Assorbenti interni e sindrome da shock tossico TSS

Assorbenti interni e sindrome da shock tossico (TSS): c’è un’associazione?

Indice

Questo studio ha voluto determinare se lo sviluppo della sindrome da shock tossico (TSS) è associato all’utilizzo di assorbenti interni in donne con le mestruazioni.

La sindrome da shock tossico (TSS) e gli assorbenti interni

La sindrome da shock tossico (TSS) è una malattia acuta caratterizzata dallo sviluppo improvviso di febbre, ipotensione, disfunzione di molti organi e desquamazione della pelle che può rapidamente evolvere in shock grave. Questi sintomi sono dovuti alle tossine prodotte da alcuni batteri, tra cui lo Stafilococco aureus (l’esotossina TSST-1) e lo Streptococco pyogenes.

Dal 1978, anno in cui la TSS è stata descritta per la prima volta, sono stati condotti diversi studi per ricercare un’associazione tra l’uso di assorbenti interni e lo sviluppo della sindrome da shock tossico. Fino al 1996 sono stati riportati 5.296 casi di TSS negli Stati Uniti, dei quali il 74% è riconducibile alla TSS mestruale (spesso il trattamento della sindrome da shock tossico associata alle mestruazioni è ritardato a causa di diagnosi errate).

Approfondimento: sindrome da shock tossico (TSS)

La sindrome da shock tossico (Toxic Shock Syndrome – TSS) è una condizione rara, ma potenzialmente fatale, dovuta alla presenza di tossine nel sangue che provocano una risposta immunitaria eccessiva. Spesso è associata erroneamente solo all’uso di tamponi super assorbenti durante il ciclo mestruale, ma può verificarsi per cause differenti.

In quest’articolo ne esploreremo i sintomi, le cause, le modalità di prevenzione e le opzioni di trattamento disponibili.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: meta-analisi
  • Luogo: database MEDLINE, EMBASE, CENTRAL, LILACS
  • Tipo di pazienti: donne con le mestruazioni che utilizzano assorbenti interni.

Scopo dello studio: esiste un'associazione tra l'utilizzo di assorbenti interni e lo sviluppo della TSS?

I ricercatori hanno valutato 90 studi, identificati attraverso i seguenti database: MEDLINE, EMBASE, CENTRAL, LILACS.

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Tra questi ne sono stati selezionati sei che rientravano nei criteri di inclusione: erano tutti studi caso-controllo osservazionali e il loro scopo era valutare se l’utilizzo degli assorbenti interni era un fattore di rischio per lo sviluppo della Sindrome da shock tossico (TSS).

Anche la definizione di TSS era comune. Si tratta di una malattia caratterizzata da:

  • febbre
  • rash cutaneo
  • ipotensione
  • coinvolgimento di tre o più sistemi (tra cui muscolare, gastrointestinale, renale).

Risultati: c'è un'associazione tra uso di assorbente interno e sindrome da shock tossico

La meta-analisi ha riscontrato che l’Odds Ratio globale di questi studi è di 19.60: il risultato è quindi significativo e l’utilizzo di assorbenti interni è un fattore di rischio per lo sviluppo della TSS.

Gli studi presentano un basso livello di eterogeneità e un basso rischio di bias.

Conclusione

Con questo studio si è messo in luce che la relazione tra il fattore di rischio e la malattia è statisticamente significativa. Per evitare o diminuire il rischio di sviluppare la TSS è cruciale adottare delle misure igieniche:

  • usare assorbenti con grado di assorbenza adeguato al flusso
  • non utilizzarli di notte
  • non tenere lo stesso assorbente per più di 6/8 ore.

Inoltre anche la composizione degli stessi deve avere caratteristiche specifiche come resistenza e integrità delle fibre. L’utilizzo corretto degli assorbenti interni ha portato a una riduzione del rischio di sviluppare la TSS negli anni, anche se è sempre presente.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: H.J. Ortiz Rojas, H.A. García-Perdomo, Association between tampons and toxic shock syndrome in menstruating women: A systematic review and meta-analysis, Sexologies, Volume 31, Issue 4, December 2022, Pages 444-452