 

elena boero

Dott.ssa Elena Boero, Biologa

 

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi rimanere aggiornato sulle nostre prossime pubblicazioni clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter.

 

  Fonti e note:

  1. WHO recommends groundbreaking malaria vaccine for children at risk
  2. Alonso PL, Sacarlal J, Aponte JJ, et al (2004) Efficacy of the RTS,S/AS02A vaccine against Plasmodium falciparum infection and disease in young African children: Randomised controlled trial.
  3. D C, I Z, I S, et al (2021) Seasonal Malaria Vaccination with or without Seasonal Malaria Chemoprevention.
  4. Maxmen A (2021) Scientists hail historic malaria vaccine approval —  Nature. 
  5. Datoo, M. S., Natama, M. H., Somé, A., Traoré, O., Rouamba, T., Bellamy, D., Yameogo, P., Valia, D., Tegneri, M., Ouedraogo, F., Soma, R., Sawadogo, S., Sorgho, F., Derra, K., Rouamba, E., Orindi, B., Lopez, F. R., Flaxman, A., Cappuccini, F., … Tinto, H. (2021). Efficacy of a low-dose candidate malaria vaccine, R21 in adjuvant Matrix-M, with seasonal administration to children in Burkina Faso: a randomised controlled trial.  -The Lancet.
  6. Di seguito la citazione della dichiarazione ufficiale:  WHO recommends that in the context of comprehensive malaria control the RTS,S/AS01 malaria vaccine be used for the prevention of P. falciparum malaria in children living in regions with moderate to high transmission as defined by WHO.  RTS,S/AS01 malaria vaccine should be provided in a schedule of 4 doses in children from 5 months of age for the reduction of malaria disease and burden.