Ozonoterapia per la sclerosi multipla

Ozonoterapia per la Sclerosi Multipla

Indice

In questo recente studio si sono voluti verificare gli effetti dell’ozonoterapia in pazienti affetti da sclerosi multipla.

Sclerosi multipla e ozonoterapia

La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa su base autoimmunitaria caratterizzata da un danneggiamento sia di tipo vascolare che metabolico.

È stato dimostrato che i pazienti affetti da questa malattia hanno un livello aumentato di stress ossidativo, quindi utilizzare la terapia con l’ozono, come trattamento adiuvante, sembrerebbe razionale.

Questo perché l’ozono ha un ruolo fondamentale nell’infiammazione: induce un leggero stress ossidativo promuovendo la generazione di specie anti-ossidative. È anche un efficace agente anti-batterico, anti-fungino e anti-virale.

E’ inoltre utilizzato per trattare patologie vascolari e generalmente per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e la microcircolazione.

La miscela di ossigeno e ozono può essere somministrata attraverso varie vie, ad esempio tramite autotrasfusione. In particolare questa procedura consiste nel prelevare del sangue dal paziente, in seguito di aggiunge la miscela e infine si inietta nuovamente nel paziente.

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Approfondimento: Sclerosi Multipla

La sclerosi Multipla (SM) rientra nelle malattie demielinizzanti infiammatorie del sistema nervoso centrale: sono patologie che colpiscono la sostanza bianca [1], infatti vengono anche chiamate leucoencefalopatie.

E’ la più frequente tra esse, e perciò rappresenta la causa maggiore di disabilità neurologica del giovane adulto.

Approfondimento: Ozonoterapia, la procedura per curare con Ossigeno e Ozono

L’ossigeno-ozonoterapia, detta anche più semplicemente ozonoterapia, è un metodo di cura caratterizzato dalla somministrazione di specifiche miscele a base di ossigeno (O2) e ozono medicale (O3) per il trattamento di un vasto numero di disturbi e patologie.La miscela utilizzata svolge sull’organismo un’azione antibiotica, antinfiammatoria ed antidolorifica.

Attualmente, proprio grazie a tali proprietà curative, l’ozonoterapia trova largo impiego nella pratica clinica.

Caratteristiche dello studio

Scopo dello studio: l'ozonoterapia può aiutare nel trattamento della sclerosi multipla?

In questo studio si è voluta verificare l’efficacia del trattamento di autoemoterapia con ozono per pazienti con sclerosi multipla.

Sono stati monitorati i cambiamenti nel pattern cerebrovascolare dei pazienti con sclerosi multipla e in soggetti normali durante l’ozonoterapia utilizzando la metodica NIRS (near-infrared spectroscopy) [1]. Questa tecnica infatti può monitorare i cambiamenti di concentrazione dell’emoglobina ossigenata e ridotta nel tessuto cerebrale e dare quindi informazioni sulla sua vascolarizzazione.

Approfondimento: Auto-Emotrasfusione con Ossigeno e Ozono (GAE), come funziona?

In questo articolo parliamo di Grande Auto-Emotrasfusione o GAE, che è una metodica terapeutica di ozonoterapia, che prevede l’utilizzo di ozono e ossigeno.

Risultati: un miglioramento del metabolismo cerebrale

In accordo con precedenti studi eseguiti, è stato riscontrato che l’autoemoterapia con ozono aumenta il livello di ossigenazione del tessuto cerebrale sia nei soggetti con sclerosi multipla sia nel gruppo controllo.

I pazienti con sclerosi hanno raggiunto un aumentato livello di ossigenazione solo alla fine del monitoraggio. La terapia con ozono aumenta il metabolismo cerebrale e quindi aiuta a migliorarne i livelli che sono solitamente bassi nei pazienti affetti da questa malattia.

Conclusione

Questo studio non può spiegare quali sono gli effetti positivi della terapia a livello funzionale e molecolare; ulteriori e più complessi studi saranno necessari.  In aggiunta ha inciso anche il numero limitato di pazienti che hanno partecipato.

Il contributo più innovativo di questo lavoro è la dimostrazione che l’analisi lineare e non lineare dei segnali NIRS è necessaria per caratterizzare i cambiamenti nel tessuto cerebrovascolare dopo l’ozonoterapia. Quest’ultimo aspetto potrà avere un impatto sulla caratterizzazione dei cambiamenti cerebrovascolari durante il trattamento e consentire lo sviluppo di terapie personalizzate e più efficaci.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Filippo Molinari, Daniele Rimini, William Liboni, U Rajendra Acharya, Marianno Franzini, Sergio Pandolfi, Giovanni Ricevuti, Francesco Vaiano, Luigi Valdenassi, Vincenzo Simonetti, Cerebrovascular pattern improved by ozone autohemotherapy: an entropy-based study on multiple sclerosis patients, Med Biol Eng Comput. 2017 Aug;55(8):1163-1175.

[1] È stata eseguita un’analisi lineare e non lineare dei segnali cerebrali NIRS con lo scopo principale di valutare l’effetto dell’autoemoterapia con ozono sul tessuto cerebrale normale e patologico. I segnali NIRS sono stati analizzati utilizzando una combinazione di tempo, tempo-frequenza e analisi non lineare.