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Ozonoterapia nel Long-COVID

Indice

L’ozonoterapia, o autoemoterapia con ossigeno-ozono, sembra essere un promettente strumento per curare la sindrome da Long-Covid.

Cos'è la sindrome da Long-Covid-19

Molti pazienti che hanno contratto l’infezione virale da SARS-CoV-2, una volta guariti, accusano vari sintomi a lungo termine, consistenti per lo più in palpitazioni, dolore toracico, stanchezza cronica e lieve dispnea.

Tale insieme di sintomi è stato denominato inizialmente come PASC (Post-Acute Sequelae of SARS-CoV-2 Infection), successivamente come Long-Covid, e si identifica con il quadro sintomatologico che si manifesta una volta risolta la fase acuta del COVID-19. [1]

Poiché il gruppo di sintomi PASC può compromettere la vita quotidiana del paziente, molti filoni di ricerca stanno dirigendo la propria attenzione proprio nel tentare di attenuarli, portando il paziente a completa guarigione.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale prospettico.
  • Luogo: Italia.
  • Tipo di pazienti: Soggetti che hanno riportato l’infezione da SARS-CoV-2 con sintomi a lungo termine.

Scopo dello studio: il Long-Covid può essere curato con l'ozonoterapia?

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Gli autori dello studio hanno testato l’efficacia di una terapia a base di infusione di ossigeno-ozono per il miglioramento dei sintomi PASC in pazienti che erano risultati positivi al SARS-CoV-2.

Risultati

Nello studio sono stati arruolati 100 pazienti, positivi in passato al SARS-CoV-2 e accusanti un senso di fatica costante nel presente.

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Tali pazienti sono stati sottoposti a cicli di autoemoterapia con ossigeno-ozono (O2-O3-AHT)¹ e successivamente valutati per l’affaticamento cronico².

I risultati di questa osservazione hanno messo in luce che:

  • L’autoemoterapia con ossigeno-ozono (O2-O3-AHT) ha prodotto un netto miglioramento della fatica percepita nel 67% dei pazienti testati.
  • L’O2-O3-AHT ha inoltre indotto una risoluzione pressoché completa di tutti i sintomi PASC nel 40% dei pazienti arruolati.
  • Nonostante allo studio abbiano partecipato più donne che uomini, i risultati non sono stati influenzati dalla distribuzione del sesso tra i pazienti.

Conclusioni: l'ozonoterapia come nuova arma per il trattamento del Long-Covid

L’autoemoterapia con ossigeno-ozono si è rivelata molto efficace nel trattamento dei sintomi PASC, primo fra tutti l’affaticamento cronico, in circa due terzi dei pazienti arruolati nello studio.

Centri che somministrano l'Ozonoterapia

Due importanti centri in cui è possibile effettuare l’Ozonoterapia sono i Centri di Terapia – Ozono a Milano, a Venezia e a Mestre. In questi centri, coordinati dal Dott. Marco De Nardin, l’ozonoterapia viene somministrata secondo le tecniche principali e personalizzata a seconda delle esigenze di ciascun paziente.

Ozonoterapia Milano

Ozonoterapia Venezia

Ozonoterapia Mestre

Il Dott. Marco De Nardin e il suo staff hanno elaborato un percorso diagnostico-terapeutico altamente specifico per i pazienti che soffrono di Sindrome da Long-Covid. Il percorso, in costante evoluzione e perfezionamento, è stato strutturato sulla base delle più recenti scoperte scientifiche e sull'esperienza clinica del Dott. De Nardin e dei suoi colleghi.
Per maggiori informazioni sul percorso e per prenotare una consulenza personalizzata clicca qui.

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Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Tirelli U, Franzini M, Valdenassi L et al. Fatigue in post-acute sequelae of SARS-CoV2 (PASC) treated with oxygen-ozone autohemotherapy – preliminary results on 100 patients. Eur Rev Med Pharmacol Sci. Vol. 25 – N. 18: 5871-5875. 2021.

[1] Munipalli B, Seim L, Dawson NL et al. Post-acute sequelae of COVID-19 (PASC): a meta-narrative review of pathophysiology, prevalence, and management. SN Compr Clin Med. 2022;4(1):90.

Nota 1. L’autoemoterapia con ossigeno-ozono è una procedura che prevede il prelievo di una determinata quantità di sangue del paziente (circa 150 mL), la miscelazione di questo con ossigeno-ozono e la successiva re-infusione del sangue arricchito nella circolazione del paziente. I benefici ottenuti da questa procedura si traducono in una migliore ossigenazione del sangue e in un potenziamento temporaneo del sistema immunitario.

Nota 2. La percezione del senso costante di fatica è stata determinata facendo ricorso alla scala FSS (Fatigue Severity Scale), che consta di 7 items.