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Disturbi metabolici e depressione maggiore: c’è una possibile relazione?

Indice

In questo recente studio sembrerebbe essere stata messa in evidenza una relazione tra i disturbi metabolici e la depressione. Vediamolo insieme.

Depressione e disturbi metabolici

Il Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) è un disturbo psichiatrico comune e severo. È caratterizzato dalla perdita di appetito, la compromissione di più capacità funzionali, una peggiore qualità della vita, fino a portare il paziente a comportamenti suicidari.

La MDD rappresenta l’11% di tutte le cause di disabilità: fino al 15% delle persone che ne sono affette in maniera ricorrente finisce per suicidarsi.

I tentativi di suicidio infatti sono considerati una problematica emergente tra i quadri depressivi. Possono essere tentativi impulsivi con una bassa letalità, ma anche tentativi ben pianificati che portano fino alla morte per suicidio.

Tra i fattori associati ai tentativi di suicidio nei pazienti con Depressione Maggiore vi sono disturbi metabolici in comorbidità, tra cui aspetti glicemici e i livelli di ormoni tiroidei.

Approfondimento: la depressione: cause, sintomi e cure

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La depressione è un termine generico utilizzato per descrivere una serie di disturbi mentali caratterizzati da un umore depresso e/o da perdita di interesse o piacere in attività normalmente gradite.Vediamola nel dettaglio, scoprendo insieme quali sono le cause, i sintomi e le possibili cure.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio cross-selectional
  • Luogo: Cina
  • Tipo di pazienti: Soggetti adulti con diagnosi di Depressione Maggiore con primo episodio psicotico, in assenza di trattamento farmacologico

Scopo dello studio: i disturbi metabolici influiscono sulla depressione maggiore?

Lo scopo di questo studio è stato di gettare luce sulla relazione tra i sintomi psicotici della Depressione Maggiore, l’assetto metabolico – tra tutti i fattori glicemici e tiroidei – e l’entità del rischio suicidario.

Progettazione dello studio

I soggetti coinvolti sono stati 1178, tutti affetti da Depressione Maggiore e un primo episodio psicotico.

Le condizioni cliniche psicopatologiche dei pazienti sono state quindi esplorate a partire dai seguenti questionari:

  • Hamilton Depression Scale (HAMD) per la sintomatologia depressiva.
  • Hamilton Anxiety Scale (HAMA) per quella ansiosa.
  • Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS) per i tratti psicotici.

Inoltre sono stati misurati la glicemia a digiuno, parametri metabolici quali la lipidemia, e i livelli di ormone tiroideo.

Risultati

La ricerca ha fatto emergere che:

  • Dopo aver interpretato i punteggi delle scale HAMA e HAMD, l’indice di rischio suicidario è stato 1,88 volte superiore nei pazienti con depressione e disturbi del metabolismo del glucosio rispetto ai pazienti depressi che non avevano la glicemia alterata.
  • Rispetto a chi non aveva registrato tentativi di suicidio, i pazienti depressi con disturbi del metabolismo del glucosio avevano punteggi più alti sia su HAMD e HAMA, maggiori sintomi positivi su PANSS, nonché livelli più elevati di pressione arteriosa sistolica e diastolica, colesterolo totale, colesterolo LDL, ormone stimolante la tiroide (TSH), TgAb e anticorpi tiroidei TPOAb.
  • La combinazione di punteggi alla scala dei sintomi psicotici positivi, quelli del colesterolo plasmatico e della pressione arteriosa sistolica hanno contribuito a discriminare i tentativi di suicidio dai casi di depressione senza tentativi di suicidio.

Conclusioni

I risultati di questo studio hanno messo in evidenza un’elevata incidenza di tentativi di suicidio in pazienti con diagnosi di Depressione Maggiore e disturbi glicemici in comorbilità.

In conclusione, l’insieme di tratti psicopatologici rilevanti, di parametri metabolici e di livelli dell’ormone tiroideo hanno un importante impatto sui tentativi di suicidio in questi gruppi di pazienti.