Il test di Phalen per sindrome del tunnel carpale

Il Test di Phalen per la diagnosi della Sindrome del Tunnel Carpale

Il test di Phalen

 

Che cos’è il Test di Phalen e inquadramento anatomico

Il Test di Phalen, o Manovra di Phalen, è un test clinico provocativo, utilizzato nel riconoscimento e nella diagnosi della sindrome del tunnel carpale.

La sindrome del tunnel carpale è la più comune neuropatia compressiva dell’arto superiore e si verifica quando il nervo mediano, nel suo decorso all’interno del canale del carpo, rimane intrappolato, producendo i sintomi della patologia.

Il tunnel carpale è un canale osteofibroso nel quale, oltre al nervo mediano che fornisce la sensibilità alle prime tre dita della mano, vi sono anche vasi sanguigni e tendini muscolari. In caso di ostruzione del canale, ad esempio dovuta a processi infiammatori o a neoplasie, il nervo mediano rimane intrappolato, restituendo una sintomatologia tipica: intorpidimento, formicolio e parestesia a carico delle prime tre dita della mano.

Il Test di Phalen, di concerto con altri test clinici provocativi, trova impiego nel riscontro della sindrome del tunnel carpale, poiché va a sollecitare meccanicamente l’interno del canale del carpo. Se positivo, il test evoca dunque dolore, fastidio e intorpidimento.

 

Tecnica di esecuzione del Test di Phalen

La Manovra di Phalen è anche nota, nella letteratura scientifica anglosassone, con la denominazione di Wrist Flexion Test (Test di Flessione del Polso), poiché è proprio sulla flessione del polso che il test si impernia.

La logica seguita dalla manovra è che, nella sindrome del tunnel carpale, la pressione meccanica soggiacente all’interno del canale è già aumentata a causa di ostruzioni meccaniche. Dunque, apportando una maggiore pressione all’interno del canale tramite la flessione del polso, i sintomi, se presenti, si esacerbano, evocando dolore e parestesia.

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Più nello specifico, il Test di Phalen consta delle seguenti fasi:

  • Il medico esaminatore, l’ortopedico o il fisiatra, invitano il paziente a rimanere in piedi o seduto, con i gomiti appoggiati a un supporto;
  • Il paziente pone le superfici dorsali delle due mani in opposizione verso il basso, mantenendo, al contempo, gli avambracci in posizione orizzontale;
  • Il medico esaminatore invita il paziente a lasciar cadere in flessione il polso, mantenendo le dita della mano in estensione;
  • Si mantiene la posizione di flessione del polso con le dita in estensione per un tempo compreso tra 30 e 60 secondi, fino all’eventuale comparsa dei sintomi caratteristici.

Un’altra variante della manovra prevede invece che il medico esaminatore stiri passivamente il polso del paziente, ricercandone la massima flessione, a gomiti estesi. Qualora la manovra susciti la sintomatologia, allora è verosimile l’affezione da sindrome del tunnel carpale. [1]

 

Positività del Test 

Il Test di Phalen si considera positivo se, durante l’intervallo di tempo durante il quale il polso è tenuto in flessione, si induce la sintomatologia caratteristica della sindrome del tunnel carpale.

Tale sintomatologia consiste nel riferimento, da parte del paziente, di sensazione di intorpidimento, formicolio e parestesie a livello delle prime tre dita della mano e, talvolta, anche a parte della superficie laterale del quarto dito.

Quando la sindrome del tunnel carpale è piuttosto severa, all’alterazione della sensibilità cutanea si accompagna spesso anche una sintomatologia dolorosa, tanto più grave quanto maggiore è la compressione all’interno del canale del carpo. [2]

 

Interpretazione e significato del Test di Phalen

Il Test di Phalen è un test clinico di provocazione in quanto si va attivamente a provocare la comparsa dei sintomi parestesici in un paziente in cui è sospettata la presenza della sindrome del tunnel carpale.

Nella sindrome del tunnel carpale, infatti, la compressione meccanica all’interno del canale è già elevata e, aumentandola gradualmente con la flessione dei polsi verso il basso, si evocano con più facilità ed evidenza i sintomi tipici.

In genere, si sospetta una sindrome del tunnel carpale di:

  • Entità severa, qualora la positività del test emerga già nei primi 10 secondi della manovra;
  • Entità moderata, qualora la positività del test emerga tra i 10 e i 30 secondi della manovra;
  • Entità lieve, quando sono necessari più di 30 secondi per palesare la sintomatologia e dunque la positività del test, durante la manovra.

È importante sottolineare che è possibile che il test fornisca un risultato falso negativo in quei pazienti che presentano una limitazione funzionale nell’articolazione del polso, e sono dunque impossibilitati ad eseguire una flessione completa verso il basso. [3]

 

Condizioni patologiche correlate 

La condizione patologica correlata con il Test di Phalen è la sindrome del tunnel carpale, la sindrome di intrappolamento nervoso del nervo mediano all’interno del canale del carpo.

 

Attendibilità del Test di Phalen

Il Test di Phalen presenta una buona sensibilità diagnostica e un’ancor più alta specificità diagnostica nell’individuazione della sindrome del tunnel carpale.

Tuttavia, la manovra non è sufficiente da sola per porre diagnosi della sindrome: per questa ragione, viene sovente eseguita in associazione con il Test dei monofilamenti di Semmes-Weinstein, dando luogo al Modified Phalen Test.

Con il Modified Phalen Test, la specificità diagnostica, ossia la capacità di discriminare i soggetti che non hanno la malattia, si attesta su valori superiori al 95 %. [4]

 

Nicola Bizzotto Redazione med4care

Dott. Nicola Bizzotto, ortopedico

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Fonti e note: