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Ferritina alta: cause e rimedi per la iperferritinemia

Indice

La ferritina è una proteina coinvolta nel metabolismo del ferro: quando è alta, condizione nota come iperferritinemia, può indicare una serie di problemi di salute.

Questo articolo esplorerà in modo approfondito le cause, i sintomi, la diagnosi e il trattamento per la ferritina alta.

Se vuoi conoscere di più riguardo la ferritina e le sue funzioni nel nostro organismo, puoi leggere il nostro articolo al riguardo!

Approfondimento: Ferritina, la proteina che immagazzina il ferro

La ferritina è una proteina globulare solubile prodotta da tutti i vertebrati, compresi gli esseri umani: la sua funzione principale è legare e immagazzinare il ferro in modo sicuro. Infatti riesce a contenere un’elevata quantità di ferro che, se si trovasse libera all’interno del corpo, risulterebbe tossica.

La sua concentrazione nel sangue è spesso utilizzata come indicatore dei livelli di ferro nel corpo. Scopriamo di più in questo articolo!

Quali sono le cause della ferritina alta?

Questa condizione può essere causata da una varietà di fattori, vediamo i principali:

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  • Fattori genetici: Alcune persone possono avere una predisposizione genetica a livelli più alti di ferritina nel sangue, una condizione nota come iperferritinemia genetica. Può essere ereditata da uno o entrambi i genitori e può manifestarsi sin dalla nascita o svilupparsi in età adulta. Può essere associata a mutazioni specifiche che influenzano la regolazione del metabolismo del ferro nel corpo.
  • Infiammazione e infezioni: Durante una risposta infiammatoria il sistema immunitario produce un’elevata quantità di ferritina per limitare la disponibilità di ferro per i patogeni, poiché questo è essenziale per la crescita batterica. Pertanto malattie come l’artrite reumatoide o la malattia di Crohn possono essere associate ad iperferritinemia.
  • Malattie epatiche: Poiché il fegato svolge un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo del ferro, le malattie epatiche come l’epatite cronica o la cirrosi possono influenzare i livelli di ferritina. Il danneggiamento del fegato può infatti alterare la capacità di regolare il metabolismo del ferro e portare all’accumulo di ferritina nel sangue.
  • Malattie ematologiche: Alcune malattie ematologiche possono causare iperferritinemia. L’emocromatosi ereditaria è un esempio significativo: si tratta di una malattia genetica in cui il corpo assorbe e accumula eccessivamente il ferro. Ciò porta a un aumento dei livelli di ferritina nel sangue e può causare danni agli organi se non trattata.
  • Altre cause: Esistono altre possibili ragioni, come un’eccessiva assunzione di ferro attraverso la dieta o l’uso di integratori o anche l’insufficienza renale cronica, l’abuso di alcool, frequenti trasfusioni di sangue e alcuni tumori.

Come si manifesta l'iperferritinemia?

Può manifestarsi attraverso una serie di segni e sintomi che possono variare da lievi a gravi, anche se in alcuni casi potrebbe non esserci alcun sintomo evidente.

Tra i sintomi più comuni:

iperferritinemia e debolezza
  • Affaticamento e debolezza: L’aumento dei livelli di ferritina può influenzare il normale metabolismo energetico nel corpo, causando stanchezza e mancanza di energia.
  • Dolori articolari e muscolari: Possono essere dolori diffusi o localizzati in diverse parti del corpo. Spesso sono più evidenti al mattino o dopo periodi di riposo prolungato.
  • Perdita di capelli: Un aumento dei livelli di ferritina può influenzare negativamente il ciclo di crescita dei capelli, portando a una maggiore caduta.
  • Dolore addominale: Può manifestarsi come un dolore sordo o crampi nell’area addominale.
  • Problemi cardiaci: Sebbene i meccanismi esatti siano ancora oggetto di studio, si ritiene che l’eccesso di ferro possa causare danni ai tessuti cardiaci e contribuire all’insorgenza di patologie come l’insufficienza cardiaca o aritmie.
  • Altri sintomi: Come irritabilità, problemi di concentrazione, pallore della pelle, difficoltà respiratorie o alterazioni dell’appetito.

È importante notare che i sintomi possono variare da persona a persona e dipendono dalle cause sottostanti.

Inoltre livelli persistentemente elevati di ferritina possono portare a complicazioni a lungo termine come:

Valori di riferimento e diagnosi di ferritina alta

La diagnosi viene effettuata tramite un esame del sangue: un campione di sangue viene prelevato e analizzato per determinare la concentrazione di ferritina nel sangue.

I valori di riferimento possono variare leggermente tra i laboratori, ma in generale vengono considerati elevati valori superiori a:

  • 300-400 ng/mL per gli uomini,
  • 200-300 ng/mL per le donne.
Esame del sangue ferritina

Una volta confermata la diagnosi sarà necessario individuare le cause sottostanti.

Questo richiede una valutazione medica approfondita e ulteriori esami di laboratorio, come:

  • Test del fegato per valutare la funzionalità epatica;
  • Esami genetici per identificare eventuali mutazioni genetiche legate all’accumulo di ferro;
  • Test per escludere malattie ematologiche specifiche.

In alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere ad esami di imaging, come l’ecografia addominale o la risonanza magnetica, per valutare lo stato degli organi coinvolti nel metabolismo del ferro, come il fegato.

Trattamento e gestione dell'iperferritinemia

Una volta individuata la causa specifica, possono essere adottate diverse strategie per ridurre i livelli di ferritina nel sangue e prevenire eventuali complicazioni.

Vediamo le più comuni.

Trattamento delle cause sottostanti

Il trattamento mirato delle cause sottostanti è fondamentale per gestire la condizione, ad esempio:

  • Se è causata da un’infiammazione cronica, possono essere prescritti farmaci anti-infiammatori o immunosoppressori per ridurre l’infiammazione e normalizzare i livelli di ferritina.
  • Se la causa è una malattia epatica, possono essere adottate misure per gestire e trattare la malattia, inclusi farmaci specifici o interventi chirurgici.

Terapia di riduzione del ferro

Nei casi in cui i livelli di ferritina siano particolarmente elevati o se sono presenti complicazioni, può essere necessario ridurli attivamente attraverso:

  • Salassi di sangue regolari, che rimuovono l’eccesso di ferro dal corpo,
  • Uso di chelanti del ferro, farmaci che legano il ferro in eccesso e favoriscono la sua escrezione attraverso le urine o le feci.

Monitoraggio regolare e collaborazione multidisciplinare

Dopo l’avvio del trattamento è essenziale monitorare regolarmente i livelli di ferritina nel sangue: ciò consentirà di valutare l’efficacia della terapia e apportare eventuali modifiche.

Il monitoraggio periodico è particolarmente importante per le persone con condizioni croniche o genetiche che necessitano di un trattamento a lungo termine.

La gestione della ferritina può inoltre richiedere la collaborazione tra diversi professionisti sanitari, come:

La formazione di un team multidisciplinare può garantire un trattamento completo e personalizzato, tenendo conto delle diverse esigenze.

Come prevenire la ferritina alta?

Sebbene alcuni fattori di rischio possano essere ereditari o legati a condizioni mediche preesistenti, ci sono alcune misure generali che possono essere adottate per prevenire o ridurre il rischio di sviluppare iperferritinemia o come supporto alle terapie di gestione.

Tra queste:

Prevenzione dell'iperferritinemia
  • Mantenere una dieta equilibrata: È importante evitare un’eccessiva assunzione di alimenti ricchi di ferro, come carne rossa, frattaglie e molluschi. È consigliabile consultare un nutrizionista per ottenere una dieta personalizzata che mantenga un bilancio adeguato di nutrienti, inclusi il ferro e altri minerali.
  • Limitare l’assunzione di alcol: L’assunzione eccessiva di alcol può influenzare negativamente il metabolismo del ferro e può essere associata a livelli elevati di ferritina.
  • Mantenere un peso corporeo sano e praticare attività fisica regolare: Poiché l’obesità e il sovrappeso sono stati associati a iperferritinemia, mantenere un peso corporeo sano attraverso una combinazione di alimentazione equilibrata e attività fisica regolare può contribuire a prevenire l’accumulo eccessivo di ferro nel corpo.
  • Evitare l’automedicazione con integratori di ferro: L’assunzione inappropriata di integratori senza una reale necessità può portare ad accumuli eccessivi di ferro nel corpo. È importante assumerli solo su consiglio medico.
  • Gestione delle condizioni sottostanti: Se si è a conoscenza di condizioni mediche che possono influenzare i livelli di ferritina, è importante gestirle in modo adeguato.
  • Monitoraggio regolare: Anche se non si hanno sintomi evidenti di ferritina alta, è consigliabile sottoporsi a controlli regolari per valutarne i livelli. Questo può aiutare a individuare eventuali cambiamenti precocemente e adottare tempestive misure preventive o di gestione.

Ferritina alta: cosa è bene ricordare?

Alti livelli di ferritina possono essere causati da diverse condizioni. Tra le più comuni troviamo una predisposizione genetica, infiammazioni e infezioni, malattie epatiche o ematologiche.

Questa condizione può manifestarsi con vari sintomi, diversi in base alla causa sottostante, come affaticamento e debolezza, dolori articolari e muscolari, perdita di capelli, dolori addominali e problemi cardiaci.

La diagnosi avviene tramite un esame del sangue che misura la concentrazione di ferritina: in generale, livelli superiori a 300-400 ng/mL per gli uomini e 200-300 ng/mL per le donne sono considerati elevati. In seguito alla diagnosi è necessario capire quali siano le cause scatenanti: è quindi possibile sia necessario effettuare ulteriori esami di laboratorio o di imaging.

In seguito si potrà procedere con il trattamento, diverso in base alle cause. Potrebbe includere le cure per le cause sottostanti, una terapia per la riduzione del ferro quando i livelli sono troppo elevati ed un monitoraggio regolare della condizione, facendosi aiutare da un team multidisciplinare di specialisti.

In aggiunta alle terapie, o come metodi di prevenzione, è bene applicare anche alcune modifiche al proprio di stile di vita. In particolare si consiglia di evitare un’alimentazione ricca di alimenti carichi di ferro, evitare l’uso di integratori se non consigliati dal proprio medico, limitare l’assunzione di alcool, mantenere un sano peso corporeo e, infine, gestire le eventuali condizioni mediche preesistenti e monitorare regolarmente la concentrazione di ferritina nel sangue.