Modalità di somministrazione dell'ozono in medicina, ozonoterapia

Modalità di somministrazione dell’ozono in medicina

Indice

L’ozono in medicina ha diverse modalità di somministrazione, che variano in base alla patologia trattata e alle condizioni di salute del paziente.

L’ozono è un gas noto per le sue proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie: negli ultimi decenni l’ozonoterapia è stata utilizzata come terapia complementare per varie patologie, dall’artrosi alla malattia parodontale, dalla lombalgia cronica alla fibromialgia.

In questo articolo esploreremo le diverse modalità di somministrazione dell’ozono in medicina, approfondendo i meccanismi d’azione e gli effetti terapeutici di ciascuna di esse.

Modalità di somministrazione dell'ozono

L’ozono può essere somministrato in modalità diverse, ovvero:

  • Autoemoinfusione,
  • Iniezioni,
  • Insufflazioni,
  • Via topica,
  • Idropinica (assunzione di acqua ozonizzata per via orale)

Vediamole nel dettaglio, specificando i benefici connessi ad ognuna di esse.

Autoemoinfusione come modalità di somministrazione dell'ozono

L’autoemoinfusione prevede il prelievo di una quantità di sangue dal paziente che viene arricchita con una miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettata nello stesso paziente.

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Esistono due tipi di procedure di autoemoinfusione:

  • grande autoemoinfusione
  • piccola autoemoinfusione.

Grande autoemoinfusione

La grande autoemoinfusione (GAE) viene utilizzata principalmente per trattare patologie infettive, autoimmunitarie, vascolari e per migliorare la microcircolazione sanguigna.

  • Si preleva una quantità di sangue dal paziente, generalmente da una vena del braccio, utilizzando una siringa sterile. La quantità di sangue prelevata dipende dalla condizione del paziente e dalla dose di ozono che si vuole somministrare; solitamente da 100 a 250 ml.
  • Il sangue prelevato viene quindi miscelato con una quantità determinata di ozono, solitamente in una sacca per la trasfusione.
  • La miscela di sangue e ozono viene fatta ruotare lentamente per alcuni minuti, in modo da favorire l’assorbimento dell’ozono nel sangue.
  • Il sangue ozonizzato viene quindi reinfuso nello stesso paziente, di solito attraverso una vena del braccio o del piede.

Approfondimento: Auto-Emotrasfusione con Ossigeno e Ozono (GAE): come funziona?

In questo articolo parliamo di Grande Auto-Emotrasfusione o GAE, che è una metodica terapeutica di ozonoterapia, che prevede l’utilizzo di ozono e ossigeno.

Benefici riportati dalla grande autoemoinfusione

La grande autoemoinfusione può offrire diversi benefici al paziente.

Alcuni dei principali sono:

  • Miglioramento della circolazione sanguigna: grazie alle sue proprietà ossigenanti e vasodilatatrici l’ozono può migliorare la circolazione sanguigna, aumentando l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti e riducendo il rischio di ipossia e necrosi.
  • Stimolazione del sistema immunitario: può stimolare la produzione di citochine e l’attivazione dei linfociti, migliorando la risposta immunitaria del paziente e la capacità di contrastare infezioni e malattie.
  • Antinfiammatorio: può ridurre l’infiammazione dei tessuti, diminuendo il dolore e il gonfiore in alcune patologie come l’artrite reumatoide, la fibromialgia e la sclerosi multipla.
  • Antimicrobico: l’ozono può uccidere batteri, virus e funghi presenti nel sangue e nei tessuti, favorendo la guarigione di infezioni e prevenendo il diffondersi di patologie infettive.
  • Antiossidante: può inoltre contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo, diminuendo il rischio di malattie croniche e l’invecchiamento cellulare.
  • Miglioramento delle patologie vascolari: l’ozono può migliorare la vasodilatazione, la circolazione sanguigna e il flusso linfatico, favorendo il trattamento di patologie come l’arteriopatia periferica, la neuropatia diabetica e la trombosi venosa.

È importante sottolineare che l’efficacia della GAE dipende dalla corretta diagnosi della patologia, dalla dose di ozono somministrata e dalla frequenza delle sedute.

Piccola autoemoinfusione

La piccola autoemoinfusione (PAE) consiste nell’ottimizzare la capacità dell’ozono di interagire con il sistema immunitario del paziente.

Utilizza lo stesso principio della grande autoemoinfusione, ma con alcune differenze:

  • Viene prelevata una quantità inferiore di sangue dal paziente, che viene poi miscelato con una combinazione di ossigeno e ozono.
  • Il sangue viene reiniettato nel paziente tramite un’iniezione intramuscolare, invece di una infusione endovenosa come nella grande autoemoinfusione.

La PAE viene utilizzata principalmente per stimolare il sistema immunitario del paziente, migliorando così la risposta del corpo alle infezioni e alle malattie autoimmunitarie.

È una procedura medica relativamente semplice e sicura, che richiede solitamente pochi minuti e non causa dolore o fastidi al paziente.

Tuttavia, come per qualsiasi terapia, è necessario considerare le possibili controindicazioni e gli effetti collaterali, che possono variare a seconda della condizione del paziente e della dose di ozono somministrata.

Iniezioni come modalità di somministrazione dell'ozono

Questa tecnica prevede l’iniezione di una miscela gassosa di ossigeno e ozono in determinati punti del corpo, come muscoli, articolazioni o tessuti molli.

Sono due i limiti maggiori di questa modalità di somministrazione dell’ozono:

  • Effetto limitato: le iniezioni hanno un effetto limitato rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono, come ad esempio la GAE, che agisce su tutto il corpo e sul sistema immunitario.
  • Necessità di ripetere le iniezioni: possono richiedere più sedute per ottenere risultati efficaci, mentre altre modalità possono avere effetti più duraturi.

Le iniezioni possono essere cutanee, intramuscolari e intrarticolari. Vediamole nel dettaglio.

Iniezioni sottocutanee

Le iniezioni sottocutanee sono una modalità di somministrazione dell’ozono che consiste nell’iniettare una miscela gassosa di ossigeno e ozono sottocute, ovvero sotto la pelle.

Questa tecnica viene utilizzata principalmente per trattare patologie dermatologiche, come l’acne, l’herpes zoster e le ulcere cutanee, ma può essere meno efficace per patologie che coinvolgono altri sistemi del corpo.

Inoltre possono essere controindicate in pazienti con patologie cutanee gravi o infezioni locali.

Vediamo insieme i vantaggi:

  • Effetto locale: agisce direttamente sulla zona cutanea interessata, favorendo la guarigione di patologie localizzate.
  • Non invasività: è una procedura relativamente semplice e poco invasiva, che non richiede anestesia o sedazione.
  • Le iniezioni cutanee hanno una bassa incidenza di effetti collaterali rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono, come la grande autoemoinfusione o le infiltrazioni articolari.

Iniezioni intramuscolari

È una modalità di somministrazione dell’ozono che consiste nell’iniettare una miscela gassosa di ossigeno e ozono all’interno del muscolo.

Questa tecnica viene utilizzata principalmente per trattare patologie muscolo-scheletriche, come la tendinite, la fibromialgia e il mal di schiena, ma può essere meno efficace per patologie che coinvolgono altri sistemi del corpo.

Inoltre possono essere controindicate in pazienti con patologie muscolo-scheletriche gravi o infezioni locali.

Vediamo insieme i vantaggi:

  • Effetto locale: agiscono direttamente sulla zona muscolo-scheletrica interessata, favorendo il rilassamento muscolare e la riduzione del dolore.
  • Maggiore efficacia rispetto alle iniezioni sottocutanee: possono essere più efficaci delle iniezioni cutanee per patologie muscolo-scheletriche, poiché agiscono più in profondità sui tessuti interessati.
  • Non invasività: le iniezioni intramuscolari sono una procedura relativamente semplice e poco invasiva, che non richiede anestesia o sedazione.

Iniezioni intrarticolari con ozono

Le iniezioni intrarticolari consistono nell’iniettare una miscela gassosa di ossigeno e ozono direttamente all’interno dell’articolazione interessata.

Questa tecnica viene utilizzata principalmente per trattare patologie articolari, come l’artrosi, l’artrite reumatoide e le lesioni sportive, ma può essere controindicata in pazienti con patologie articolari gravi o infezioni locali.

Vediamo insieme i vantaggi che presenta questa modalità di somministrazione dell’ozono:

  • Effetto locale: agisce direttamente sull’articolazione interessata, favorendo la riduzione del dolore e dell’infiammazione.
  • Maggiore efficacia: può essere più efficace delle iniezioni cutanee e intramuscolari per patologie articolari, poiché agisce direttamente all’interno dell’articolazione.
  • Minore invasività rispetto ad altre tecniche: possono essere meno invasive rispetto ad altre tecniche di trattamento, come la chirurgia articolare.

Insufflazioni come modalità di somministrazione dell'ozono

Prevede l’introduzione di una miscela gassosa di ossigeno e ozono in una cavità corporea o un organo tramite un’apposita sonda o un catetere. Durante la procedura di insufflazione, la miscela viene introdotta lentamente e in modo controllato nella cavità corporea o nell’organo target.

Anche in questo caso, sono due i limiti maggiori posti da questa modalità di somministrazione:

  • Effetto limitato: ha un effetto limitato rispetto ad altre modalità.
  • Necessità di ripetere le insufflazioni: può richiedere ripetute sedute per ottenere risultati efficaci, mentre altre modalità di somministrazione dell’ozono possono avere effetti più duraturi.

Le insufflazioni possono essere rettali, vaginali, uterine e uretrali.

Vediamole insieme nel dettaglio.

Insufflazioni rettali con ozono

Le insufflazioni rettali sono una modalità di somministrazione dell’ozono utilizzata per il trattamento di diverse patologie gastrointestinali, come la colite ulcerosa o il morbo di crohn, la proctite e l’infiammazione intestinale, ma possono essere meno efficaci per patologie che coinvolgono altri sistemi del corpo. Tuttavia essendovi un assorbimento da parte della mucosa intestinale, può essere un’alternativa all’ozono per via sistemica (GAE) per coloro che non desiderano le punture venose.

Inoltre possono essere controindicate in pazienti con patologie gastrointestinali gravi, come l’occlusione intestinale.

Vediamo insieme i vantaggi:

  • Effetto locale: agisce direttamente sulla zona intestinale interessata, favorendo la riduzione dell’infiammazione e del dolore.
  • Bassa invasività: è una procedura poco invasiva, che non richiede anestesia o sedazione.
  • Bassa incidenza di effetti collaterali: hanno una bassa incidenza di effetti collaterali rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono, come la grande autoemoinfusione o le infiltrazioni articolari.

Insufflazioni vaginali con ozono

Le insufflazioni vaginali sono una modalità di somministrazione dell’ozono utilizzata per il trattamento di diverse patologie ginecologiche, come la vaginite, la candida e l’infiammazione pelvica, ma possono essere meno efficaci in altre situazioni.

Inoltre possono essere controindicate in pazienti con patologie vaginali gravi, come l’herpes genitale.

I vantaggi sono:

  • Effetto locale: le insufflazioni vaginali agiscono direttamente sulla zona vaginale interessata, favorendo la riduzione dell’infiammazione e del dolore.
  • Bassa invasività: sono una procedura poco invasiva, che non richiede anestesia o sedazione.
  • Bassa incidenza di effetti collaterali rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono, come la grande autoemoinfusione o le infiltrazioni articolari.

Insufflazioni uterine con ozono

Le insufflazioni uterine sono una modalità di somministrazione dell’ozono utilizzata per il trattamento di diverse patologie ginecologiche, come la dismenorrea, l’endometriosi e l’infertilità. Possono essere controindicate in pazienti con patologie uterine gravi, come i fibromi uterini.

Vediamo insieme i vantaggi delle insufflazioni uterine:

  • Effetto locale: agiscono direttamente sull’utero, favorendo la riduzione dell’infiammazione e del dolore.
  • Bassa invasività: sono una procedura poco invasiva, che non richiede anestesia o sedazione.
  • Bassa incidenza di effetti collaterali rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono.

Insufflazioni uretrali con ozono

Le insufflazioni uretrali consistono nell’introduzione di una miscela di ozono e ossigeno nell’uretra del paziente mediante un’apposita sonda o cannula.

Questa modalità di somministrazione è stata utilizzata per il trattamento di varie patologie, tra cui l’infiammazione della prostata (prostatite) e l’uretrite.

Tuttavia l’efficacia e la sicurezza dell’ozonoterapia tramite insufflazioni uretrali non sono state ancora dimostrate in modo definitivo attraverso studi clinici ben progettati e controllati.

Inoltre l’ozonoterapia tramite insufflazioni uretrali può causare effetti collaterali, tra cui dolore uretrale, sensazione di bruciore e infezioni del tratto urinario.

Via topica come modalità di somministrazione dell'ozono

La via topica di somministrazione dell’ozonoterapia consiste nell’applicare localmente sulla pelle una miscela gassosa di ozono e ossigeno, mediante l’utilizzo di apposite creme, unguenti o olii.

Ecco come avviene la somministrazione:

  • Si prepara una miscela gassosa di ossigeno e ozono con una concentrazione di ozono che varia in base alla patologia trattata e alla condizione del paziente.
  • La miscela gassosa viene applicata sulla pelle. L’area interessata viene massaggiata delicatamente per favorire l’assorbimento della miscela.
  • In base alla patologia trattata, può essere necessario ripetere l’applicazione della miscela topica più volte al giorno per ottenere risultati efficaci.

La modalità topica di somministrazione dell’ozono può essere utilizzata per il trattamento di diverse patologie della pelle, come le lesioni ulcerative, le infezioni cutanee e le patologie infiammatorie della pelle.

Vediamo insieme i vantaggi che presenta questa modalità di somministrazione:

  • Effetto localizzato: agisce direttamente sulla zona interessata, favorendo la riduzione dell’infiammazione e del dolore.
  • Bassa invasività: è poco invasiva, non richiede anestesia o sedazione.
  • Facile applicazione: è facile da applicare e può essere utilizzata anche a casa dal paziente.

Questa modalità di somministrazione presenta però dei limiti rispetto alle altre, come ad esempio:

  • Effetto limitato: ha un effetto limitato rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono.
  • Lento assorbimento: richiede un tempo maggiore per essere assorbita rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono.
  • Controindicazioni: può essere controindicata in pazienti con patologie gravi, come le infezioni batteriche o virali.

Ozono per via orale: acqua ozonizzata da bere

Prevede la somministrazione di una soluzione di acqua ozonizzata che viene bevuta dal paziente.

Si procede così:

  • Si prepara una soluzione di acqua ozonizzata, ovvero acqua a cui viene aggiunta una quantità di ozono per renderla terapeutica.
  • Il paziente beve la soluzione ozonizzata. La quantità di soluzione da bere e la concentrazione di ozono variano in base alla patologia trattata e alla condizione del paziente.
  • Può essere necessario ripetere la somministrazione della soluzione ozonizzata per ottenere risultati efficaci.

L’idropinica può essere utilizzata per il trattamento di diverse patologie, come le infezioni intestinali, le patologie dermatologiche e le patologie infiammatorie.

Vediamo insieme i vantaggi:

  • Facile somministrazione: la somministrazione orale è facile e comoda per il paziente.
  • Ampia diffusione: la soluzione ozonizzata viene assorbita dall’intestino e può diffondersi in tutto il corpo, favorendo la riduzione dell’infiammazione e del dolore.
  • Bassa invasività: la somministrazione orale è poco invasiva e non richiede punture o iniezioni.

Questa modalità di somministrazione presenta però dei limiti rispetto alle altre, come ad esempio:

  • Effetto limitato: l’idropinica ha un effetto limitato rispetto ad altre modalità di somministrazione dell’ozono.
  • Assorbimento variabile: l’assorbimento della soluzione ozonizzata può variare da paziente a paziente e in base alla patologia trattata.
  • Controindicazioni: l’idropinica può essere controindicata in pazienti con patologie gravi, come le malattie epatiche o renali.

Per quali patologie è possibile utilizzare la somministrazione dell'ozono?

Vediamo ora in quali casi è possibile utilizzare l’ozonoterapia in base alle evidenze scientifiche odierne.

Impieghi con evidenza elevata

In base agli esiti di revisioni sistematiche con trials controllati randomizzati, revisioni sistematiche con omogeneità di studi di coorte oppure revisioni sistematiche con omogeneità di studi caso-controllo, l’ossigeno-ozono terapia si è rivelata efficace nel trattamento di malattie della colonna vertebrale, come:

  • ernia discale,
  • protrusioni discali,
  • discopatie,
  • sindrome delle faccette articolari,
  • gonartrosi,
  • condromalacia rotulea.

Impieghi con evidenza intermedia

In base agli esiti di trials controllati randomizzati individuali, studi di coorte o di caso-controllo, l’ossigeno-ozono terapia si è rivelata efficace nel trattamento di malattie della colonna vertebrale, come:

  • osteoartrite localizzata,
  • tendinopatie,
  • sindromi canalicolari degli arti,
  • piede diabetico,
  • ulcere cutanee e ustioni,
  • ischemie degli arti,
  • malattie infettive cutanee acute o croniche causate da batteri, virus e funghi.

Limiti all'impiego dell'ozonoterapia

Nonostante l’ozonoterapia sia una terapia promettente e in continua evoluzione, esistono alcune limitazioni generali che riguardano le attuali modalità di somministrazione disponibili.

Ecco alcune delle principali:

Difficoltà di standardizzazione delle dosi

La concentrazione di ozono e la quantità di miscela gassosa utilizzata variano in base alla patologia trattata e alla condizione del paziente.

Tuttavia la mancanza di standardizzazione delle dosi può rendere difficile la riproducibilità dei risultati tra differenti studi o tra differenti centri di ozonoterapia.

Variabilità della risposta individuale

L’efficacia dell’ozonoterapia può variare da paziente a paziente, in base alla patologia trattata, alla gravità della malattia e alle condizioni di salute.

Pertanto può essere difficile prevedere l’efficacia dell’ozonoterapia per ogni singolo paziente.

Effetto limitato sulla malattia sistemica

Alcune modalità di somministrazione dell’ozonoterapia, come l’idropinica o le iniezioni locali, possono avere un effetto limitato sulla malattia sistemica, ovvero sulle patologie che coinvolgono tutto il corpo.

Controindicazioni per le modalità di somministrazione dell'ozono

L’ozonoterapia può essere controindicata in pazienti con patologie gravi, come le malattie epatiche o renali.

Evidenze scientifiche

Nonostante ci siano numerosi studi clinici sull’efficacia dell’ozonoterapia, ci sono ancora alcune patologie per le quali non esistono evidenze scientifiche sufficienti per supportarne l’utilizzo come trattamento efficace, come le malattie autoimmuni o le patologie neurologiche.

Ci sono ancora pochi studi che hanno analizzato gli effetti dell’ozonoterapia in base alla concentrazione di ozono e alla quantità di miscela gassosa utilizzata.

Inoltre il monitoraggio degli effetti collaterali può essere difficoltoso in alcune modalità di somministrazione dell’ozono, come ad esempio nell’insufflazione rettale o vaginale.

Infine, nonostante l’ozonoterapia sia generalmente considerata sicura, ci sono ancora pochi studi sull’incidenza degli effetti collaterali a lungo termine.

Conclusioni

In conclusione l’ozonoterapia è una terapia complementare che sta guadagnando sempre più attenzione in ambito medico.

Grazie alle sue proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie, l’ozonoterapia può essere utilizzata come trattamento efficace per diverse patologie. Può essere inoltre somministrata con varie modalità, a seconda della patologia trattata e delle condizioni di salute del paziente.

Tuttavia è importante sottolineare che l’ozonoterapia deve essere sempre praticata da un medico specializzato in strutture sanitarie autorizzate e il paziente deve essere informato adeguatamente sui rischi e i benefici di questo tipo di trattamento.

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