TSH

TSH

L’ormone tireotropo (TSH) svolge un ruolo fondamentale nel nostro corpo, influenzando direttamente la funzione della ghiandola tiroide.

Agisce all’interno del sistema endocrino, coordinando la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei per mantenere l’omeostasi e il corretto funzionamento del nostro organismo.

In questo articolo esploreremo come si forma e come agisce questo ormone, cercando di fornire una panoramica completa.

 

Anatomia e fisiologia dell’ormone tireotropo

Tiroide, patologie della tiroide, esami della tiroide

La contestualizzazione anatomica e fisiologica è fondamentale per comprendere a pieno il ruolo dell’ormone tireotropo nel sistema endocrino e nel mantenimento dell’equilibrio metabolico.

Le ghiandole coinvolte nel sistema endocrino sono:

  • Ghiandola pituitaria (o ipofisi): ha la forma di un pisello ed è situata alla base del cervello, all’interno della scatola cranica. È divisa in due parti: l’adenoipofisi (o lobo anteriore) e la neuroipofisi (o lobo posteriore). È spesso considerata il “centro di controllo” del sistema endocrino poiché produce e rilascia diversi ormoni che regolano molte funzioni del corpo.
  • Ghiandola tiroide: si trova nella parte anteriore del collo, proprio sotto l’area chiamata “nodo cricotiroideo“. È a forma di farfalla, composta da due lobi collegati da un sottile istmo. Produce due importanti ormoni tiroidei, la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che hanno un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo del corpo e influenzano numerosi processi fisiologici.

 

Struttura del TSH

È costituito da due subunità:

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  • Subunità alfa: è comune ad altri ormoni glicoproteici, come l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone luteotropico (LTH o prolattina).
  • Subunità beta: è specificatamente sua e gli conferisce proprietà uniche.

La sintesi del TSH avviene all’interno delle cellule dell’adenoipofisi, chiamate tireotrope, e coinvolge diversi passaggi:

  • Trascrizione genica: il gene che lo codifica viene trascritto in un precursore chiamato preproormone tireotropo, che contiene sia la subunità alfa comune che la subunità beta specifica.
  • Processamento: il preproormone viene successivamente processato nel reticolo endoplasmatico rugoso delle cellule tireotrope. Durante questa fase la sequenza segnale presente nella porzione N-terminale del preproormone viene rimossa, trasformando il precursore in proormone tireotropo.
  • Clivaggio proteolitico: il proormone tireotropo subisce un clivaggio proteolitico all’interno del Golgi, dove la subunità alfa e la subunità beta vengono separate. La beta viene ulteriormente modificata attraverso l’aggiunta di zuccheri, formando una glicoproteina.
  • Secrezione: le subunità alfa e beta si combinano per formare l’ormone tireotropo funzionale, il quale viene immagazzinato nelle vescicole all’interno delle cellule tireotrope, pronte per essere rilasciate in risposta a stimoli appropriati.

 

Sistema di feedback negativo

La produzione e il rilascio di TSH sono regolati a livello endocrino da un sistema di feedback negativo, che segue questo processo:

  1. L’ipotalamo rileva i livelli di ormoni tiroidei nel sangue, e se questi sono bassi, stimola la secrezione di tireotropina (TRH).
  2. Il TRH viene quindi rilasciato nell’ipofisi anteriore, o adenoipofisi. Qui si lega ai recettori presenti sulle cellule tireotrope dell’adenoipofisi, stimolando la produzione e il rilascio di TSH.
  3. A sua volta l’ormone tireotropo agisce sulla ghiandola tiroide per regolarne la funzione. L’ormone tireotropo si lega ai recettori specifici presenti sulle cellule tiroidee, stimolando la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei, principalmente T4 e T3.
  4. Una volta che i livelli di T4 e T3 aumentano nel sangue e raggiungono un valore adeguato, esercitano un feedback negativo sul sistema ipotalamo-ipofisario.
  5. Questo feedback negativo inibisce la produzione e il rilascio di TRH dall’ipotalamo e di TSH dall’adenoipofisi, riducendo così la stimolazione sulla ghiandola tiroide.

Questa complessa interazione tra l’ipotalamo, l’ipofisi e la ghiandola tiroide è essenziale per mantenere l’omeostasi e la regolazione adeguata della funzione tiroidea.

 

Qual è il ruolo del TSH nel corpo?

L’ormone tireotropo svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione della ghiandola tiroide e nel mantenimento dell‘equilibrio degli ormoni tiroidei nel corpo.

Vediamo gli aspetti chiave.

 

Stimolazione della produzione e del rilascio di ormoni tiroidei

La sua azione principale è quella di stimolare la ghiandola tiroide a produrre e rilasciare gli ormoni tiroidei. Attivando una serie di segnali intracellulari stimola la sintesi e il rilascio di T4 e T3, ormoni essenziali per regolare:

  • il metabolismo cellulare
  • la crescita
  • lo sviluppo
  • la funzione di molti tessuti e organi nel corpo.

 

Aumento dell’attività della ghiandola tiroide

Ne stimola l’attività aumentando il numero e la dimensione delle cellule tiroidee (conosciute come follicolari) e la produzione di enzimi e proteine necessari per la sintesi degli ormoni tiroidei. Questo processo contribuisce all’aumento complessivo della funzione tiroidea.

Inoltre può aumentare l’uptake di iodio da parte delle cellule follicolari tiroidee, un passo cruciale per la sintesi degli ormoni tiroidei.

 

Effetti su altri tessuti

È stato dimostrato che l’ormone tireotropo ha effetti extra-tiroidei su vari tessuti e organi nel corpo. Ad esempio può influenzare il metabolismo energetico, aumentando il consumo di ossigeno e la produzione di calore.

Inoltre può avere effetti sul sistema:

  • cardiovascolare
  • nervoso centrale
  • muscolo scheletrico

e su altri sistemi biologici.

 

Valori del TSH: normali, alti o bassi

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I suoi livelli nel sangue vengono spesso misurati tramite un semplice esame del sangue come parte di un pannello di laboratorio per valutare la funzione tiroidea complessiva. 

I livelli normali possono variare da laboratorio a laboratorio ma in linea generale i range di riferimento tipici sono:

  • Normale: 0,4 – 4,0 mIU/L
  • Valori bassi: inferiori a 0,4 mIU/L
  • Valori alti: superiori a 4,0 mIU/L

Questi valori possono variare in base a fattori come:

  • l’età
  • il sesso
  • le condizioni mediche individuali.

 

Ruolo clinico del TSH e patologie correlate

Questo ormone svolge un ruolo clinico cruciale nella diagnosi di diverse patologie tiroidee.

Vediamo le principali.

 

Ipertiroidismo

In caso di ipertiroidismo, la ghiandola tiroide produce e rilascia eccessivi quantitativi di ormoni tiroidei, come la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).

Questa condizione può essere causata da diverse patologie, come la malattia di Graves-Basedow o un gozzo multinodulare tossico.

Nei casi di ipertiroidismo primario i livelli di TSH nel sangue sono generalmente soppressi o bassi. Poiché l’ormone tireotropo è regolato da un feedback negativo, la produzione di TSH viene inibita quando i livelli di ormoni tiroidei sono eccessivamente alti.

 

Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è caratterizzato da una produzione inadeguata di ormoni tiroidei da parte della ghiandola tiroide.

Può essere causato da diverse condizioni, come:

Nei casi di ipotiroidismo primario i livelli di TSH nel sangue sono generalmente elevati, come risultato di un feedback negativo in cui l’ipotalamo e l’adenoipofisi cercano di stimolare la ghiandola tiroide a produrre più ormoni.

L’ormone tireotropo può essere inoltre utilizzato per monitorare l’efficacia della terapia sostitutiva degli ormoni tiroidei nei pazienti con ipotiroidismo.

I livelli di TSH si misurano per assicurarsi che siano nel range adatto, poiché ciò indica una corretta dose di ormoni tiroidei somministrata al paziente.

Noduli tiroidei e carcinoma della tiroide

I noduli tiroidei sono formazioni anormali che si sviluppano nella ghiandola tiroide. Possono essere benigni o maligni.

La valutazione dei livelli di TSH è parte integrante della valutazione di noduli tiroidei sospetti.

In caso di carcinoma della tiroide, si misura il livello di TSH per monitorare la funzione tiroidea residua dopo:

  • interventi chirurgici
  • trattamenti con terapia radiometabolica.

 

Screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito

Nei programmi di screening neonatale, i livelli di TSH si misurano per identificare l’ipotiroidismo congenito nei neonati.

L’ipotiroidismo congenito è una condizione in cui il neonato nasce con una produzione inadeguata di ormoni tiroidei. Un elevato livello di TSH nel sangue può suggerire questa condizione e richiedere ulteriori valutazioni e interventi tempestivi per prevenire possibili danni allo sviluppo del cervello e del corpo.

 

TSH: quali sono gli aspetti chiave di questo ormone?

L’ormone tireotropo, o TSH, rappresenta un elemento cruciale per la funzione tiroidea e per il mantenimento dell’equilibrio ormonale nel nostro corpo. La sua azione di regolazione sulla ghiandola tiroide e la sensibilità ai feedback negativi garantiscono che i livelli di ormoni tiroidei siano adeguati alle necessità dell’organismo.

Tra i suoi ruoli principali ricordiamo ad esempio la stimolazione della produzione e del rilascio di ormoni tiroidei, l’aumento dell’attività della tiroide, la regolazione del feedback negativo e gli effetti sugli altri tessuti del corpo.

L’analisi dei suoi livelli nel sangue riveste un ruolo di rilievo nella diagnosi di patologie tiroidee come l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo, i noduli tiroidei e il carcinoma della tiroide. Inoltre è un parametro usato nei programmi di screening neonatale, per valutare la presenza di ipotiroidismo congenito.

Comprendere la sua importanza ci aiuta quindi a riconoscere l’interconnessione complessa tra il sistema endocrino e la funzione tiroidea, promuovendo una migliore consapevolezza e cura della salute tiroidea.