Prognosi della pancreatite acuta

Prognosi della pancreatite acuta: come stabilire la gravità dell’infiammazione pancreatica

Prognosi della pancreatite acuta: come stabilire la gravità dell’infiammazione pancreatica

 

In questo articolo vediamo come stabilire la prognosi della pancreatite acuta e quali sono i fattori predittivi di gravità della malattia.

Per prima cosa stabiliamo cosa si intende per pancreatite acuta grave, o severa, poi vedremo come stabilirne l’evoluzione o la prognosi.

 

Caratteristiche della pancreatite acuta SEVERA

La forma di pancreatite SEVERA si sviluppa nel 15-20% dei casi ed è caratterizzata dalla presenza di INSUFFICIENZA d’ORGANO, cioè:

oppure di COMPLICANZE LOCALI, quali:

Fattori predittivi di gravità della pancreatite acuta

I fattori di rischio per lo sviluppo di una pancreatite acuta severa si ottengono dall’esame clinico (esame obiettivo), dai test di laboratorio e dalla diagnostica per immagini. Queste informazioni vengono elaborate assegnando loro un punteggio e la somma dei punteggi determina la gravità della patologia secondo dei criteri.

Fattori prognostici clinici della severità della pancreatite acuta:

  • età avanzata
  • obesità
  • SIRS (Sindrome della Risposta Infiammatoria Sistemica)
  • insufficienza d’organo

Fattori prognostici bioumorali della severità della pancreatite acuta:

  • PCR Proteina C Reattiva
  • ematocrito per valutare l’emoconcentrazione (se elevato è indice di disidratazione dovuta a sequestro)

I fattori prognostici clinici, bioumorali e di diagnostica per immagini consentono di stabilire i criteri per la valutazione della gravità di una pancreatite acuta. I principali criteri utilizzati sono:

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I criteri di Ranson per la prognosi della pancreatite acuta

I criteri di RANSON prevedono di valutare 11 parametri clinici e biochimici, di cui 5 da rilevare all’ingresso e 6 durante le successive 48 ore.

 

L’indice APACHE II per la prognosi della pancreatite acuta

L’indice APACHE II è un indicatore generale di gravità dei pazienti che non dipende dal tipo di patologia. Per questo può essere applicato a tutte le malattie, compreso la pancreatite acuta. Esso prevede di valutare molti parametri generali a cui viene attribuito un diverso punteggio. La somma dei punteggi determina la probabilità di mortalità.

 

 

Valore prognostico della TAC addominale nella pancreatite acuta

E’ possibile utilizzare la TAC addominale per determinare la prognosi della pancreatite acuta.

Un primo indicatore si basa sulla presenza e l’estensione di raccolte liquide peripancreatiche (1).

  • GRADO A — aspetto normale
  • GRADO B — ingrandimento del pancreas focale o diffuso con contorni irregolari, disomogenei valori di densità e dilatazione del dotto pancreatico.
  • GRADO C — oltre a B, presenza di interessamento infiammatorio del grasso peripancreatico (con rilievo di aumento di densità o presenza di digitazioni nel tessuto adiposo che circonda l’organo).
  • GRADO D — raccolta liquida singola
  • GRADO E — due o più raccolte liquide e/o presenza di gas all’interno o in adiacenza del pancreas

Un secondo indicatore si basa sulla presenza di necrosi (2)

In base a questo indicatore, l’estensione della necrosi pancreatica è correlata alla prognosi. Si individuano tre classi di gravità in base all’estensione della necrosi inferiore al 30%, fino al 50% o superiore al 50%.

CT scan severity index (CTSI) (1)

L’indice di severità della pancreatite alla TAC o CTSI coniuga entrambi gli indicatori visti sopra e corrisponde ad un punteggio da 0 a 10 assegnato in questo modo:

  • grado A di raccolta liquida pancreatica — 0 punti
  • grado B di raccolta liquida pancreatica — 1 punto
  • grado C di raccolta liquida pancreatica — 2 punti
  • grado D di raccolta liquida pancreatica — 3 punti
  • grado E di raccolta liquida pancreatica — 4 punti
  • necrosi presente ma inferiore al 30% — 2 punti
  • necrosi tra il 30% e il 50% — 4 punti
  • necrosi oltre il 50% — 6 punti

Valori di CTSI:

  • Indice al di sotto di 3 non presenta mortalità.
  • Indice 7-10 presentano il 17% di mortalità e il 92% di complicanze.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin