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A cosa servono i tamponi rapidi per Covid-19? Sono attendibili?

A cosa servono i tamponi rapidi per il Covid-19? Sono attendibili?

I tamponi rapidi per il Covid-19 sono in rapida diffusione. Ma sono sicuri e attendibili? Lo scopriamo insieme.

 

Cosa sono i tamponi faringei Covid-19 rapidi e cosa misurano?

Differenza tra il tampone Covid-19 classico e tampone Covid-19 rapido

Il test da tampone faringeo “classico”, o molecolare, ricerca approfonditamente la presenza di materiale virale, specificamente RNA virale. In particolare il processo va alla ricerca di una minima quantità di molecole di RNA virale. Il sistema amplifica artificialmente la quantità di materiale presente in modo da portarlo alla quantità-soglia per essere rilevato dai macchinari anche in quantità minime.

Il processo di amplificazione del materiale virale richiede molto tempo, come i cicli di un lavaggio in lavatrice, almeno 3-4 ore.

 

Il test “rapido” invece va a verificare la presenza di proteine di superficie del virus, dette anche antigeni, senza eseguire una ricerca “approfondita”, cioè senza amplificare il materiale del virus. La risposta si ottiene perciò in pochi minuti.

 

Quanto sono attendibili i tamponi Covid-19 rapidi?

Il test rapido ha una specificità elevata, significa che se è positivo è estremamente probabile che sia realmente così. Diverso invece è il livello di sensibilità, che è inferiore a quella del tampone molecolare. Non è chiaro di quanto. Inizialmente si diceva che fosse del 90%. Ad oggi invece si crede sia di gran lunga inferiore. Sono innumerevoli i casi di persone con tampone rapido negativo che al tampone molecolare invece sono positivi. E la cosa riguarda anche pazienti con sintomi! Non soltanto quelli asintomatici, che si potrebbe immaginare abbiano una carica virale inferiore e quindi più difficile da rilevare. Probabilmente è attorno al 70-80%.

Significa che su 10 persone davvero positive al Coronavirus, il test ne identifica correttamente 7 o 8 mentre per quelle restanti dà un responso negativo anche se la persona è contagiata e ha il virus al suo interno.

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Cosa significa che la sensibilità non è altissima?

Significa che non si possono usare per avere una diagnosi certa. Perché 1-2-3 infetti su 10 scappano ai controlli. Che apparentemente è un buon risultato in percentuale, ma è un disastro a livello numerico. Per ogni 100.000 persone testate in Italia ne scappano così alla rilevazione 10.000-30.000. Che non solo saranno libere di andare in giro ad infettare, ma anzi hanno la “patente” di negativo e quindi si sentono molto più sicuri nelle loro attività quotidiane.

 

Per un approfondimento su specificità, sensibilità e accuratezza di un test diagnostico: Affidabilità di un test diagnostico: matematica e teorema di Bayes

 

Vantaggi e svantaggi dei tamponi Covid-19 rapidi

Vantaggi dei tamponi Covid-19 rapidi

Uno dei vantaggi del test rapido è di sicuro appunto la velocità con cui esso viene elaborato.

Svantaggi dei tamponi Covid-19 rapidi

Lo svantaggio principale è costituito dalla bassa sensibilità, il che non consente di utilizzarli al posto del test standard per avere la massima attendibilità possibile nel risultato e consente solo l’uso per lo screening di massa.

 

Come dovrebbero essere utilizzati i tamponi Covid-19 rapidi?

La loro principale caratteristica, cioè la velocità, unita ad una sensibilità elevata ma non eccezionale lo rendono un perfetto strumento per lo screening. Significa che l’indicazione principale ad eseguire i test rapidi è quella di valutare una popolazione “sospetta” per scremare tra loro quelli probabilmente positivi. È ottimo per testare gli operatori sanitari e le altre categorie di lavoratori a maggior rischio di infezione, per identificare immediatamente tra loro i positivi da sottoporre poi a controllo con il test molecolare.

Per sua natura il test antigenico, di screening appunto, dovrebbe essere ripetuto con una certa frequenza per aumentare la sensibilità del test stesso. Infatti la probabilità di efficacia aumenta con la quantità di test eseguiti nel breve periodo dalla stessa persona. Per esempio se una persona viene sottoposta al test per 2 giorni di fila l’efficacia del test aumenta, arrivando fino al 98% di sicurezza.

 

Come invece vengono utilizzati i tamponi Covid-19 rapidi?

Attualmente quando un paziente viene ammesso in ospedale viene fatto un test rapido in prima battuta. Se negativo allora il paziente viene ammesso in un normale reparto non-covid o covid-free, anche qualora abbia sintomi compatibili con Covid-19. Solo qualora ci sia un sospetto di sindrome Covid-19 allora si fa un test molecolare successivo al rapido.

I test rapidi sono utilizzati anche per la stessa diagnosi dell’insufficienza respiratoria, sempre in attesa poi della conferma della negatività del tampone molecolare.

 

Conseguenze dell’utilizzo dei test rapidi negli ospedali

L’uso di svolgere un test rapido per l’ammissione in ospedale o per valutare la positività di un paziente sospetto è davvero poco raccomandabile. Perché la sensibilità della metodica è accettabile solo se venissero svolti due tamponi ravvicinati, ma di certo non per uno soltanto.

Capita troppo spesso che pazienti inizialmente classificati come negativi al Covid-19 per via del test rapido poi risultino positivi al primo o al secondo tampone classico e nel frattempo vengano a contatto con altre persone, magari fragili, e le infettino.

L’utilizzo del tampone rapido sarebbe da limitare allo screening e non alla diagnosi precoce. Solo un tampone rapido negativo ripetuto a breve distanza di tempo o un tampone molecolare negativo possono dare ragionevole sicurezza di una reale negatività.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin