La necessità di urinare troppo spesso: cause e soluzioni della pollachiuria
La necessità di urinare molto spesso o frequentemente è un oggettivo problema. Molte persone, specialmente con il passare dell’età e di sesso femminile, sviluppano necessità di urinare poco e spesso.
Cosa significa la parola pollachiuria?
Il termine “pollachiuria” deriva dal greco: pollakis significa spesso, ed abbinato al termine urina significa appunto “urinare spesso” o “minzione frequente”.
Quando si può parlare di pollachiuria? Normalità e alterazioni della minzione
Quando si parla di pollachiuria? Per poter parlare di eccesso di quantità di minzioni in un tempo occorre definire qual è la normalità. Da questo punto di vista non esiste un valore assoluto valido per tutti, perché in gioco vi sono anche molti fattori, quali le abitudini personali, le attività lavorative svolte, il contesto sociale dell’individuo. Ci sono infatti soggetti per i quali è normale andare in bagno a fare pipì due o tre volte durante la giornata.
Tuttavia esiste, come per tanti altri disturbi, un limite alla variabilità, che sconfina nella patologia.
Cause della pollachiuria: eziologia
Nella maggior parte dei casi all’origine del bisogno di urinare frequentemente sono le infezioni urinarie.
Infezioni urinarie
Sono la causa più frequente del bisogno di urinare frequentemente. Tra esse ricordiamo le cistiti, uretriti, prostatiti, eccetera. In questo caso la soglia che determina lo stimolo ad urinare e quindi l’inizio della minzione si riduce. Pertanto il soggetto è indotto a urinare spesso piccoli volumi.
In questa condizione è frequente anche la presenza di sintomi associati, quali:
- la difficoltà ad urinare, o disuria,
- il dolore alla minzione, o stranguria,
- la contrazione spasmodica dei muscoli della vescica, o tenesmo vescicale.
Calcolosi urinaria
Anche la calcolosi urinaria è una possibile causa di minzione frequente, perché specialmente in caso di renella, o micro-calcolosi, c’è un continuo stimolo irritativo della via escretrice con conseguente infiammazione che simula una cistite acuta con i suoi sintomi.
Presenza di masse in addome
Nell’uomo l’ipertrofia prostatica benigna crea un effetto massa nei confronti dell’uretra maschile, che è in essa contenuta.
Nella donna a determinare la pollachiuria sono spesso le masse ad origine uterina, come per esempio i fibromi uterini, che spingono sulla vescica e causano un’irritazione cronica della stessa. Anche le masse ovariche possono determinare la pollachiuria.
Situazioni ormonali
In particolare per le donne, le condizioni ormonali possono incidere sulla quantità di volte che bisogna urinare. Durante il ciclo mestruale, ad esempio, si hanno oscillazioni dell’urgenza a urinare. Anche lo stato di gravidanza, con la pressione che determina, comporta una risposta della vescica più rapida nei confronti del senso di ripienezza, con stimolo ad urinare più frequente. Infine anche la menopausa incide sulla frequenza della necessità di andare al bagno nelle donne di una certa età.
Problemi endocrini
Una delle condizioni che inducono la minzione frequente è il diabete, sia per il fatto che esso determina poliuria, cioè un reale aumento della quantità della diuresi, con conseguente necessità di aumentare il numero di minzioni, sia perché i disturbi neurologici che conseguono al diabete determinano alterazioni della sensibilità nervosa e dei riflessi.
Disordini neurologici
La condizione di “vescica neurologica” è legata a danni al sistema nervoso, come per esempio al midollo spinale, come nel caso di malattie neurologiche.
Patologie psichiche
La “pollachiuria psicogena” è una forma non determinata da una patologia organica vera e propria, ma da uno stato di disagio psichico che si manifesta in questo modo. La sensazione di dover fare pipì, l’urgenza della minzione, è frutto dello stato di allerta prodotto dallo stato psichico alterato. Spesso la pollachiuria psicogena è in relazione a stati ansiosi, preoccupazioni, stati depressivi temporanei o depressione conclamata, attacchi di panico.
Diagnosi di pollachiuria
Come capire se l’impressione del paziente di urinare troppo spesso sia reale e se si tratta davvero di pollachiuria? Lo scopriamo attraverso l’anamnesi.
Verifica della pollachiuria vera
Se non si tratta di un episodio acuto associato a sintomi irritativi, che già suggerisce una probabile infezione, è utile chiedere al soggetto di costruire un diario minzionale che fornisce informazioni sulle sue abitudini e sul numero effettivo delle minzioni. È molto frequente infatti che i pazienti le sovrastimino rispetto al dato reale. Il diario può contenere anche informazioni sull’introito di liquidi assunti, perché spesso la necessità di urinare molto è sostenuta da una vera poliuria.
Una volta stabilito che si tratti di vera pollachiuria, la presenza eventuale di sintomi associati è utile a formulare delle ipotesi diagnostiche riguardanti la natura della causa della pollachiuria. Sostanzialmente le cause si suddividono in infettive, che si manifestano in associazione con sintomi irritativi, e ostruttive, dove l’associazione è con sintomi di tipo ostruttivo.
Ricerca dell’associazione con disturbi di minzione di tipo irritativo
In particolare l’associazione con altri disturbi della minzione di tipo irritativo, identifica la probabilità di un’infezione urinaria:
- Correre al bagno con la sensazione di avere la vescica troppo piena,
- difficoltà ad urinare (disuria)
- dolore e forte bruciore durante la minzione o al basso ventre (stranguria),
- spasmi dolorosi dei muscoli (tenesmo vescicale).
Spesso le urine sono torbide e maleodoranti, talvolta si riscontra la presenza di sangue (ematuria).
Febbre, mal di testa e nausea sono meno frequenti, ma possibili, soprattutto se è in corso un’infezione significativa.
Ricerca dell’associazione con disturbi della minzione di tipo ostruttivo
Una volta ricercati ed esclusi i sintomi di una potenziale infezione urinaria è opportuno concentrarsi sui sintomi di natura ostruttiva. In questo caso la presenza di:
- esitazione minzionale
- scarso flusso minzionale
- sensazione di svuotamento incompleto della vescica
- nicturia
- gocciolamento minzionale
nell’uomo orientano in prima battuta verso una patologia prostatica, mentre nella donna verso problemi ormonali o compressioni esterne alla vescica (vedi cause).
Quali sono i segni? Esame obiettivo della pollachiuria
L’esame obiettivo del soggetto con aumento della quantità di minzioni è spesso negativo se si tratta di una banale infezione urinaria. Nella maggior parte dei casi si possono notare delle secrezioni ureterali oppure della piuria (presenza di pus nelle urine).
Nell’uomo è importante eseguire un’ispezione esterna per rilevare lesioni o secrezioni peniene. Occorre palpare testicoli ed epididimo alla ricerca di dolorabilità o tumefazione. è importante eseguire l’esplorazione anale per valutare la consistenza e le dimensioni della prostata per un’eventuale diagnosi di patologia prostatica.
Nella donna occorre invece compiere un attento esame pelvico compreso l’esplorazione vaginale alla ricerca di un cistocele.
Spesso si chiede ai pazienti di tossire durante l’osservazione dell’uretra per ricercare segni di perdita di urina.
Segni e sintomi preoccupanti
Se oltre alla minzione frequente sono presenti altri sintomi importanti come febbre, tachicardia o dolore al fianco, potrebbe trattarsi di pielonefrite che, in alcuni casi, si sviluppa come conseguenza di una cistite trascurata o non curata a dovere. In questa situazione si verificherà l’eventuale infiammazione renale con la manovra di Giordano.
Altri segni e sintomi che possono destare preoccupazione sono l’esecuzione recente di manovre strumentali nel basso ventre, episodi recidivanti, anomalie note del tratto urinario e, in generale, il sesso maschile.
Come si diagnostica la causa della pollachiuria?
Esami strumentali e metodiche per immagini
Per ricercare la causa dell’aumentata frequenza del numero delle minzioni si richiedono vari test di laboratorio:
- Esame chimico-fisico delle urine che va a ricercare segni di infezione urinaria, calcolosi e altre condizioni.
- Urinocoltura (per ricercare la presenza di batteri nelle urine).
- Antibiogramma (necessario quando è riscontrata la presenza di batteri, per verificarne la tipologia e la sensibilità agli antibiotici).
Potrebbe anche essere utile, qualora questi test non fossero dirimenti, eseguire:
- ecografia delle vie escretrici (ecografia renale e vescicale/prostatica) oppure in ultima analisi una
- TAC dell’addome oppure
- un’urografia. Altri esami che possono venire richiesti sono la
- ricerca del PSA (Antigene Prostatico Specifico)
- biopsia prostatica
- cistoscopia
- uretrografia
Terapia e soluzioni per la pollachiuria
La terapia per la necessità di urinare troppo spesso non è univoca, perché dipende dalla causa che la sostiene. Come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi questo sintomo è sostenuto da un’infezione urinaria perciò spesso si gioverà di farmaci utili nelle infezioni urinarie come per le cistiti.
Molti medici, in assenza di sintomi preoccupanti, trattano il sintomo come espressione di un’infezione e quindi con un banale antibiotico. Altri preferiscono in prima battuta l’esecuzione di esami. Non c’è un consenso unanime sulla migliore linea da tenere. Per questo motivo non suggeriamo noi stessi una linea specifica.
Chi è soggetto a infezioni urinarie conosce bene il problema della pollachiuria, per cui in un primo momento in genere preferisce attendere prima di fare una valutazione medica, dal momento che è molto probabile che si tratti della sua solita patologia ricorrente che probabilmente richiede la consueta terapia.
Tuttavia è molto importante ricordare che il sintomo non sempre coincide con la malattia infezione urinaria. Ci sono molte altre cause possibili. Sarebbe un peccato fare un’autovalutazione e magari trascurare qualche altro problema che che sarebbe trattabile efficacemente nei tempi corretti.
Andare a fare pipì troppo spesso in una donna di 46 anni già in menopausa precoce ,,una cura funzionale c’è ?
Si ci sono molte terapie di natura funzionale, che sono efficaci nei disordini del pavimento pelvico in generale, ma prima di ipotizzare una cura occorre prima fare una diagnosi. E’ opportuno che lei si rechi da uno specialista urologo oppure da un’ostetrica o ginecologa per avere una diagnosi, poi se la patologia è di natura funzionale allora si può pensare ad una terapia funzionale.